Szombathely (UNG), 25 febbraio 2024 – Grazie ad un terzo periodo a dir poco perfetto l’Italbasket passa in Ungheria nel 2° match di qualificazione ad EuroBasket 2025 per 62-83 issandosi così al 1° posto nel Gruppo B, sfruttando la vittoria della Turchia in casa vs l’Islanda di un solo punto (76-75), grazie al tiro a fil di sirena del solito Biberovic…
Cinque anni dopo…
Cinque anni fa proprio vs l’Ungheria l’Italbasket vinse a Varese e staccò il biglietto per la FIBA World Cup 2019 in Cina. Oggi, senza scadere nella retorica più scontata, per l’Italbasket era forse molto più importante vincere vs i magiari dopo il positivo debutto vs la Turchia.
Sia per mantenere e/o consolidare il primato in classifica e per iniziare a mettere una piccola ipoteca sulla qualificazione; sia per confermare quanto di buono fatto vedere a Pesaro pur senza gli assenti Melli, Tonut, Spagnolo (anche se non utilizzato) e Flaccadori.
Ma vincere era anche molto importante per chiudere al meglio questa prima finestra di questi EuroBasket 2025 Qualifiers ed iniziare a concentrarsi al meglio sul delicato Pre Olimpico che si giocherà in Portorico. E così è stato mettendo in campo però due versioni dell’Italbasket messa insieme dal Poz in questo anno e mezzo di sua gestione.
Quella scesa in campo nel primo tempo è stata infatti poco, poco appariscente, distratta, a tratti anche presuntuosa nel cercare con frequenza l’usuale tiro da tre voluto proprio dal coach ma senza trovare il fondo della retina con frequenza, collezionando un 6/17 da tre al 20‘.
Non solo, ma perdendo ben 9 possessi sempre al suono della seconda sirena, cioè quelli messi insieme a Pesaro vs la Turchia in tutta la gara, l’Italbasket ha favorito quello che non doveva proprio concedere alla ruvida ma abbastanza modesta, formazione ungherese, cioè dei bei contropiedi e canestri facili in transizione, infondendo inoltre fiducia agli avversari: anche loro mettevano dentro 6 triple al 20′ ma tirando 13 volte!?!?
E quando si tira male da tre, senza quasi mai avvicinarsi al ferro ci si limita, tra l’altro, la possibilità di prendersi qualche tiro libero per alimentare il punteggio dalle secche dei massimi vantaggi accumulati (8-15 al 7‘ e 22-29 al 14‘), e puntualmente vanificati dai rientri dell’Ungheria, molto “cattiva” ed in grado di chiudere quasi al minimo scarto al 10′ (15-17), se non addirittura davanti al 20′ (37-36).
Terzo periodo da incorniciare!
Tuttavia, al rientro in campo, nemmeno il tempo di spaventarci che l’Italbasket dimostrava di aver fiutato il pericolo sciorinando il fatidico “Piano B“, iniziando cioè a mettere qualche pallone dentro il verniciato ungherese, squadra priva di centri di spessore, ma soprattutto attaccando il ferro e senza esagerare da tre.
L’Ungheria cedeva così di schianto, subissata tra l’altro da una difesa ai limiti del perfetto ma soprattutto da un parziale di periodo da 9-28, con l’Italbasket letteralmente (e finalmente), padrona del campo: al 30′ il punteggio palindromo, 46-64, lo certificava.
L’ultimo periodo era quindi il più classico dei garbage time ma non prima che gli Azzurri toccassero anche il +32 (46-78), per poi frenare, concedendo così al 40′ almeno l’onore delle armi ai frastornati ungheresi che limitavano a -21 il risultato finale (62-83).
Due su due ed avanti così!
Vittoria pesante, per nulla scontata dopo il primo tempo bruttino e dal sapore dolce come un gulash dei più buoni che si possano degustare in terra magiara. Soprattutto perchè in assenza di due giocatori portanti come Melli e Tonut questa versione dell’Italbasket, lenta a mettersi in moto, ha fatto vedere che quando si mette sul pezzo di solito per le avversarie è dura.
Non c’è magari da far esplodere i fuochi d’artificio per la gioia ma il modo con il quale sia scesa in campo dopo l’intervallo ed abbia eseguito, giocato in modo completamente diverso rispetto al primo tempo, quantomeno dimostra che questa Italbasket abbia una connessione con il coachin’ staff molto forte, nel bene e nel male perchè espone sempre il suo abito migliore quando è sotto pressione mettendola addosso agli avversari grazie anche alla P2, non la controversa loggia massonica anni ’70 bensì la premiata ditta John Petrucelli e Alessandro Pajola, sempre lesti a rubar palla ed a difendere.
La tara all’avversario va fatta, certo. Il solo Adam Hanga è giocatore di livello (oggi Il migliore dei suoi, 11 p.ti e 6 rimbalzi), ma che appare ormai nella fase calante della sua lunga carriera e forse l’ex Orlandina e Treviso, Zoltan Perl, è l’unico giocatore che avrebbe potuto creare qualche angoscia (12 p.ti). Anche Mikael Hopkins, due anni a Reggio Emilia di recente, non è apparso centrato nel match dopo un buon inizio (9 p.ti e 5 rimbalzi), come David Vojvoda.
Comunque sia, tutti gli Azzurri scesi in campo han segnato ad eccezione di Davide Casarin, richiamato dopo le quattro partenze richiamate prima, altro segnale di coesione e dell’Italbasket che avevamo ammirato nel pre-Mondiale da invitta passarsi sempre la palla in modo equo e solidale.
