Brescia, 24 settembre 2023 – Al PalaLeonessa la finale di Supercoppa è un no-game: la Virtus si impone nettamente e con merito, superando Brescia per 97-60 e sollevando il trofeo per il terzo anno consecutivo. Ottima la prova della squadra di Banchi, in grado di controllare il punteggio dall’inizio alla fine: l’MVP del match è un superlativo Toko Shengelia, ma nella formazione bolognese tutti sono stati in grado di portare il loro mattoncino.
L’intensità nelle due metà campo della Virtus è stata importante fin dai primi minuti, con un parziale di 14-1 che ha indirizzato l’incontro: bravissimo Cordinier a difendere forte e segnare tiri importanti per sbloccare Bologna. Ai suoi canestri si aggiungono pian piano anche quelli di Mickey, Shengelia e Jalen Smith, fino al +19 toccato sul 34-15.
Brescia sembra poter reagire e si porta sul -10, ma nel terzo quarto la squadra di Magro si squaglia totalmente: Bologna continua nel suo ottimo lavoro difensivo (volto a togliere riferimenti nel reparto esterni alla Germani) e la squadra di Banchi mette a segno addirittura un parziale da 27-0. Di fatto, la partita si chiude nel terzo quarto, con Shengelia e compagni che imperversano e alla fine arrivano a quota 26 assist di squadra: dato che testimonia la bontà dell’attacco virtussino.
Per Brescia c’è davvero poco da salvare in questa serata: l’occasione di giocarsi una finale davanti al proprio pubblico era quasi irripetibile, dopo un’ottima prestazione con Tortona. Giocarsela con questa Virtus era davvero difficile, ma il tracollo del terzo quarto non può essere giustificato: non con questo pubblico pronto a sostenerla. La Germani paga il non riuscire ad entrare in ritmo in attacco, il non trovare precisione al tiro (addirittura 13/22 ai liberi, tra l’altro) e soprattutto il parziale da 10-27 del primo quarto. Pochi drammi, in ogni caso: sempre di pre-season si tratta. Alla prima di campionato in casa con Pesaro i ragazzi di Magro potranno farsi trovare pronti.
Un’ultima considerazione del sottoscritto, seppur facile da fare a posteriori, accennata anche dal coach nella conferenza di presentazione a questa Supercoppa: forse nel prossimo precampionato potrebbe essere utile programmare almeno uno scrimmage con una squadra di Eurolega, se l’obbiettivo è quello di provare a battere Milano o Virtus già a settembre. Le avversarie della Germani in questa pre-season, non ce ne vogliano, erano di livello troppo basso rispetto a questa Bologna (e rispetto anche a Milano, ovviamente). L’impressione è che Brescia fosse impreparata a questo livello di fisicità e ai momenti di difficoltà che ne conseguono.
Virtus Bologna 97 – Germani Brescia 60
Parziali: 27-10; 21-25; 28-8; 21-17
Progressione: 27-10; 48-35; 76-43
Le pagelle
Germani Brescia
Miro Bilan 6,5: l’unico a salvarsi nettamente tra le fila di Brescia? Può essere: alla fine l’unica sicurezza per l’attacco della Germani risulta essere il suo post-basso, seppur reso comunque difficoltoso da Dunston. Chiude con 14 e 6 rimbalzi… ma i tiri liberi! 4/11: troppo poco.
Jason Burnell 6: entra dalla panchina e dà la solita energia, unita a qualche scelta sbagliata ma possiamo pure provare a soprassedere. Forse poteva partire lui in quintetto contro i chili di Shengelia? Può darsi, ma a posteriori è facile.
Semaj Christon 4,5: 9 punti, 4/6 al tiro, 2 recuperi e 3 perse. Numeri neanche così disastrosi, ma sono troppo poco per uno dei leader tecnici di questa Germani. Non guida bene l’attacco e si incarta totalmente nel secondo tempo. Da rivedere
Amedeo Della Valle 5: 12 punti, 12 di valutazione con anche 3 recuperi. Anche queste non sono statistiche così orribili, ma colpisce in alcuni casi l’esitazione del giocatore di Alba, che non riesce mai a prendere ritmo e a volte rifiuta tiri cercando falli che non ottiene. E in difesa ci sono un po’ di errori.
David Cournooh 5,5: avevamo scritto anche ieri del fatto che l’ex Cremona fosse uno di quelli più indietro nei lavori e possiamo fare copia e incolla anche stasera. La volontà c’è, il contributo manca.
Nicola Akele sv
John Petrucelli 5: il lavoro in difesa non manca, così come la volontà di spingere in contropiede. Oggi però manca totalmente la precisione: 0/7 al tiro per un totale di -6 di valutazione. Prova negativa.
Kenny Gabriel 4: il peggiore di Brescia in questi due giorni al PalaLeonessa. Viene totalmente sbranato da Shengelia (avversario di caratura con cui fa sempre una fatica tremenda). Chiude con 0 punti e 1 rimbalzo in 17 minuti. Male male.
Mike Cobbins 5: non porta l’energia sperata dalla panchina. In 12 minuti il plus minus è -18 e le palle perse sono 2: non dà contributo.
C.J. Massinburg 6: quantomeno prova a prendere in mano l’attacco nella second unit, anche nei momenti più difficili. Va dentro con personalità e prova a scuotere i suoi con 9 punti: sembra avere una faccia diversa rispetto all’anno scorso.
Virtus Bologna
Marco Belinelli 6,5: ha le polveri un po’ bagnate, ma sopperisce con 4 assist ed una intensità difensiva non usuale, capitano.
Alessandro Pajola 7: non gioca tanti minuti, ma sono tutti intensi, se poi fa anche canestro…
Jaleen Smith 6,5: non forza nulla, la squadra non ne ha bisogno, e lui si adegua, e non era scontato, si prende sempre tiri sensati e va in doppia cifra.
Bruno Mascolo 6: gioca minuti veri nel primo tempo e nel finale dà respiro ai compagni, da terzo play fa il suo.
Devontae Cacok 6: gioca pochi minuti “veri”, ma fa vedere di avere mani educate e tempismo nelle chiusure, interessante.
Tornike Shengelia 7,5: partita totale, doppia doppia, 4 assist un inusuale 3/3 dalla lunga, e una murata su Bilan da centrale di De Giorgi, perfetto.
Daniel Hackett 7: altra gara povera di numeri, ma ricca di sostanza, annulla chiunque gli capita e gestisce il ritmo in maniera perfetta.
Jordan Mickey 7: un’altra partita di grandi numeri e di onnipotenza offensiva, sembra di rivedere il giocatore dello Zenith.
Achille Polonara 6+: segnali di vita dal pianeta Achille, anche se il tiro continua a non entrare mostra un po’ di vivacità in più.
Bryant Dunston 6+: i numeri lo condannerebbero, ma la sua partenza in quintetto per arginare Bilan dimostra la fiducia che il coach ha nei suoi confronti. Nonostante la forma fisica è ben lungi dall’essere ottimale dà sfoggio di intelligenza e solidità.
Awudu Abass 6,5: altra partita di esuberanza e voglia, è più asciutto dello scorso anno e sembra voler spaccare il mondo ad ogni ingresso in campo, l’atteggiamento è quello che coach Banchi vuole.