Pesaro e Varese, due squadre con lo stesso obiettivo: salvarsi il prima possibile e, magari, conquistare un pass per i playoff. Pesaro resta in vantaggio per più di tre quarti di partita, poi si spegne la luce e Varese, grazie a un Mannion in trance agonistica nell’ultimo quarto, si porta a casa la vittoria e i due punti.
Per Pesaro la sconfitta è riconducibile solo a una cattiva gestione del quintetto sul parquet e all’energia del nuovo acquisto varesino, Nico Mannion, che nell’ultimo quarto si risveglia dal suo torpore e realizza delle triple, imitando il suo ex compagno di squadra Stephen Curry, che mettono in crisi la squadra allenata da Buscaglia.
LA PARTITA
Il match inizia in sostanziale equilibrio con l’ago della bilancia che pende verso Pesaro. Cinciarini ispira Toté e Bamforth, mentre Ford cura bene la parte difensiva. Per Varese è Brown a tenere viva la sua squadra. Alla fine del primo periodo la VL è avanti di 3 lunghezze (21-18).
Nel secondo quarto i padroni di casa ripartono forte con le triple di Bamforth, ma Librizzi ci mette una pezza che non consente la fuga di Pesaro. Varese si priva di Brown che è costretta a tenerlo in panchina per conservarlo dai 4 falli compiuti. 45-37 al termine del primo tempo.
Ford inaugura le marcature del secondo tempo, Totè conquista tiri liberi e Bamforth con una tripla regala il massimo vantaggio a Pesaro (55-40). Varese rialza la testa mettendo a segno 3 triple consecutive (una di Young e due di McDermott) e avvicina il risultato a 55-49. Il terzo quarto continua con una serie di botta e risposta. Al termine del terzo quarto Pesaro resta sempre in vantaggio per 66-61.
L’ultimo quarto si ribalta la situazione, perché Mannion decide di dare il suo show (segna 21 punti dei 27 totali) che permette alla squadre ospite di operare il sorpasso sulla Carpegna Prosciutto. Il neoacquisto varesino mette a segno il risultato sul pareggio. Poi una tripla di Mazzola e un tiro libero di Bluiett riportano Pesaro sul +4. Fino a due minuti dalla sirena finale il risultato è costantemente in bilico.
A chiudere la partita è Mannion che segna due triple consecutive, di cui una fuori equilibrio allo scadere dei 24. Nel frattempo Pesaro perde troppi palloni e non risponde a tono. Dalla lunetta McDermott segna entrambi i tiri liberi, a 34″ dal termine, fissando il risultato sul 79-86. Buscaglia chiama time-out sotto una pioggia di fischi dei propri tifosi che mettono il tecnico barese sul tavolo degli imputati. Per Pesaro non c’è più tempo per una possibile rimonta. Alla Vitrifrigo Arena Varese vince 81-88 e rinasce con un Mannion in più.
Carpegna Prosciutto Pesaro – Openjobmetis Varese 81 – 88
Parziali: 21-18; 24-19; 21-24; 15-27
SALA STAMPA
Maurizio Buscaglia (Carpegna Prosciutto Pesaro)
Una bruttissima sconfitta. Avevamo preso un vantaggio che non dovevamo dilapidare in quel modo, senza nulla togliere a Varese e alla loro capacità di recuperare. Avevamo 15 punti di vantaggio, dovevamo fare 2 cose in attacco e 2 in difesa e non ci siamo riusciti, commettendo parecchi errori. Sconfitta davvero molto brutta, purtroppo. Avevamo preso un vantaggio difendendo in determinata maniera contro le loro giocate e poi non siamo più riusciti a farlo. Loro hanno trovato Mannion nell’ultimo quarto, ma noi con le nostre scelte difensive abbiamo fatto fatica a rimanere avanti. Dal punto di vista offensivo ci siamo intestarditi a giocare centrale. Nel mid range siamo stati scadenti. Troppa fatica nel fare i nostri giochi e alla fine abbiamo aperto i loro contropiedi. Dovevamo spendere qualche fallo in più nel loro break e questo ogni tanto purtroppo ci capita.
Tom Bialaszewski (Openjobmetis Varese)
Sono stati 10 giorni molto duri, stasera abbiamo dimostrato quello di cui siamo capaci e abbiamo portato a casa due punti importantissimi. Mannion avrebbe potuto giocare meglio nel primo tempo ma nella ripresa ha dimostrato di che pasta è fatto.