Si è conclusa domenica 20 agosto scorso la lunga ed estenuante estate dei tornei giovanili FIBA Europe ai quali le rappresentative Italbasket maschili han preso parte come ogni anno.
A differenza della solita Spagna che negli ultimi 30 anni di tornei giovanili FIBA ha ottenuto ben 50 primi posti nelle varie categorie (e, guarda caso, la Spagna domina ormai stabilmente in ambito senior nel maschile e nel femminile dimostrando che probabilmente vincere questi tornei ha una valenza!), l’Italbasket è rimasta a bocca asciutta ottenendo risultati interlocutori mancando, purtroppo, il bersaglio grosso in un solo caso per dettagli.
Italbasket U20M, 9° posto
Squadra potenzialmente interessante, ha concluso al 9° posto esattamente come l’Italbasket U20M dello scorso anno in Montenegro togliendosi almeno la soddisfazione di battere la Spagna, sebbene fosse una sorta di “Spagna 2” essendo la “Spagna 1” impegnata (e vincente…), ai FIBA World Cup U19M…
In teoria sarebbe la formazione “serbatoio” della squadra senior con alcuni elementi che potrebbero anche trovare posto fisso in qualche roster di LBA ma, senza entrare nello specifico, lasciamo questa esortazione/speranza agli staff tecnici segnalando comunque Davide Casarin e Leonardo Faggian, ben conosciuti ai più per aver già collezionato presenze e minuti in LBA; Alfredo Boglio della Ju.Vi Cremona e Luca Vincini suo compagno di club, quest’ultimo un centro che potrebbe crescere ancora e bene; infine la coppia Octavio Maretto (VL Pesaro) e Nicolò Virginio, quest’ultimo come sappiamo dalla buonissima mentalità da tiratore ma che in questo torneo ha lasciato alle stats un poco lusinghiero 26,3% dalla lunga.
Guidata da coach Alessandro Magro, votata quindi ad un gioco dipendente forse un pò troppo dal tiro pesante, l’Italbasket U20M ha comunque battuto la 2ª classificata Israele (vincente la Francia, tanto per proseguire il discorso di cui sopra sul tema “Spagna”), nel girone iniziale salvo poi perdere nello stesso contro il sorprendente Belgio (occhio al centro Thijs De Ridder) ed una Turchia a dir poco scadente.
La gara spartiacque per la classifica finale, persa vs una Serbia assolutamente alla portata, ha lasciato molto amaro in bocca salvo poi riscattarsi nei crossover vs Polonia, Islanda ed infine vs la Spagna 2 come detto prima concludendo il torneo in crescendo di condizione.
Pertanto, in particolar modo valutando le ultime gare ed avendo sì perso ma sempre senza mai cedere di schianto contro nessuna, è molto probabile che questi ragazzi avrebbero avuto bisogno di maggiore affiatamento, magari di qualche collegiale durante l’inverno perchè le gare del crossover sono state vincenti ma anche abbastanza convincenti ponderando però il peso tecnico delle avversarie.
Voto finale 6+ perchè, quando vieni eliminato agli ottavi, il 9° posto è comunque il miglior piazzamento in un torneo a 16 squadre da raggiungere rispetto alle altre squadre eliminate giocando, a tratti, anche del buon basket. Ma l’U20M è stata, nel 2013, l’ultima selezione Azzurra a vincere il torneo e ci piacerebbe tornasse a competere per i posti più importanti, sempre, augurandoci comunque un maggior tasso medio di atletismo l’anno prossimo, dote indispensabile per prevalere nel basket di oggi.
Italbasket U18M, 9° posto
Manco a farlo apposta, anche l’Italbasket U18M ha chiuso al 9° posto battendo di netto la Croazia ma, a differenza degli U20M, questa volta regredendo dal 6° posto conquistato in Turchia lo scorso anno.
Lasciata alle cure ed al “credo” di un coach di lungo corso federale come coach Andrea Capobianco, l’Italbasket U18M di scena in Serbia (vincitrice in finale vs la…Spagna…), ha fatto vedere molte cose buone cestisticamente parlando mettendo in più, nella sua “tavola degli elementi” rispetto ai più grandi dell’U20M, una dose maggiore di atletismo e dinamicità fisica.
Così le sue gare sono state spettacolari, anche avvincenti a volte ma forse troppo da run&gun senza eseguire molto eventuali schemi con maniacalità e questa carenza, alla fine, è stata salatamente pagata specie nel match chiave degli ottavi, perso contro la Slovenia, con gli slavi a piazzare ad inizio quarto periodo un 5/5 da tre che ha stroncato brutalmente l’equilibrio in campo fino a quel momento: senza un canovaccio da eseguire, l’Italbasket U18M è andata in tilt ed addio sogni di gloria.
