Pesaro, 7 gennaio 2024 – A Pesaro non ci si annoia. La formazione pesarese guida il primo quarto, poi concede il campo e la partita a Sassari che ringrazia registrando un massimo vantaggio di +30. Nel frattempo il tifo organizzato dei padroni di casa esce dal palazzetto per protesta.
Nell’ultimo quarto Pesaro ha uno scatto d’orgoglio e recupera lo svantaggio fino ad arrivare a -4 dai sardi, ma nel finale Tyree rovina la festa ai padroni di casa trovando i canestri decisivi che assicurano la vittoria a Sassari.
CRONACA
Coach Maurizio Buscaglia manda in quintetto Cinciarini, Tambone, Bluiett, Ford e Totè mentre l’ex coach Vuelle, Piero Bucchi, schiera Jefferson, Tyree, Kruslin, Gombauld e Charalampopoulos. Pesaro non potrà contare su Bamforth, il suo migliore marcatore, il quale è infortunato a causa di una lesione muscolare procuratasi durante una sessione di allenamento nonchè ex di turno.
Il match si apre con gli attacchi “timidi” e squadre in osservazione tra di loro. Le prime marcature di serata le segnano Jefferson (Sassari) e Bluiett (Pesaro) con una tripla. Visconti apre la strada per una minifuga con il tiro dalla lunga distanza che vale il 12-8. Segue Mockevicius ad aumentare il divario (15-8) a 1’28” dal termine della prima frazione. La Carpegna Prosciutto Basket Pesaro arriva anche in doppia cifra +10, ma la tripla di Tyree per il 20-13 riporta il vantaggio pesarese sul +7 al termine del primo quarto.
Il secondo quarto inizia subito forte per Sassari con la bomba di Mckinnie seguito da un break di 10-0 (20-23) interrotto dal canestro di Totè. Il Banco di Sardegna allunga con Tyree, Cappelletti e Gombauld estendendo il vantaggio sul 24-33, poi Ford trova due punti importanti per interrompere il parziale dei sardi. Cinciarini prova a smuovere la situazione ma senza troppo successo, si va alla pausa lunga sul risultato di 28-41.
Si entra sul parquet e il terzo quarto è la consacrazione di Sassari dove mette una seria ipoteca sulla vittoria finale. La Carpegna Prosciutto ha poche idee di gioco e confuse. Il tifo organizzato del settore K2, lascia il palazzetto in segno di protesta nei confronti dell’allenatore e della società. Sassari tocca il vantaggio del +30 e al 30′ il tabellone segna il risultato del 42-68.
Di fronte a una situazione desolante alcuni spettatori del pubblico di casa lasciano il proprio seggiolino, inconsapevoli, però, che nell’ultimo quarto si attiva una reazione sorprendente di Pesaro. Visconti suona la carica e i suoi compagni lo seguono costringendo coach Bucchi a 7’20” dalla fine a chiamare timeout sul 48-68, poi il parziale pesarese raggiunge il 17-0.
La Vitrifrigo Arena torna ad accendersi con la squadra di coach Buscaglia che a 4’20” dal termine è sotto di dieci punti: Ford da tre firma il -7, Visconti il -4. Per fortuna di Sassari, Pesaro sciupa tutto con Totè che pasticcia e Cinciarini sbaglia da distanza ravvicinata, mentre Tyree appoggia per il 67-73. Timeout Carpegna Prosciutto quando mancano 48 secondi: Visconti da tre non trova il canestro, a differenza di Tyree che realizza e subisce il quinto fallo di Riccardo che esce tra gli applausi. Pesaro alza bandiera bianca. La partita si conclude 69-79, con la tripla di Sassari sulla sirena ad opera di Kruslin.
Dopo la bella vittoria esterna in Champions League sul campo del Cholet, per Sassari arriva anche quella in campionato ai danni di Pesaro. Per Pesaro, invece, si prolunga il suo periodo negativo aggravato dal fatto che la dirigenza biancorossa non ha ancora trovato il sostituto di Bamforth.
La panchina di Buscaglia, a questo punto, è appesa a un filo aprendo due possibili scenari: Baioni (il vice allenatore) si prende la squadra o il ritorno incredibile di Repesa (rumors di questi giorni) sulla panchina di Pesaro.
Carpegna Prosciutto Pesaro – Banco di Sardegna Dinamo Sassari 69-79
Parziali: 20-13; 8-28; 14-27; 27-11.
Progressione: 20-13; 28-41; 42-68; 69-79.
HIGHLIGHTS
SALA STAMPA
Maurizio Buscaglia
Speravamo ovviamente in un risultato diverso. Abbiamo iniziato bene la partita ma poi abbiamo subìto dei canestri sciocchi, rifiutando alcuni tiri, pur non avendo impostato male a livello difensivo. Peccato perché quando siamo tornati sotto, nel finale siamo stati puniti dalla lunga distanza e dalle guardie di Sassari.
Piero Bucchi
È stato un match a due facce : abbiamo giocato 30 minuti molto buoni di intensità, attenzione e voglia di passarci la palla. E poi abbiamo fatto l’errore di pensare che fosse finita e l’avessimo vinta. È una lezione che ci servirà, per fortuna abbiamo portato a casa la vittoria