Avevamo lasciato la Nazionale in autunno con le due vittorie contro la Grecia a Vigevano e quella splendida in Germania.
Ritroviamo l’Italbasket Rosa adesso, ad inizio giugno ma non è la stessa formazione che ha giocato le qualificazioni e che andrà agli Europei del 2025 (girone a Bologna) bensì quella marchiata Green Team; cioè dal roster giovane (le più “anziane” sono Conte e Toffolo, entrambe nate nel 2000) e con una spedizione che strizza l’occhio alla sostenibilità ambientale, da qui il nome Green.
Dopo l’amichevole contro la Spagna U23 direi che più che green l’Italbasket avrebbe dovuto chiamarsi black. Nera, perchè la Spagna ci ha fatto nere, come si diceva una volta. Nera nell’umore a fine partita, presumibilmente. E nere sono anche le tinte del nostro movimento, se si vuole dare uno sguardo più ad ampio respiro.
Certo non è un giudizio determinato da un amichevole, ma a me è parso evidente la differenza tra i due team. La componente fisico-atletica a mio avviso non è stata determinante, pur se le azzurre sono inferiori. Mi ha colpito molto la tranquillità e la padronanza dei fondamentali delle spagnole, di tutte le spagnole.
Ma soprattutto mi ha colpito una cosa che le furie rosse fanno bene, mentre le azzurre un pò meno. Quella cosa che in questo sport qualcosa conta, insomma se la sai fare credo, mi hanno detto, che aiuta a vincere. Cosa? Canestro.
La facilità di tiro, la serenità nel prenderlo e anche ovviamente la qualità della costruzione degli stessi non è lontanamente paragonabile. Perché? A mio avviso molto è determinato dal diverso percorso e dalle diverse opportunità che le ragazze spagnole hanno ed hanno avuto nella loro vita cestistica.
A partire dalla scuola, per proseguire con la disponibilità di strutture al chiuso ma anche all’aperto, dagli istruttori e dai tecnici di ogni settore giovanile fino ad arrivare alla federazione. In sintesi, in Spagna lo sport è una cosa seria e quindi organizzata di tutto punto, in Italia beh…Lo sappiamo.
Torniamo alla partita che fondamentalmente non c’è mai stata. 20-2 di parziale iniziale e sostanzialmente partita in ghiaccio. La reazione è stata flebile, che non ha impensierito una Spagna che sa il fatto suo, completa in tutti i ruoli e che ha tirato con ottime percentuali finché la partita non si è trasformata in un garbage time.
Le nostre ragazze però sono meglio di quelle viste stasera, timorose (21 perse) ed imprecise da 3 punti (1/13), e speriamo lo dimostrino domani nel rematch, augurandoci di vedere più qualità nella pallacanestro proposta, a prescindere dal risultato. Perché in questa partita ne è stata messa davvero poca, sia nelle idee, sia nelle esecuzioni.
LE PAGELLE
ANASTASIA CONTE 4,5: un pò 1 e un pò 2 non trova mai la strada per il canestro ed è sembrata con poche energie rispetto al solito
ELEONORA VILLA 4,5: non è la sua serata, sbaglia tiri che di solito mette facilmente, si fa portare via palloni in palleggio. Facciamo che questa è stata un rodaggio per riabituarsi al basket europeo, da domani vogliamo vedere Ele formato Cougars.
GIORGIA SAMMARTINI 5,5: meriterebbe di giocare di più, una delle più briose e vivaci atleticamente anche se è troppo timida offensivamente.
MARTINA FANTINI 6: aveva appena segnato un buon canestro, poi la scavigliata. Peccato.
ALESSANDRA ORSILI 4: selezione di tiro che avrebbe fatto venir l’ulcera a qualsiasi coach, sembra lenta ed impacciata rispetto al solito. Vediamo domani.
MARTINA SPINELLI 5: a mio parere attualmente con questo livello non c’entra nulla. E’ ancora lontana dal tornare la Martina pre infortuni, e forse un anno in A2 con tanti minuti le farebbe solo che bene piuttosto ad un altro anno in A con poco spazio.
GIULIA NATALI 6: dopo un primo tempo tragico, nel secondo va meglio mostrando a tutti la sua mano morbida. In penetrazione risulta comunque sempre prevedibile e lenta.
IRENE GUARISE 6,5: è l’unica con le gambe adatte per attaccare la difesa in unovsuno, trova così qualche bel canestro.
SARA SEKA 5: abituata ad avversarie peggiori atleticamente, qua invece sono come minimo simili. E ne soffre parecchio non riuscendo a trovare le sue scorribande in transizione.
CATERINA MATTERA 5: a questo livello atletico non può giocare, a mio parere.
SARA TOFFOLO 6,5: buona partita sul piano dell’impegno (come al solito del resto), in attacco si vede poco ma è certamente la lunga che meglio riesce a sfidare le avversarie.
ANNA POGGIO sv: scampoli di partita.
SALA STAMPA
Capobianco: “In avvio abbiamo subito pesantemente la loro aggressività, molte delle nostre ragazze non sono abituate a fronteggiare a questo livello di intensità fisica e questo è il motivo per cui siamo qui, per concedere esperienza e minuti a un livello competitivo alto. Col passare dei minuti le cose sono leggermente migliorate, abbiamo pagato le 21 palle perse, un dato decisamente negativo e che nessuna squadra si può permettere. Dalla partita di domani mi aspetto qualche passo avanti, soprattutto nell’approccio alla gara che non deve essere così timoroso, quasi rassegnato”
CRISTIANO GARBIN
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