Il basket è così, farcito da tattiche, milioni di pagine di schemi e di artifizi che gli allenatori pensano possano risolvere tutto. Ma la differenza tra vincere e perdere tante volte, compreso questa, la fa la cosa più semplice in assoluto. Fare canestro.
Milano tira il 63% da tre punti, 17 triple totali che fanno al cambio attuale 51 punti, la Stella Rossa un misero 26% con appena 7 triple messe a segno. In qualunque partita di qualunque serie sarà ben difficile che la squadra che tira così male da tre riesca a vincere e la massima competizione continentale non fa eccezione.
L’Olimpia vince alla grande e da continuità alla vittoria sull’Efes: la grande novità non sono le seppur importanti percentuali da fuori, né la lotta a rimbalzo o la difesa ma stasera sono sembrati davvero una squadra, certo con ancora difetti (migliorabili) ma in campo ci sono facce convinte, corpi che lottano, cuori che battono.
E da qui si riparte, non essendo certamente un caso la risalita negli ultimi tempi con le vittorie contro Valencia ed Efes a cui si aggiunge questa. Settimana prossima arriva lo Zalgiris a Milano, e la partita seguente sarà a Monaco di Baviera contro il Bayern.
Altre due vittorie rilancerebbero definitivamente i biancorossi, oggi ancora intruppati a centro classifica, verso posizioni più nobili ed in attesa del nuovo innesto atteso come il Salvatore della Patria da tutti i tifosi.
Intanto però si stanno dando da fare gli italiani, fornendo un più che discreto contributo alla causa. Lasciamoli giocare i nostri ragazzi che raramente deludono. All’appello manca solo Pippo Ricci, che sta vivendo un inizio di stagione complicatissimo ma sappiamo che prima o poi ne verrà fuori.
Concludendo la parentesi mercato, e come ho già avuto modo di sottolineare più volte, io sarei propenso ad innestare anche un lungo oltre al play, perché Messina sta centellinando Hines con il misurino ma poi si rischia di consumare troppo Melli e Voigtmann, (quest’ultimo tra l’altro sta attraversando un momento delicato).
IL TABELLINO: Stella Rossa – Olimpia Milano 71 – 93
DIAMO I NUMERI
212 – non possiamo iniziare che da qui, perché sono i secondi in campo di Napier. Della serie i soldi non fanno la felicità…Hai voluto andare a Belgrado per un pugno (un bel pugno) di dollari in più? Goditela, caro Shabazzone…Comunque per me il tuo progetto è tornare qua, ti sei trovato da Dio in campo e fuori ed hai capito (tardi) che la gente ti voleva bene. La parolina sussurrata all’orecchio da Melli a fine partita potrebbe essere galeotta, l’abbraccio con Messina il gesto che spazza ogni possibile nube sul suo come back…
14 – i punti combinati di Bortolani e Tonut in appena 18′ di gioco. Punti pesanti, specie quel tiro di Stefano dall’angolo allo scadere dei 24″ al termine di un assalto difensivo serbo, con una pressione furiosa sulla palla in un momento di difficoltà milanese. Per me, il tiro della partita. In generale sono contento sia per Stefano che per Giordano che son due bravi ragazzi e due ottimi giocatori, ennesima dimostrazione che gli italiani possono fare la differenza come e più di certi stranierucoli (anche di nome) per lo più mercenari, a patto di dar loro fiducia.
0 – tanti elementi a zero: i punti di Mike Tobey ad esempio, lungo che a me piace tantissimo, che oggi mi è parso in netta sofferenza atletica. Meglio per l’Olimpia. Oppure zero come i punti di Devon Hall, prezioso però in difesa o quelli di Hines in campo solo 4 minuti e mezzo. Su Kyle potremmo aprire un dibattito, la mia impressione è che il coach lo stia amministrando per il finale di stagione ma se consideriamo che Poythress ha giocato comunque solo 9 minuti (sembrava di più…) capite bene perché continuo a sostenere l’arrivo di un altro lungo, di peso possibilmente.
2 – non solo sono i punti di Voigtmann ma anche gli improperi al secondo che tutti gli abbiamo lanciato quando il buon Giovannone al posto di tirare da tre punti con 20 metri di spazio si ostinava a fintare e partire in palleggio senza sapere bene cosa fare. Bisogna che Messina parli col ragazzo e sistemi questa situazione perché le sue triple possono aiutare parecchio l’attacco biancorosso, mentre le sue zingarate aiutano soltanto il contropiede avversario e decuplicano il tasso di aggressività verbale in noi poveri tapini che guardiamo dalla tv.
10 – le triple, su 12 tentativi, infilate dalla premiata ditta Maodo e Shavon. Prestazione balistica pazzesca, ai limiti dell’irripetibile. Ma il tedesco ha fatto anche molto altro: i suoi finger roll, le camerierate (scusate per l’orribile neologismo), e le sue scucchiaiate mi hanno fatto cadere la mascella più volte tale era la bellezza e la difficoltà di quei gesti tecnici. E poi tutto il resto, difesa e leadership. Non è che sia meglio prendere un suo backup e lasciarlo comandare la squadra? Chiedo per un amico eh…Anche Shavon oggi semi infallibile, ma sono stato attento al suo secondo tempo ed ho contato il numero di passaggi effettuati ai compagni…Zero al quoto, nemmeno una rimessa ha fatto…Se tira così niente da dire eh, ma anche qui Ettore due parole dovrebbe dirgliele, perché uno così dalle mie parti lo chiamiamo veneziano, non esattamente un complimento…
SALA STAMPA
Ettore Messina
“È stata una vittoria importante per noi, devo congratularmi con i ragazzi perché stavano lavorando bene e nell’ultima settimana dopo aver perso a Bologna ma nel finale avevano battuto Efes e Venezia giocando due ottime partite.
Stasera abbiamo battuto una squadra molto buona, con talento, davanti a ventimila spettatori. Spero che si possa costruire qualcosa di bello da questo successo e avere la fiducia e l’entusiasmo per continuare a migliorare.
Maodo Lo ogni giorno è meglio e oggi è stato fantastico, ha tirato bene ma ha soprattutto preso grandi decisioni, tirato quando doveva, ha passato quando doveva. Quando prendi i tiri giusti qualche svolta sbagli ma va bene lo stesso”
Cristiano Garbin
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