Napoli, 8 ottobre 2023 – Anticipo del mezzogiorno che è favorevole ai padroni di casa che comandano la partita dall’inizio alla fine contro i campioni d’Italia
La GeVi Napoli Basket ha iniziato la partita subito con le marce alte sfruttando la fisicità di Owens che mette subito a segno un alley oop dando l’idea che per l’Olimpia Milano sarebbe stato un mezzogiorno di fuoco.
A far da contorno all’enorme energia sprigionata dai ragazzi di coach Milicic ci si sono messe le solite palle perse che Milano continua a collezionare da inizio stagione palesando un problema che dallo scorso campionato, parentesi Napier a parte, si sta trascinando senza riuscire a risolverlo neanche durante il lungo mercato estivo.
Gli uomini di coach Messina hanno provato a reagire e nel primo tempo sono riusciti a limitare i danni, andando all’intervallo in parità, sfruttando la grande vena di un Mirotic assurto al ruolo di leader di questa nuova Armani, ma è stato solo un fuoco di paglia.
Al rientro dagli spogliatoi Napoli si è ripresenstata con lo sguardo giusto e guidati da uno Zubcic tarantolato hanno piazzato un parziali di 16-3 che ha di fatto deciso il match. La panchina biancorossa ha provato a cambiare la partita anche chiamando 2 time-out quasi consecutivi, ma la sue parole sono sembrate cadute nel vuoto.
L’ultima fiammata lombarda ha provato ad accenderla Pangos con una delle sue due bombe, ma a quel punto ha preso in mano la partita un Jacob Pullen, fino a quel momento quasi deleterio, che con due bombe consecutive consolidava il vantaggio e metteva di fatto la parola fine alla contesa, che si è definitivamente chiusa con le polemiche di Messina sul time-out chiamato a fine gara dalla panchina partenopea.
Male Milano, ma era pronosticabile visto le neanche 36 ore di riposo concesse alla squadra meneghina dopo la gara di Istanbul, complimenti alla Lega LBA, lungimirante come sempre. Vista la premessa io ho un dubbio: è possibile che dopo una gara del genere, con il numero di partite che aspetta l’Olimpia Milano, Mirotic abbia 32 minuti di gioco, Hall, rientrato dopo un affaticamento muscolare 31 e Shields 29?
Vista l’esuberanza fisica di Owens, provare qualche minuto Kamagate non poteva avere un senso? Vista la serataccia di Shields dare qualcosa in più di 3 minuti a Bortolani non era un tentativo da fare?
Per la GeVi Napoli Basket, che dire? Bravissimi a pressare fin dal primo secondo di gara i portatori di palla milanesi per approfittare del momento di confusione che la regia lombarda sta attraversando.
Molto continui difensivamente hanno sfruttato cinicamente alcune amnesie difensive non usuali, rammento almeno tre passaggi backdoor che hanno fatto imbestialire Ettore Messina, ma la cosa importante è che la GeVi Napoli sia riuscita a trovare a turno il giocatore più pronto e a sfruttarlo con continuità, vedi l’inizio di Sokolowski, il terzo quarto di Zubcic o il finale di Pullen, compimenti a coach Milicic che dopo l’esordio vittorioso di Sassari si porta a casa lo scalpo di un’altra grande.
Sala Stampa
Ettore Messina
Igor Milicic
GeVi Napoli Basket – EA7 Olimpia Milano 77-68
Parziali: 23-13; 12-22; 23-12; 19-21;
Progressione: 23-13; 35-35; 58-47; 77-68.
Le pagelle
Ge.Vi. Napoli Basket
Jacob Pullen 7: dopo tre quarti a dare assist, difendere, ma spadellando da fuori, nel finale ritrova la mano e chiude di fatto la partita.
Tomislav Zubcic 7,5: per i Milanesi è la bella Cecilia, i lunghi biancorossi provano ad inseguirlo per tutto il campo, ma non lo pigliano mai.
Tyler Ennis 6+: non la mette in una vasca da bagno, ma ha mani velocissime e sporca ogni passaggio o possesso avversario, una Dea Kalì in salsa partenopea.
Justin Jaworski 6,5: non preciso da tre, ma infallibile da due e sempre pronto a raddoppiare e a fare le scelte giuste, mr. concretezza.
Giovanni De Nicolao 5,5: unica insufficienza napoletana, entra e perde palla, nel finale prende un rimbalzo offensivo ed anziché gestire il pallone cerca fortuna, non trovandola, sotto canestro, non bene.
Tariq Owens 8: doppia doppia con 31 di valutazione, un ombrello ed un pericolo costante, salta come pochi e ha vita abbastanza facile contro gli stanchi lunghi milanesi.
Michal Sokolowski 7+: inizia benissimo la partita, ma viene escluso presto a causa dei falli, riprende nel secondo tempo da dove aveva iniziato, continuo e solido, gran bel rientro nel Bel Paese.
Alessandro Lever 6,5: tiene il campo più che dignitosamente, un po’ impreciso da tre, ma rispetto alla scorsa stagione triestina sembra più pronto.
Moussa Bamba n.g.
Andrea Mabor Dur Biat n.g.
Stefano Saccoccia n.g.
Michele Ebeling n.g.
Olimpia Milano
Alex Poythress 5: non riesce mai ad entrare in partita, svagato e distratto, viene panchinato per disperazione.
Giordano Bortolani n.g.: come si fa a giudicare un ragazzo messo in campo per soli 3 minuti nel peggior momento della squadra?
Kevin Pangos 4: più che un problema oramai è un mistero perchè perde palloni, non difende e tira con le polveri bagnate, il grande equivoco di questa Armani.
Stefano Tonut 5: non coglie l’occasione per ritagliarsi più spazio nel futuro, ma visto il tour de force delle ultime ore non è tutta colpa sua.
Nicolò Melli 10: non si tocca, in soli 21 minuti compie vari miracoli tipo tramutare un blocco duro, ma regolare, in flopping avversario o tramutare un flopping, suo, in fallo in attacco, miracoloso.
Ismael Kamagate n.e.
Giampaolo Ricci 5: gioca solo tre minuti, ma per coach Messina, e anche per noi, sono anche troppi, entrato male male.
Diego Flaccadori 5: inizio da tregenda dove fa quasi fatica a passare la metà campo, prova poi a rendersi utile mettendo a referto qualche punto, ma è ancora lontano da essere il play che Milano sta cercando disperatamente.
Devon Hall 6: probabilmente meriterebbe un pò meno, ma è chiamato da un anno a questa parte a evoluire in un ruolo non suo, è reduce da un affaticamento muscolare che non lo ha fatto scendere in campo contro il Fenerbache e gli si fanno giocare 33 minuti ?
Guglielmo Caruso 6,5: nel primo tempo non vede il campo, nel secondo, vista la partitaccia dei compagni viene buttato in campo, quasi per disperazione, ed il suo prova a farlo, soprattutto come presenza a rimbalzo.
Shavon Shields 4: il go to guy milanese quest’oggi non ne aveva più, dopo le fatiche sul Bosforo era in una di quelle giornate no, che possono capitare anche ai grandi campioni, però I suoi bei 29 minuti se li è giocati lo stesso.
Nikola Mirotic 7,5: unico terminale offensivo dell’Olimpia, gioca una partita colossale, ma è troppo solo, molto buono l’atteggiamento in campo.
tromba