Si avvicina, finalmente, a grandi passi, l’attesissima semifinale playoff: Unieuro Forlì – APU Udine con gli occhi di coach Gabriele Grazzini, assistente di coach Finetti sulla panchina friulana.
Gabriele Grazzini, classe ’83, 20 anni di A2, qual è l’esperienza più significativa vissuta in carriera?
“Difficile scegliere. Sicuramente il punto più alto è stata la vittoria della Coppa Italia con Veroli, insieme a Cancellieri e giocatori come Kyle Hines, e la promozione sfiorata. Mi ha poi riempito d’orgoglio la recente esperienza in Austria, da Italiano, al Flyers Wels, dove mi occupavo di attacco e la squadra chiuse la Bundesliga come secondo migliore attacco. Anche l’anno scorso a Piacenza, con budget ridotto, abbiamo costretto Scafati a gara 5 in semifinale.”
Veniamo al presente, siete reduci da una serie di quarti di finale da 5 sold-out contro Cividale.
“Un derby è sempre un derby. Qui in Friuli il derby è giovane ma già molto acceso. Fa specie vedere al palazzetto tifarsi contro gente praticamente della stessa città. In campo, poi, sono volati colpi proibiti. Cividale aveva un gruppo consolidato cui hanno addizionato gli stranieri. Noi abbiamo iniziato a lavorare sui concetti portati ai playoff solamente a gennaio e non è semplice dare un senso tecnico alle grandissime individualità di cui disponiamo.”
La presidenza non bada a spese, individualità non banali. Come ci si trova a gestirle?
“Bene. Sono tutti ottimi professionisti con i quali c’è grande dialogo. Personalmente, occupandomi delle traduzioni, mi prendo cura più degli stranieri. Terry ha portato grande atletismo ed energia. Molto bene anche Briscoe, che ha grandi doti dentro e fuori dal campo, anche se non è stata una stagione semplice. Ma ha fatto molto bene nella serie.”
Come arriva Udine in Semifinale?
“Sinceramente credo che Udine abbia un prezioso tesoretto di potenziale ancora da esprimere. Le altre squadre hanno tutte un percorso ben tracciato e una loro identità distintiva. Noi stiamo crescendo e completando assetti in corsa, partita dopo partita. Più giochiamo, più cresciamo. Durante i playoff questo è sicuramente un vantaggio. Chiaramente c’è anche il rovescio della medaglia: le avversarie hanno maggiori certezze, ma noi possiamo fare ancora di più.”
Cosa ci dice dell’Unieuro Forlì?
“Forlì ricade tra quelle formazioni che sono arrivate ai playoff con una ottima identità squadra. Non ha fatto mercato proprio in virtù di questo.”
Un suo giudizio, nello specifico, su un giovincello, classe ’83, non lei, ovviamente, ma Daniele Cinciarini.
“Lo conosco anche personalmente. Banale dire che si tratti di un califfo per la categoria. Finché ne avrà, sarà sempre un giocatore che meriterà attenzioni. Forte, esperto e soprattutto capace di metterti fuori dalla partita con il suo gioco vivace. Dovremo preparare la partita anche su di lui.”
E poi c’è Nathan Adrian, MVP straniero di lega.
“Eh, sì…Giocatore duttile e quando si accende trascina la squadra. Può farti male sia da 4 che da 5 tattico. Quando conta, lui c’è sempre e rende la squadra veramente completa, senza lasciarla dipendere dalla serata di vena degli esterni.”
Chi va in finale nel tabellone oro?
“La più forte, quella che saprà mostrare maggiore solidità mentale e saprà adattarsi meglio partita dopo partita. Finale non scontata per nessuno, nemmeno per la Vanoli Cremona contro la Fortitudo. Non mi stupirei se le due semifinali andassero entrambe a gara 5.”
In carriera ha avuto anche trascorsi forlivesi, da viceallenatore di Giampaolo Di Lorenzo ai Tigers Forlì, in serie B, come vivrà questa serie?
“Da ex “cittadino” forlivese sono contento di partecipare a questo primo evento di sport dopo quanto successo. Mi auguro con tutto il cuore che siano 2, se non 3 partite spettacolari alla Unieuro Arena. Partite tiratissime, che possano offrire un po’ di emozioni positive, a chi ha vissuto e sta vivendo momenti terribili.”
Intanto, la società di viale Corridoni ha reso noto che, grazie alle autorità e al coordinamento della Protezione Civile, la serie di semifinale playoff si disputerà alla Unieuro Arena, consigliando ai tifosi di giungere in via Punta di ferro con il minor numero di mezzi possibili. Il parcheggio antistante, infatti, è interamente occupato delle auto danneggiate dalla alluvione. L’incasso di gara 1 sarà devoluto in beneficienza per le famiglie pesantemente colpite dal recente evento calamitoso.
Frambo