Faenza, 10/03/2024 – La Passalacqua Ragusa, al quarto successo consecutivo, vince, dopo un lungo inseguimento, in casa di una E-Work Faenza reduce dalla sconfitta in casa della O.me.p.s. Battipaglia (alla prima gioia in questo campionato).
I due precedenti stagionali, compreso quello in Coppa Italia, erano stati appannaggio nettamente delle siciliane, ma, al di là dei favori del pronostico, in questo caso non era da escludere che ci potesse essere partita.
Basti pensare che la squadra di coach Paolo Seletti ha vinto in casa dell’Alama San Martino di Lupari nel girone di ritorno, facendo felici le ragusane, e su questo stesso campo ha rischiato di battere addirittura la capolista Umana Reyer Venezia, durante il girone di andata.
Rispetto a due mesi fa le emiliane, sostituendo Essence Booker con Julia Niemojevska, hanno cambiato la cabina di regia.
Le padrone di casa hanno approcciato alla grande il match e nel primo tempo arrivavano sempre prime sulle palle vaganti e conquistavano molti (forse troppi) rimbalzi offensivi. Oltretutto, nei primi 20 minuti sono riuscite a contenere completamente il pericolo numero uno, Oderah Chidom, concedendo complessivamente la miseria di due canestri da 2 punti alle tre lunghe ragusane. Altra fonte sicura, almeno nel primo periodo, sono stati i viaggi in lunetta, ben 8 dei 10 totali. La squadra di coach Lino Lardo, al minuto 13, aveva toccato il fondo ed il -19.
Dopo l’intervallo lungo la musica è cambiata e ciò che risultava facile prima è diventato problematico dopo per la E-Work Faenza che, mettendo a segno appena 9 punti in 14 minuti, è finita sotto nel punteggio (il primo vantaggio esterno si è registrato solo al minuto 28). Tuttavia, dopo questo blackout, la squadra di casa non ha demorso e si è giocata, grazie a qualche giocata estemporanea, il finale punto a punto.
Per la squadra siciliana l’ultimo possesso del match sembrava un film già visto in casa dell’Oxygen Roma: le avversarie (Tina Cvijanovic ha emulato Dalma Czukor) hanno preso, sul -2, un tiro dal perimetro piuttosto aperto che, se realizzato, avrebbe ribaltato il risultato.
Domenica prossima la Passalacqua Ragusa proverà ad allungare la striscia positiva, ospitando in casa Brixia Basket, mentre la E-Work Faenza cercherà di non essere la vittima sacrificale in casa delle campionesse in carica del Famila Wuber Schio.
IL TABELLINO: E-Work Faenza – Passalacqua Ragusa 64 – 66
LE PAGELLE
NIEMOJEVSKA Julia 5: è rimasta in campo una ventina di minuti, forse non nelle migliori condizioni fisiche, ma “ha fatto virgola”. E una straniera dovrebbe fare qualcosa di più. Tutto sommato, i 4 rimbalzi ed i 3 assist alzano un po’ il voto.
TAGLIAMENTO Marzia 7,5: al netto di qualche ingenuità, quali liberi regalati, è stata la miglior realizzatrice del match, con ben 21 punti e con un 5/7 dal perimetro. A Ragusa la ricordano esattamente così.
CVIJANOVIC Tina 6: se avesse realizzato il tiro della vittoria, il voto non sarebbe stato raddoppiato (è un dato matematico), ma… le sue iniziative le ha prese, specie in entrata, anche se forse non abbastanza.
BROSSMANN Patricia 6: ha alternato buone giocate ad altre orripilanti. Sotto canestro ha lavorato anche in fase difensiva, ma il rimbalzo vagante nel finale catturato da Oderah Chidom è (anche) colpa sua.
DIXON Liz 7: le mancava un rimbalzo per raggiungere la doppia doppia, ma ha fatto comunque un buon lavoro, realizzando anche dalla media (da “2 punti e mezzo”).
PERESSON Antonia 6,5: da italiana, era più incisiva di Essence Booker prima e lo è più di Julia Niemojewska adesso. Ottime un paio di triple, anche se ha sbagliato delle scelte/esecuzioni in cabina di regia.
SPINELLI Martina 6,5: a Ragusa, a causa di un infortunio (anzi 2), per due anni è stata una spettatrice non pagante. Stava in tuta dietro il canestro e non sotto, come in questo caso. Ha commesso qualche fallo di troppo, ma è ancora giovane e ha dei margini di miglioramento. Anche a livello offensivo ha dato un buon apporto.
FRANCESCHELLI Federica 6: il suo contributo è stato puramente difensivo, ma va premiata la tenacia con cui ha tenuto il campo. Non ci si poteva aspettare nulla di diverso.
THOMAS Jasmine 7,5: nella prima parte ha avuto alti e bassi, ma nel secondo tempo solo “alti”. Non ha continuità nei 40 minuti, ma è in grado di accendersi. È stata la miglior realizzatrice ospite.
SPREAFICO Laura 6,5: è una giocatrice di striscia e ha trovato un paio di canestri dal perimetro in momenti cruciali. È passata dallo 0/7 da tre punti di dieci giorni fa al 2/7 di ieri.
JUSKAITE Laura 6: il suo talento durante la partita lo ha dispensato, ma in piccole dosi. Potrebbe essere molto più incisiva e decisiva.
MICCOLI Maria 6: deve essere parsimoniosa a livello di falli personali. Il secondo, commesso troppo presto, è stato sprecato. Detto ciò, ha lottato e le 4 palle recuperate ne sono l’ennesima conferma. Ha realizzato sia da 2, sia da 3 punti, sia dalla lunetta.
CHIDOM Oderah 5: è stata piuttosto fuori partita. Ogni tanto le capita di essere anche molto imprecisa al tiro. Ha raccattato dalla spazzatura 2 punti molto pesanti nel finale, ma da lei ci si aspetta molto di più, anche se le avversarie, e non è la prima volta, cercano di limitarla in un modo o nell’altro.
MILAZZO Ilaria 5,5: ha giocato poco, e non era forse nelle migliori condizioni, realizzando 2 punti. Ha fatto il compitino.
PASTRELLO Silvia 5: si è impegnata, come al solito, ma non era in grande spolvero, soprattutto fisico.
JAKUBCOVA Ivana 5: un mese fa ci si sarebbe accontentati di una prestazione del genere, ma, viste le ultime buone uscite, adesso non basta.
NIKOLIC Matea s.v.
LE VOCI DAL CAMPO (dalla pagina YT di Cristiano Garbin):
Salvatore Lo Magno
edito da Fabiola Jenco