Nella giornata certamente più triste degli ultimi anni per tutto il mondo Dinamo, con la notizia della prematura scomparsa di un ex amatissimo come Drew Gordon, vincitore della Coppa Italia del 2014, arriva a Sassari l’MVP dell’ultima coppa nazionale, l’ala polacca Michal Sokolowski.
Il risveglio che nessuno si sarebbe mai aspetto, quel vuoto incolmabile che la notizia arrivata dagli Stati Uniti ha lasciato nel cuore di tifosi e società biancoblu, che perde uno degli eroi della Coppa Italia 2014, il primo trofeo messo in bacheca dai sardi che domarono in finale la corazzata Siena. Quel Drew Gordon che aveva incantato nel primo anno in Italia, diventando in poco tempo uno dei migliori centri della recente passato della Dinamo, un biennio 2012-2014 che ha portato in dote il primo storico trofeo per il Banco.

Drew Gordon nella vittoria della Coppa Italia 2014
Un maledetto incidente che a soli 33 anni ha spezzato la sua vita e sconvolto per sempre quella della sua famiglia, ma il suo nome resterà indelebile negli annali della Dinamo: come uno dei 12 eroi che in quel 9 febbraio 2014, al Forum d’Assago, misero per sempre il nome della società di via Roma nella mappa del basket italiano.
Una giornata nera che è culminata, però, con la firma di Michal Sokolowski. Il colpaccio del GM Pasquini che si garantisce le prestazione dell’MVP dell’ultima finale di Torino, con il polacco capace di trascinare la sua Napoli fino alla coppa, in finale contro l’Olimpia, contenendo splendidamente Shields e piazzando 13 punti, 6 rimbalzi e 22 di valutazione.
Una stagione, quella del classe 1992, da leader indiscusso agli ordini di coach Milicic, facendo registrare 12 punti di media, con quasi il 60% da due, il 35% da oltre l’arco e andando in doppia cifra 23 volte su 30 partite della stagione regolare.
Sokolowski è il prototipo dell’ala moderna, capace di ricoprire due ruoli, di avere dimensione interna ed esterna, formando con Bendzius una coppia di ali che rischia di diventare un cocktail letale per molte difese della LBA.
Entusiasta il GM, Federico Pasquini, per la firma dell’ex Napoli e Treviso:
Giocatore su cui abbiamo puntato immediatamente, non è stato facile, ha disputato una grande stagione con Napoli, siamo orgogliosi che abbia scelto Sassari e che possa essere un perno su cui ricostruire il gruppo. Ha dimostrato eccellenti doti durante la sua carriera sui due lati del campo, abbiamo condiviso appieno la scelta con il coach, penso si sposi estremamente bene con l’idea di basket di Markovic.
Un grande equilibratore, capace di dare un enorme contributo non solo al tiro, ma soprattutto in difesa, in cui molto speso potrà aiutare lo stesso Bendzius, che troppo spesso va in difficoltà dall’altra parte del campo.
Sokolowski ha costruito la sua carriera prevalentemente in Polonia dove è stato protagonista nella lega polacca, vincendo nel 2016 e 2019 la coppa nazionale con due squadre diverse e aggiungendo nel palmares persino le due successive supercoppe.
Poi lo sbarco in Italia a Treviso, tre stagioni, con la parentesi dell’Hapoel Holon e la salvezza in Turchia con il Besiktas, allenato proprio dal suo ex coach Milicic. A Sassari ritrova proprio il nuovo arrivato Justin Bibbins con il quale ha giocato per qualche mese al Legia Varsavia nella stagione 2020-2021, prima che i francesi del Pau-Lacq-Orthez lo portassero via, pagando il buyout dell’americano.
Ha brillato anche nell’ultimo europeo nell’estate del 2022, protagonista del quarto posto della sua Polonia con quasi 8 punti, il 40,2% da 3 punti, e 4,8 rimbalzi di media a partita.
Una Dinamo che passo dopo passo, o meglio annuncio dopo annuncio, prende sempre più corpo ed intriga ancora di più. Molto europea e, almeno sulla carta, con un alto tasso di Q.I. cestistico, cosa troppo spesso mancante negli ultimi dodici mesi.
Il prossimo step dovrebbe essere rinforzare il pacchetto italiano, dopo l’annuncio di Mattia Udom, con Matteo Tambone che radio mercato dà sempre più vicino ai colori biancoblu.