Oggi maciniamo un bel po’ di chilometri e, partendo dalla Capitale, la nostra locomotiva oggi raggiunge il capoluogo di provincia più a sud d’Italia, Ragusa, per poter dialogare con Lino Lardo, coach della Passalacqua Ragusa e con uno dei nuovi acquisti, Ilaria Milazzo.
Buona lettura!
COACH LINO LARDO
Con quale spirito ed ambizioni affronti la nuova stagione?
Lo spirito è quello buono. Intanto ringrazio la società che mi ha proposto di ritornare e che ha deciso di affidarmi la guida della squadra, in una stagione che per noi sarà importante. Sono molto motivato, ho molto entusiasmo e sono anche soddisfatto della squadra che abbiamo costruito. Ambizioni? È difficile sempre fare dei pronostici sugli obiettivi. Noi dobbiamo fare bene attraverso il lavoro. Dobbiamo lavorare duro e forte per ottenere dei migliori risultati.
Cosa ti porti dietro dalla stagione scorsa? Cosa non rifaresti?
È troppo facile dire che sono arrivato in corsa, in una squadra che non ho allestito io, però, in effetti, questa è la verità. Credo di avere dato una piccola svolta, soprattutto all’inizio, però la squadra era abbastanza difficile. Cosa non rifarei? Ci sono tante volte dove si sbaglia: a volte si fa bene ed a volte si fa male. Credo che al mio arrivo, supportato anche molto dalla società, abbiamo fatto anche delle buone partite, ma, un po’ per le condizioni fisiche ed un po’ per la chimica che non riuscivamo a trovare, penso che alla fine il risultato che abbiamo ottenuto sia quello che ci siamo meritati. Resta il rammarico per quella partita di coppa Italia persa al supplementare contro il Famila Wuber Schio.
Sei soddisfatto del mercato? Dicci qualcosa in più sulle giocatrici che il pubblico ancora non conosce.
Si, sono contento perché, insieme alla società, abbiamo cercato di costruire una squadra totalmente nuova, a parte Laura Juskaite che è stata con noi solo un mese l’anno scorso, cercando di trovare le persone prima ancora degli aspetti tecnici, anche se chiaramente sono importanti. Sono contento del gruppo. Anche i primi giorni di allenamento c’era una bella atmosfera. Le due americane, che abbiamo scelto, sono due ragazze a posto con delle buone qualità morali, e questo è importante. Ivana Jakubcova la seguivo già: ha giocato in Italia, al Gesam Gas Lucca, e gioca nella nazionale slovacca. Può essere una giocatrice importante in una squadra importante. Le italiane si conoscono di più, anche se ci sono stati dei ritorni: è bella la storia di Ilaria Milazzo che torna in Sicilia. La cosa più importante per il gruppo credo che ci sia già. Fondamentale adesso è trovare la chimica giusta, giocando insieme. Sono sicuro che questa squadra ci darà delle soddisfazioni.
Dato che la Passalacqua Ragusa non ha mai avuto in roster una playmaker americana, quanto può incidere Jasmine Thomas su questa squadra? E quanto tempo ci vorrà, dato che il roster è nuovo, affinché Ragusa si esprima al massimo del potenziale?
Ogni tanto ci vuole qualche novità, che ben venga. Jasmine Thomas è una giocatrice esperta che ha disputato anche l’Eurolega. Le ho parlato a lungo prima che venisse, prima che firmasse il contratto. Lei è contentissima di venire a giocare per noi. Giocherà nel ruolo di playmaker, ma potrà anche giocare insieme a Ilaria Milazzo e sicuramente la sua esperienza ci aiuterà molto. Per quanto riguarda i tempi, è vero, siamo una squadra nuova. Ci vuole del tempo e non ne abbiamo tantissimo, dato che il campionato inizierà a fine settembre. Noi stiamo lavorando duro dal punto di vista fisico e tecnico. Dipenderà da noi, dalla nostra bravura, trovare la chimica giusta. Non è facile avere tutto e subito, ma, se lavoreremo bene, arriveremo.