Il rammarico è stato comunque elevato considerando poi che la Slovenia si sia classificata all’8° posto, avversario che l’U18M avrebbe evitato qualora avesse battuto la Grecia all’esordio, match durato molto a causa di un infortunio all’Azzurro Stefano Conte (al capo, per fortuna non grave), e della pioggia sul parquet (…), eppoi alla Spagna del futuro neo-crack Aday Mara, due gare nelle quali la terna arbitrale ha avuto un discreto peso non favorendo, diciamo, l’Italbasket.
Impegnata quindi anche lei nel crossover, l’U18M si è poi riscattata prima vs la Polonia (Azzurri bestia nera per loro…), e dopo vs la Lituania vincendo al supplementare rimontando entrambe le gare e dimostrando così grinta e carattere da vendere. La Croazia, nella finale per il 9° posto, è stata demolita e questo non ha fatto altro che accrescere il rammarico per la sconfitta vs la Slovenia che avrebbe spalancato le porte, se non al podio, almeno ad una classifica più gratificante.
Quindi un 9° posto finale non esaltante ma ben diverso rispetto all’U20M perchè Francesco Ferrari (20 p.ti/gara e 9,3 rimbalzi/gara), Dame Sarr e David Torresani hanno lasciato più che una buona impressione (quest’ultimo aggregato al Treviso Basket pochi giorni fa), come anche Leonardo Marangon, lo zompante Renè D’Amelio ed un Gabriel Pozzato che ha ricordato, nelle movenze fisico-atletiche, Gabriele Procida.
Voto finale 6,5 con un 9° posto che è sempre un piazzamento poco consono alla storia di questa categoria ma, come evidenziato, scaturito da un percorso diverso rispetto all’U20M con, anche quì, la sensazione che la squadra abbia migliorato prestazioni e performance gara dopo gara.
Italbasket U16M, 2° posto
E’ stata la bella soddisfazione dell’estate Azzurra al maschile in Macedonia del Nord. Una squadra veramente quadrata, solida, messa su da coach Giuseppe Mangone in maniera esemplare nel corso della stagione andando in campo a dicembre ’22 in un torneo e mettendo in piedi un collegiale in primavera.
Abbiamo già evidenziato come questa prassi sia stata sicuramente un qualcosa che ha facilitato la conoscenza dei ragazzi mettendo l’Italbasket U16M nelle migliori condizioni possibili.
Sconfitta in finale dalla solita, monotona Spagna, proprio vs gli iberici gli Azzurri hanno toccato con mano cosa possa significare avere alle spalle un ambiente che flirta con le vittorie appunto da 30 anni a questi livelli.
Una finale giocata insolitamente di rincorsa nel torneo dopo aver in media stracciato gli avversari e persa nel finale, quando cioè la Spagna si è poggiata su scelte offensive corrette ma soprattutto giocando su Guillermo Del Pino, ragazzo dal talento cristallino che ha segnato quasi da solo i punti che hanno deciso il match chiudendo da MVP della manifestazione.
Un argento internazionale al maschile che mancava dal 2017, l’argento degli U19M ai Mondiali e che però adesso pone obiettivi molto stimolanti a questo gruppo. Sì, perchè l’anno prossimo disputeranno a loro volta i Mondiali U17M in Turchia (a proposito, a quando in Italia una manifestazione del genere?), avendo battuto in semifinale la Francia impressionando in diversi elementi.
Da Maikcol Perez ad Adrian Mathis, altro figlio d’arte del ns basket a Diego Garavaglia ad Achille Lonati; da Matteo Accorsi a Jason Nistrio fino a Pablo Abreu, Giovanni Granai e Patrick Hassan tralasciando che forse qualcuno che è rimasto a casa il prossimo anno potrà rientrare nel gruppo.
Conclusioni…
Quest’estate Azzurra al maschile ha dato così importanti indicazioni. Prima di tutto che, scendendo d’eta nel nostro tanto bistrattato e maltratto movimento ci sono delle belle speranze sulle quali poter costruire un degno ricambio generazionale.
Forse sarà prematuro fare questi discorsi ma, visto che ormai la FIP ha abolito il reclutamento ed il controllo delle nuove leve attraverso i concentramenti interzonali, regionali ed infine nazionali (in Spagna esistono ancora anzi, mi sa che li han copiati da Noi…), quanto abbiamo visto in campo è quantomeno confortante.
Non vincente, purtroppo no ma considerando che la gestione di queste squadre nazionali è ormai concepita con tanta volontà e lasciato all’entusiasmo dei tesserati, difficile fare più di così. Aspettiamo con trepidazione un cambio di rotta perchè di ragazzi e ragazze che giocano a basket in Italia ce ne sono, basterebbe aiutarli a crescere come fino a qualche decennio fa…
Fabrizio Noto/FRED
@fabernoto