Bologna, 18 ottobre 2023 – Vittoria importante per la Segafredo che, dopo l’inopinata sconfitta contro lo Zalgiris Kaunas, “espugna” il Paladozza e si porta 2-1 in classifica.
Partenza sprint per la Virtus Bologna che ha imposto subito il suo ritmo grazie ad una aggressività difensiva importante, con Daniel Hackett a pressare chiunque passasse dalle sue parti e a sporcare ogni pallone. Per provare a scardinare il bunker bianconero Berlino ha provato ad attaccare Marco Belinelli su ogni possesso, ma con scarsi risultati, mentre in difesa ha dovuto sopportare la marea avversaria guidata da Tornike Shengelia che sta attraversando un momento di forma impressionante.
Con la sfuriata iniziale Bologna ha indirizzato subito la gara a suo favore e l’Alba deve ringraziare che i tiratori bianconeri non avessero la stessa precisione di Monaco, altrimenti il passivo sarebbe stato molto più pesante, vista la qualità dei tiri presi dai ragazzi di coach Banchi. Il prosieguo della gara ha vissuto sul canovaccio fin qui evidenziato con i teutonici pronti a chiudere l’area e i bianconeri che gestivano il risultato con tranquillità.
Dopo l’intervallo lungo i ragazzi di coach Gonzalez sono entrati in campo con un’aggressività più marcata mentre i bianconeri sembravano girare con una marcia in meno, forse pensando già a risparmiare energie in vista della sfida di venerdì contro la Stella Rossa. La gestione controllata, nonostante la qualità di gioco leggermente scaduta, sembrava poter permettere alla Virtus Bologna di portare in porto la gara tranquillamente, ma la deflagrazione nell’ultimo quarto di uno Spagnolo fin lì piuttosto scialbo, ha obbligato capitano Belinelli e compagni a rimboccarsi le maniche e ci sono voluti un long two di Hackett ed una bomba di Cordinier per sigillare la gara e portare in porto una preziosa vittoria.
Partita nel complesso gradevole che ha evidenziato come la Segafredo abbia velocizzato l’ingresso nei giochi d’attacco e la circolazione di palla, ma la cosa più interessante è stato il duello rusticano fra Brown e Cordinier che se le sono date di santa ragione per tutta la gara.
Le impressioni su Berlino sono quelle di tutte le sue stagioni di Eurolega, è una squadra giovane, che prova a giocare su alti ritmi e a sviluppare i suoi prospetti senza mettere loro troppa pressione, se si pensa poi che ieri erano assenti anche Wetzell e Koumadje bisognerà guardare alla loro stagione con curiosità a cominciare dalla gara di venerdì nel Principato di Monaco, e sarà interessante come si presenterà Spagnolo al confronto coi due mammasantissima James e Walker.
Buona gara per capitan Belinelli e compagni, nonostante le medie da fuori non eccelse sono riusciti a portare a casa la partita senza eccessivi sforzi. Buona gestione dei minutaggi, Shengelia a parte, e come già detto, flusso del gioco molto più fluido rispetto al passato.
Era importante portare a casa la vittoria perchè, nonostante il pronostico fosse abbastanza chiuso, vincere in Eurolega non è mai scontato e dare continuità di risultati può instillare ulteriore fiducia nei bianconeri. Ora si attende la gara di venerdì che, oltre a serbare le solite incognite che i team di coach Ivanovic presentano, avrà un aspetto sentimentale non trascurabile col ritorno sotto le Due Torri di Milos Teodosic che farà sgorgare molte lacrime. Un quesito è interessante: riuscirà Alessandro Pajola ad avere la stessa feroce aggressività che anche stasera ha dimostrato contro il suo maestro?
Highlights:
Spogliatoi:
Virtus Segafredo Bologna vs Alba Berlino 87-76
Parziali: 27-11; 17-15; 23-25; 20-25
Pagelle:
Virtus Bologna
Iffe Lundberg 6+: entra per dare un po’ di fiato e vivacità al reparto piccoli e fa il suo, senza brillare, ma con solidità.
