di Michele Longo (Vox&One podcast)
Brindisi 23 novembre 2023 – Ferma ancora a zero vittorie, con una situazione infortuni che sarebbe riduttivo definire preoccupante, la Happy Casa Brindisi sta faticando non poco in questo inizio di campionato. Ci sono però delle note positive in casa nella società di Contrada Masseriola e sono rappresentate principalmente da due giocatori che hanno brillato nel primo round della Next Gen Cup che si è giocato a Varese dal 30 ottobre all’1 novembre 2023.
Il primo è un figlio d’arte, grazie anche all’emergenza infortuni ha avuto minuti importanti in campionato contro Milano e in FIBA Europe Cup contro Saragozza, il secondo è un brindisino doc che fa parte della New Basket Brindisi sin dal minibasket. Si tratta di Niccolò Malaventura e Davide Buttiglione, che hanno rilasciato una lunga intervista al sito di Legabasket.
“La IBSA Next Gen Cup è una bella esperienza. Devo dire che non abbiamo giocato benissimo, ma siamo pronti a tornare a lavorare e migliorare ancora”, dice Davide Buttiglione, alla seconda partecipazione nel torneo e che si è distinto nella partita contro l’UNAHOTELS Reggio Emilia con 37 punti, 9 rimbalzi e 6 assist.
Gli fa eco Niccolò Malaventura, figlio di Matteo guardia che ha calcato i più gloriosi parquet italiani: “E’ il primo anno in cui partecipo al torneo IBSA Next Gen Cup, non vedevo l’ora di cominciare! Purtroppo non abbiamo iniziato con il piede giusto, ma la fortuna di questo torneo è che si gioca una partita dopo l’altra quindi, ogni volta si può azzerare il risultato e sperare di fare meglio.”
Ma il risultato non è di certo l’unica cosa che conta per Brindisi che, negli ultimi due anni, ha investito tempo e risorse per creare una vera e propria foresteria per accogliere i ragazzi e far respirare l’aria della prima squadra e del professionismo.
“Il nostro progetto – spiega Mino Guadalupi, Direttore Sportivo del Settore Giovanile Happy Casa Brindisi – non è quello di vincere i campionati, ma di portare quanti più ragazzi possibile vicino al mondo della Serie A, facendo in modo che tutti abbiano la possibilità di avvicinarsi a questo mondo. Lo scorso anno abbiamo messo in piedi una foresteria che mancava da 20 anni, con 7 ragazzi. In due anni siamo riusciti a portare 5 giocatori in prima squadra, 3 hanno sempre fatto parte della New Basket (Buttiglione, Guadalupi e Flores ndr) sin dal minibasket”.
L’obiettivo è infatti quello di far vivere insieme i ragazzi, farli allenare accanto alla prima squadra (il campo di allenamento è ora infatti il PalaMalagoli, palazzetto adiacente al Palapentassuglia) e fare in modo che si sentano parte di una famiglia, mettendoli a proprio agio e facendo in modo che possano vivere il basket che scorre nelle vene di ogni singolo abitante della città adriatica.
Non a caso, nonostante la carriera sportiva sia tutta da scrivere, il recente passato di Malaventura e Buttiglione mostra un fil rouge che li unisce dentro e fuori dal campo.
“Vestire la maglia dell’Happy Casa racchiude tante emozioni – afferma Buttiglione – Sono nato a Brindisi e per me è un grande onore giocare per la mia città. Ho iniziato a giocare a basket all’età di 7 anni, mi sono poi spostato nel mondo dell’ateltica leggera e li sono rimasto fino a 14 anni. Arrivo da una famiglia di sportivi, i miei genitori provengono dal mondo dell’atletica, ma poi dopo gli allenamenti mi ritrovavo al campetto con i miei amici e così campettata dopo campettata sono tornato al mio primo amore: il basket”.
