Virtus Bologna in finale dove ritroverà Schio ma non è stata una partita semplice. La Reyer pur menomata nel settore lunghe è partita forte con Makurat a dare la carica ma la partita si è decisa a cavallo tra 2 e 3 quarto quando le bolognesi con un parziale terrificante hanno ribaltato la partita.
La Reyer in quel frangente ha pero la bussola, smettendo di far circolare il pallone e muovere le giocatrici facendo il gioco della difesa Virtus Bologna che ha continuamente costretto a forzature le avversarie
C’è parecchio da lavorare per Mazzon, sia per trovare i nuovi equilibri dopo gli innesti di Gorini e la perdita di Santucci ma le prospettive sono comunque molto interessanti. Senza 3/5 del quintetto base tenere testa alla favorita n.1 per lo scudetto è tanta roba.
La squadra di Vincent dal canto suo dimostra di essere forse meno talentuosa di quella dell’anno scorso ma più funzionale, con giocatrici giuste al posto giusto. E una Zandalasini che ha disputato una partita a 360°, da leader quale aspira ad essere. Se dovesse continuare così per le altre contendenti allo scudetto si farebbe dura.
LE PAGELLE
Haley Peters 5: per la new entry di quest’anno 29 minuti giocati ma deve trovare ritmo e spazio.
Francesca Pasa 6: sotto il punto di vista realizzativo non si fa sentire più di tanto ma il suo atletismo si fa sentire soprattutto in difesa questa sera.
Lauren Cox 7: mano educata e talento. Ma ci aspettiamo di più.
Beatrice Barberis 5: come ci siamo abituati negli anni passati fa la sua parte come pedina da rotazione ma non brilla.
Ivana Dojkíc 7: prova le sue penetrazioni, non sempre riescono. Realizza la tripla del sorpasso. Buono ma ci aspettiamo di più dalla giocatrice reduce dalla prima stagione in WNBA
Cecilia Zandalasini 7: talento puro, parte silenziosa ma si fa sentire con triple e giocate di classe anche se conta 5 palle perse.
Olbis André 8: MVP del match, preziosa nei pick and roll, e salva situazioni difficili. Grande difesa e grande partita ma l’ assenza di Shepard e Kuier sotto canestro ha influito parecchio.
Chiara Consolini 5: silenziosa, con tutte le caratteristiche del 3X3 con fisicità e uno contro uno che non fa mai vedere.
Beatrice Del Pero 5: nonostante Vincent coinvolga tutte le giocatrici lei non trova molto spazio. Ma ci sono aspettative su di lei.
Alessandra Orsili 5: poco sfruttata anche lei ma fa un buon lavoro come vice playmaker.
Lorela Cubaj 6: si carica sulle spalle tutto il reparto lunghe della Reyer, si fa sentire a rimbalzo con atletismo e fisicità ma Olbis stravince il confronto diretto.
Francesca Pan 6: non troppo appariscente, ma con triple al momento giusto. Mazzon la schiera nei momenti importanti.
Martina Fassina 6: un po’ in ombra e poco pimpante nonostante realizzi stoppate e triple.
Laura Meldere 5: ha spazio causa assenze ma non lo sfrutta benissimo.
Giuditta Nicolodi 5: parte in quintetto ma la sua voce si sente poco in campo, troppi errori.
Matilde Villa 7: parte in quintetto con la squadra in mano, dovuta dall’assenza di Santucci. In ombra nel primo tempo ma dal terzo quarto riesce a fare le sue giocate, finchè ne ha.
Lisa Berkani 6: si prende responsabilità con tiri e palla in mano. Tiri dalla lunga distanza che però la maggior parte delle volte sono preghiere. Deve migliorare la selezione dei tiri.
Anna Makurat 7: la ex Sassari apre l’incontro con una delle sue penetrazioni e due punti. Aggressiva e con voglia di vincere fin da subito.
Gaia Gorini 6: nonostante non realizzi predica calma e saggezza.
Camilla Poli