Marco Belinelli 6,5: non precisissimo, ma sempre coinvolto, sta diventando sempre più uomo assist e concentra sempre le attenzioni delle difese avversarie.
Alessandro Pajola 7,5: sembra il Pajola dei giorni migliori, entra in campo e cambia l’aggressività di tutta la squadra, sembra tarantolato e diventa un incubo per tutti gli avversari, uno dei pochi giocatori che io ricordi che cambia tutta la squadra con la difesa, mitico.
Jaleen Smith 6: gioca solo 9 minuti, ma il suo compito lo assolve, contro la Stella Rossa serviranno i suoi minuti.
Ognjen Dobric 6,5: fa canestro da fuori, e si sapeva, difende, e si sapeva, deve ancora entrare perfettamente nei giochi e conoscere meglio i compagni, ma sarà un giocatore sempre più importante per la Virtus.
Devontae Cacok n.e.
Tornike Shengelia 8+: semplicemente dominante, fa tutto, e lo fa bene, non perde palloni e la palla staziona nelle sue mani molto meno degli altri anni.
Daniel Hackett 6+: inizia molto bene dando la carica difensiva a tutti i compagni, nella ripresa forse si gestisce un po’ troppo, ma ha il merito di mettere il tiro della sicurezza dopo la fiammata tedesca.
Jordan Mickey 6+: offensivamente riesce sempre a trovare lo spazio per incunearsi fra i lunghi avversari, magari qualche rimbalzino in più aiuterebbe, speriamo che coach Banchi gli instilli il tagliafuori.
Bryant Dunston 7: maestro dei blocchi, vede il gioco come pochi altri lunghi è sempre un piacere vederlo muoversi sotto le plance.
Awudu Abass 5,5: deve ancora ritrovare continuità, non riesce a far canestro e stasera sembra avere la sciolina nelle mani, ma difensivamente il suo lo fa.
Isaia Cordinier 6: serataccia al tiro, sbaglia anche una schiacciata su tap-in che avrebbe fatto cascare il Paladozza, l’energia è la solita, la lucidità un po’ meno, però, come Hackett, ha il merito di mettere la bomba che chiude la partita.
Alba Berlino
Sterling Brown 6,5: finchè la partita è in bilico è ben contenuto dalla difesa Virtus, trova più spazio nell’ultimo quarto. Bel toro ed anche volitivo da rivedere.
Gabriele Procida 5: sembra un pesce fuor d’acqua, non sa dove mettersi e non sa cosa fare, nè in attacco, nè in difesa, non potendo correre in campo aperto sembra abbastanza limitato.
Matteo Spagnolo 7: per chi ha negli occhi il suo ultimo quarto può sembrare un voto risicato, ma le partite durano quaranta minuti e Matteo nei primi tre quarti ha fatto tanta tanta fatica. Il talento comunque è tutto lì da vedere, e l’ultimo parziale ne è stato un limpido esempio, quando avrà continuità e riuscirà a coinvolgere più i compagni avrà fatto lo step che gli serve e che tutti stiamo aspettando. Ricordiamoci che compirà 21 anni a gennaio 2024.
Malte Delow 6: difende, deve portare anche palla, ma non è il suo mestiere e perde un paio di palloni banali.
Jonas Mattiseck 5,5: mette una bomba e poco altro.
Tim Schneider 6: gioca pochi minuti, ma mette un paio di canestri molto interessanti.
Matt Thomas 4: annullato da Belinelli, 2 punti, soli quattro tiri presi ed anche 3 palle perse, serataccia.
Kresimir Nicic n.g.
Ziga Samar 5: fa tanta confusione, non fa canestro neanche per sbaglio.
Louis Olinde 6,5: agile, sgusciante, ma sembra più pericoloso da fuori che da sotto.
Johannes Thiemann 6: anche lui trova più fortuna da dietro l’arco che da dentro l’area, la filosofia dell’ Alba è nota, e lui si adatta perfettamente, ma la dimensione interna manca proprio.
Justin Bean 5: americano, non pervenuto. Parrebbe uno slot sprecato.