Storia simile è quella di Malaventura che frequenta i campi da basket sin da quando era ancora nel grembo materno:
“Papà mi guarda facendo da spettatore e raramente mi dà consigli, quando però gli capita di farlo, cerco sempre di ascoltare ciò che mi dice. Quando giocava lo seguivo sempre e la mia passione per il basket, oltre ad essere il io sport preferito, arriva proprio da lui. A Brindisi mi sono trovato bene sin da subito e devo dire che l’accoglienza è stata piacevole. Lavoro sodo per onorare questa maglia.”
Il progetto Next Gen di Brindisi esiste da non più di un paio d’anni, ma sta già dando i primi frutti grazie allo scouting fatto in giro per tutta l’Italia. Niccolò Malaventura ne è l’esempio. Marchigiano doc ha deciso di trasferirsi a Brindisi e sceglierla come trampolino di lancio per la sua carriera.
“Grazie a Simone Giofrè – continua Mino Guadalupi- da sempre molto vicino al settore giovanile, abbiamo chiuso tante trattative importanti tipo Malaventura da Pesaro e con lui abbiamo iniziato a ragionare e investire. Il progetto è andato avanti. Poi le logiche di mercato purtroppo ci hanno portato a separarci. Con Leo DeRycke abbiamo un rapporto diverso, il che è normale, ma anche con lui stiamo facendo un discorso di crescita sul settore giovanile e il fatto che lui sia sempre presente alle partite è importante per noi.”
La forza del progetto di Brindisi sta tutta nel creare un ecosistema che mette i ragazzi al centro di tutto.
“La foresteria – spiega Mino Guadalupi – è un posto aperto a tutti, in cui i ragazzi vivono sotto la supervisione di un tutor, ma al tempo stesso sono liberi di passare del tempo con gli amici. Guardano insieme le partite, giocano alla playstation e questo è molto importante per fare in modo che si sentano a proprio agio con l’ambiente che li circonda. Lo stesso ragionamento è stato fatto quando abbiamo spostato gli allenamenti al PalaMalagoli.
Molto spesso si fermano a vedere gli allenamenti della prima squadra, interagiscono con i giocatori, studiano la loro routine e tutto ciò li aiuta nel loro percorso professionale. Con gli infortuni che hanno falcidiato il roster siamo riusciti comunque a garantire dei 5vs5 competitivi in allenamento. In altri anni saremmo dovuti andare a cercare qualche americano sul mercato”.
Dichiarazioni che sono confermate anche dallo stesso Buttiglione: “Ai giocatori della prima squadra chiediamo tanti consigli sul posizionamento in campo e negli allenamenti 5vs5 stiamo imparando che il fondamentale della difesa è importantissimo. Io mi ispiro a Xavier Sneed, perché penso che sia un giocatore veramente in gamba. Imparo molto anche dal mio compagno Malaventura che reputo molto forte e con una buona visione di gioco.”
Dello stesso avviso Niccolò che ha partecipato alla Pro Basketball Academy sotto gli occhi di coach Massimo Cancellieri: “L’allenamento con il coach è stato molto formativo e ho visto quanto ci tenesse a valorizzare ogni giocatore insegnando che tutto parte dal fondamentale della difesa.”
Il prossimo appuntamento con la IBSA Next Gen Cup sarà a Biella dal 26 al 29 dicembre e Brindisi continuerà con la stessa filosofia degli ultimi due anni, preferendo giocare con ragazzi di 2/3 anni più piccoli piuttosto che prendere qualcuno da fuori:
“A Biella continueremo in questo modo – conclude Mino Guadalupi – Possiamo portare 18 unità, ne porteremo due in più perché inseriamo, così come lo scorso anno, due ragazzi del 2007 affinché vivano questa esperienza. Poi, se possono stare in campo li metteremo, non ci interessa perdere di 10 punti in più o in meno, quello che conta è che inizino a giocare un certo basket”.
L’intervista completa a Niccolò Malaventura e Davide Buttiglione è presente a questo link sul sito Legabasket.