“Se non puoi battere il tuo nemico, alleati con lui”. Il celebre detto attribuito al grande Giulio Cesare si sposa al meglio con l’ultimo arrivo in casa Dinamo Sassari, quel Matteo Tambone per anni autentico spauracchio del club biancoblu.
La guardia classe 1994, nata a Graz in Austria, ha firmato un contratto biennale, sposando il progetto proposto dal GM Federico Pasquini. Certamente la voglia di riscatto per l’ex Pesaro sarà alta, dopo la bruciante retrocessione all’ultima giornata con la sue Vuelle.
Tanta la soddisfazione del General Manager per la sesta aggiunta al roster nelle ultime settimane:
Siamo contenti di aver firmato un giocatore come Tambone, che ha personalità ed esperienza in serie A per essere una pedina importante nella base italiana del roster. Arriva con noi nel pieno della maturità cestistica, è un eccellente professionista e si è sempre calato perfettamente nel ruolo che gli è stato dato.
Una carriera nata nelle giovanili della Virtus Roma, arrivando fino alla prima squadra ed entrando nei 12 che sfiorarono lo Scudetto del 2012-2013, perso solamente a Gara 5 contro Siena. Dopo aver fatto la classica gavetta in A2 con le maglie di Treviglio e Ravenna, è riuscito a sbarcare definitivamente in LBA nell’estate 2017 a Varese, restandoci per i tre anni successivi.
Nel 2020 l’approdo a Pesaro e da quel momento è diventato ufficialmente l’incubo numero uno della Dinamo Sassari. Tutto cominciò nei Quarti della Final Eight 2021 proprio contro il Banco di Sardegna di Gianmarco Pozzecco, in cui segnò la tripla clamorosa che portò la gara ai supplementari, overtime poi letale per la squadra dell’attuale coach della Nazionale.
Negli anni si è sempre dimostrato un tiratore mortifero, praticamente sempre contro i sardi, in difesa sa essere un autentico “cagnaccio” e in caso di necessità può ricoprire anche il ruolo di playmaker, come faceva all’occorrenza anche Stefano Gentile prima che partisse per la Sicilia.
Nell’ultimo anno ha vestito anche il ruolo di capitano di Pesaro, facendo registrare 7.4 punti di media in 23 minuti, 2.4 assist, con il 42.3% da due e il 33.3% da tre.
Una stagione come detto sfortunata, conclusasi con la sofferta retrocessione finale, ma anche nelle ultime gare vitali in cui la Vuelle, di fatto, si giocava la permanenza nella massima serie, Tambone è stato quasi sempre tra i migliori: come nel 26° turno proprio contro la Dinamo, toh che strano (!), in cui segnò 11 punti, fondamentali per la vittoria finale, o alla penultima giornata contro la Vanoli in cui è stato il top scorer con 24 punti.
Ha avuto una parentesi anche in Nazionale, nel 2020 infatti è stato chiamato dal CT Meo Sacchetti per le qualificazioni agli Europei 2021, dopo aver partecipato ad alcuni dei raduni con la Sperimentale.
Le prime parole di Matteo Tambone in canotta Dinamo:
Sono felice di aver firmato con la Dinamo che ritengo essere una delle migliori società a livello italiano. Sono convinto di aver scelto il meglio per il mio percorso. Affronto con grande entusiasmo ed ambizione questa nuova tappa della mia carriera, sono pronto a dare il massimo per un club così importante.
Con la firma dell’ex capitano di Pesaro, il reparto italiani della Dinamo Sassari è già a buon punto e sulla carta sembra aver fatto anche un notevole upgrade rispetto all’anno scorso, dove i soli Cappelletti e Diop facevano parte delle rotazioni.
Ora con le aggiunte di Udom, Veronesi e questa sera Tambone, bisognerà vedere, oltre all’undicesimo e al dodicesimo uomo che aiuteranno la squadra quasi esclusivamente negli allenamenti, quali saranno le idee di coach Markovic e del GM sulla guardia titolare, si cerca un esterno dal buon fisico e in grado di crearsi il tiro dal palleggio, e il cambio atletico del centro Halilovic.
Siamo agli sgoccioli nell’allestimento del roster e la scelta della guardia titolare sarà certamente cruciale per le future sorti della squadra sarda, ma questa Sassari inizia già ad intrigare.