C’è un obiettivo minimo che, se non raggiunto, potrebbe definire la stagione deludente?
Non è che questa domanda mi piaccia tanto. Vorrei che noi iniziassimo questa stagione con ottimismo, senza pensare alla stagione precedente. Dobbiamo partire con il sorriso, con l’entusiasmo di giocare per una squadra importante e cercheremo di dare il meglio. Credo che questo campionato sia molto competitivo. Tutti parlano delle tre favorite, ma ci sono squadre come il Geas Sesto San Giovanni, la Molisana Magnolia Campobasso, la Dinamo Sassari, e Oxygen Roma che hanno allestito buonissimi roster. Sarà un bel campionato, e noi non dobbiamo porci o precluderci nessun tipo di obiettivo. Dobbiamo lavorare con entusiasmo, gioia e trasmettere dei valori. Sicuramente l’anno scorso molti tifosi non si sono divertiti molto. Quindi, il nostro obiettivo sarà quello di portare risultati, di giocare bene, di lottare sempre (poi ci sono anche le avversarie). Vogliamo partire con ottimismo e non pensare ad eventuali delusioni.
ILARIA MILAZZO
Ciao Ilaria, come hai passato quest’ estate? Cosa hai fatto di bello?
Quest’estate ho lavorato in palestra come istruttrice di sala fitness, personal trainer e ho anche tenuto un corso di avviamento allo sport per bambini. Insomma, mi sono sempre tenuta in allenamento e qualche volta durante la settimana sono anche andata al palazzetto a lavorare un po’ su tecnica e fondamentali. Ho cercato di godermi il mare nel weekend e di trascorrere il miglior tempo con le persone a me care.
Su quali aspetti del tuo gioco ti stai concentrando per migliorare?
Sulla visione di gioco, sui tempi giusti del passaggio, sul palleggio arresto e tiro, sulla lettura del pick and roll, e sul tiro in movimento nel più breve tempo possibile.
Sei tornata nella tua Sicilia. Cosa ti ha fatto decidere per il grande passo?
L’interessamento di una grande società come la Passalacqua Ragusa mi ha lusingata. È sempre stato uno dei miei obiettivi e desideri più forti quello di tornare nella mia terra e provare a dare il meglio là dove sono nata e cresciuta. La mia città non è Ragusa, ma, si sa, per noi siciliani la Sicilia è sempre ovunque casa nostra.
La nazionale: è ancora un obiettivo? Pensi che coach Lardo, ora che ti allena, possa cambiare idea e, magari, convocarti?
Sinceramente mi sto concentrando solo a fare bene qui a Ragusa e provare, partita dopo partita, a scalare sempre più la classifica. La nazionale, se mai dovesse arrivare, che ben venga! Altrimenti, va bene così. Insomma non è un mio tarlo! Giocare a pallacanestro è un privilegio, ne sono molto grata, e sono felice ogni giorno di faticare in campo per provare a dare il meglio di me.
Contro Ragusa lo scorso campionato hai realizzato 50 punti in 2 gare. Presumibilmente, quest’anno giocherai e tirerai meno. Quanto pensi possa essere difficile “ridisegnarti” in questo nuovo contesto?
Sono consapevole di avere altre responsabilità adesso, so di essere in un contesto molto ambizioso e lavorerò per mettermi al servizio della squadra, senza snaturare le mie caratteristiche.
Pensi che affrontare subito una corazzata come la Virtus Segafredo Bologna, con le squadre ancora in rodaggio, possa essere un vantaggio o uno svantaggio?
Se proprio dovessi scegliere, direi più un vantaggio. È plausibile che alla prima di campionato le grandi squadre non siano ancora al completo o siano ancora in fase di amalgama generale. Lavorare bene durante la preseason è fondamentale per arrivare più pronte delle avversarie sotto tutti gli aspetti.
Salvatore Lo Magno
edito da Fabiola Jenco