Un ottimo segnale, ripetiamo, in ottica qualificazione a Parigi 2024. Arrivederci quindi a giugno…
Sala Stampa
Parziali: 15-17; 22-19; 9-28; 16-19.
Progressione: 15-17; 37-36; 46-64; 62-83.
Le pagelle
Italbasket
#0 Marco Spissu 6,5: un primo tempo non proprio brillante nella sua essenza perchè è vero che Mini-Spi segna due triple su due tentativi, quindi uno dei più positivi nei primi 20′ di gioco se si considera il 6/17 di squadra totale, ma il suo apporto spalle a canestro non è proprio da incorniciare. Comunque serve 3 assist in 17′ di gioco e la valutazione dice 12 di numero, insomma la solita cedola al portatore che in questa Italbasket rende sempre.
#1 Nico Mannion 5,5: entra come sempre per aumentare il voltaggio del gioco Azzurro ma oggi non sembra a suo agio, sparacchia da tre (0/5), mette due canestri al ferro che fanno legna servendo 3 assist ma lo abbiamo visto di recente fare molto, ma molto meglio. L’impressione è che oggi non ne avesse, di testa.
#16 Amedeo Tessitori 6: ne mette 12, cattura 7 rimbalzi, 18 di valutazione quindi bene, diremmo. Ma la sua lentezza oggi è, specie nel primo tempo, da indolenza allo stato puro perdendo 5 possessi. Il massimo lo fa quando avrebbe catturato un bel pallone fifty-fifty ma se lo fa rubare da Hanga in modo beffardo, con l’ungherese che da terra gli soffia sotto il naso il cuoio. Dov’è l’Amedeo che in maglia Reyer, in BKT Eurocup, s’era tuffato a volo d’angelo a terra in quel di Lubjiana per raccattare e prendere un pallone vagante con successo sulla linea di fondo? Almeno mezzo voto in meno per questo suo atteggiamento.
#17 Giampaolo Ricci 6,5: non entra in quintetto oggi ma il suo lo fa sempre, in qualunque modo dando equilibrio in difesa ed in attacco, sprecando poco con 3/6 dal campo più 5 rimbalzi.
#22 Giordano Bortolani 7,5: talento purissimo, da spettacolo con quel suo modo di tirare così rapido e veloce oltre che efficace. Entra nel primo tempo ad inizio secondo periodo e spara subito una bella tripla dando il max vantaggio azzurro (17-24), ma soprattutto chiude la gara con percorso netto al tiro, 5/5 con 2/2 da tre: top scorer come Tessitori con 12 punti. Coach Messina, per favore, dia più spazio a questo ragazzo che, oggettivamente, deve però lavorare di più in difesa.
#28 Davide Casarin 6: s’incolla prima ad Hanga e dopo a Perl per limitarli e lo fa abbastanza bene, colleziona la sua seconda presenza in Italbasket. Solo 6′ di gioco, -14 di valutazione ma il 6 glielo diamo per la presenza di spirito con il quale s’è messo a disposizione nella notte tra giovedì e venerdì.
#30 Guglielmo Caruso 5+: caro, carissimo Willy, hai scelto di andare a Milano a fare sostanzialmente panca? Ecco che il bel prospetto che usciva da MVP quasi un anno fa circa da Cacères, violando il campo della Spagna campione d’Europa nell’ultimo match di qualificazione ai Mondiali, sembra non esserci più…Cinque minuti oggi a punteggio (super) acquisito, 1 solo punto ma anche 1 rimbalzo, 1 stoppata ed 1 assist ma è troppo poco…
#33 Achille Polonara 7,5: debutto da Capitano in assenza di Melli e prestazione positiva, non da tramandare ai posteri ma positiva e, con tutto quello che ha passato, è veramente una gran bella cosa! Inizia con il botto, chiude con 10 p.ti, 2 recuperi e 4 rimbalzi, sarà la 3ª P che genererà la P3 con Pajola e Petrucelli?
#40 Luca Severini 6,5: che il campionato di Derthona sia stato ad oggi sotto il par è lampante per tutti e lui ne ha subito un pò il trend. Fatica ad entrare in gara, sigla poi una delle sei triple che entrano delle 17 tirate nel canestro magiaro al 20′, Il Poz gli da comunque ben 20′ di gioco in campo, segno che si fida della sua polivalenza. Chiude con 5 punti e 2 rimbalzi e 2 recuperi, preziosi.
#50 Gabriele Procida 8: vedi alla voce “Bortolani”. Questo ragazzo ha tutto, ma veramente tutto per far bene e lo conferma oggi, l’esperienza all’Alba Berlino lo sta maturando definitivamente, altro diamante di un valore decisamente alto. Chiude con 9 p.ti, 3 rimbalzi, 2 assist e 3 recuperi oltre 28 di valutazione. Lo aspettiamo per comporre domani la P4…
#54 Alessandro Pajola 8,5: prova molto concreta e solida, come si usa dire da tempo per indicare una prestazione nella quale fa veramente bene tutto sporcando una marea di palloni, a momenti una presenza quasi demoniaca per l’attacco ungherse, per me MVP oggi ma di poco rispetto al compagno che gioca in BBL con la P. Chiude con 9 p.ti, 4 rimbalzi, 6 assit e 20 di valutazione!
#77 John Petrucelli 8: ma perchè la Milano che dovrebbe avere il meglio in Italia non lo ha considerato in questi anni?? Giocatore di una presenza difensiva pazzesca, dinamico ed atletico perchè va anche sempre in attacco a rimbalzo, oggi produce un pò meno di Pajola con 9 p.ti, 4 rimbalzi ma “solo” 2 assist
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto