Brindisi, 19 maggio 2023 – Una #Gara3 fuori dal comune, almeno all’inizio, è andata in onda al PalaPentassuglia questa sera, dove Brindisi ha provato a reggere fin quanto ha potuto, per poi arrendersi nel finale, ma con l’onore delle armi.
Dicevamo di gara strana ed in effetti il primo tempo giocato dalle due squadre, più che una partita di Playoff, sembrava uno scrimmage di preparazione al campionato. Le due squadre si sono espresse in un corri e tira molto divertente ma onestamente incomprensibile, almeno da parte bolognese ed in questa situazione chi si è esaltata è stata la squadra salentina che, senza lo squalificato Perkins, espulso in #Gara2, ha sfruttato le doti da frombolieri di Harrison e di uno scatenato Reed, però, nonostante la gara quasi perfetta al tiro i biancoblu di casa chiudevano il primo tempo in vantaggio di soli 4 punti.
Il riposo negli spogliatoi deve aver fatto smaltire i postumi di una evidente libagione effettuata nel pomeriggio allo staff bianconero che, al rientro in campo, schierava un quintetto normale, con almeno un playmaker in campo e finalmente cominciava a giocare la partita che doveva impostare fin dall’inizio, controllando il ritmo e sfruttando l’evidente supremazia sotto le plance, e, come d’incanto, la Segafredo trovava ritmo e d’inerzia scavava un solco di una dozzina di punti per controllare la partita, in teoria…
Il grande carattere di Brindisi ha provato, un’altra volta, a buttare il cuore oltre l’ostacolo rimontando punto su punto, approfittando delle amnesie, di squadra e panchina avversarie tanto da arrivare ad avere i tiri liberi del pareggio a 13″ dalla fine, a causa di un fallo sciagurato di un irriconoscibile Alessandro Pajola, ma il 2/3 di Ky Bowman spegneva le speranze di una clamorosa rimonta e la sua susseguente palla persa mettevano decisamente la parola fine alla gara insieme al fallaccio antisportivo di Burnell su Hackett.
Happy Casa Brindisi, oggettivamente più di così non poteva fare. Ha provato a sfruttare le sue armi ma non è bastato, ha sicuramente la coscienza pulita dando fondo a tutte le sue energie. Un bel modo per dare l’addio al proprio pubblico dopo una stagione finita in crescendo.
In casa bolognese bisognerà fare un bel bagno di umiltà. Non si può affrontare una #Gara3 di play off facendo esperimenti, non si può rischiare di allungare una serie quando la partita doveva essere chiusa nel primo tempo.
Tutto è bene quel che finisce bene, diceva il saggio, ma questi giorni di riposo prima della serie di semifinale dovranno servire a recuperare la forma di un Pajola in evidente crisi, mentre non potranno che essere un toccasana per un Teodosic da luci ed ombre, ma quanto sono belle le sue luci…
Highlights
Spogliatoi
Fabio Corbani
“Spiace moltissimo per la cornice pubblico davvero meravigliosa. La squadra ha avuto un energia incredibile dal punto di vista difensivo e offensivo, avevamo timore di subire dentro l’area ma non è stato così. I ragazzi sono riusciti a rendere i mismatch non così pericolosi. Abbiamo avuto grande qualità nel primo tempo segnando canestri dall’alto tasso di difficoltà, poi l’energia è venuta a mancare nel terzo quarto ma siamo stati ancora più bravi a recuperarla. Teodosic e Belinelli hanno dimostrato tutte le qualità da campioni realizzando canestri importanti in diversi fasi della partita. Sono e siamo tutti orgogliosi di questi ragazzi“.
Sergio Scariolo
“Ovviamente soddisfazione per aver vinto una partita molto difficile, nella quale i nostri avversari hanno fatto veramente di tutto fino alla fine per vincere, e ci sono andati vicini, spinti da un grande pubblico che è stato un fattore importante in campo. Da parte nostra c’è voluto un grande terzo quarto nel quale abbiamo veramente fatto tutte le cose che dovevamo fare, sia in attacco che in difesa, sicuramente il primo tempo difensivamente non è stato eccellente e poi abbiamo commesso negli ultimi 3’/4′ del quarto quarto qualche errore veramente banale che ha tenuto la partita viva quando avevamo tutte le possibilità per chiuderla con sicurezza, quando eravamo su quegli otto, nove punti di margine sui quali si era assestato il punteggio.
Comunque ripeto che non è per niente facile chiudere una serie 3 a 0 contro un avversario con delle qualità che ci possono mettere in difficoltà, soprattutto nella velocità e nella capacità di tiro dei loro piccoli. Non abbiamo approfittato della superiorità fisica che possiamo avere e sfruttare come avremmo dovuto o con continuità. Ma ripeto è l’unica serie che si è conclusa dopo tre partite, dobbiamo essere soddisfatti ma sapere che ci sono ancora cose su cui dobbiamo crescere e migliorare se vogliamo passare il prossimo turno.
Dobbiamo lavorare più o meno sulle stesse cose, quando siamo concentrati le facciamo, quando lo siamo un po’ meno non le facciamo, a cominciare dalla circolazione di palla, la capacità di trovare con altruismo il giocatore meglio piazzato in attacco, l’intensità dei cinque giocatori in campo, quanto meno dei quattro giocatori in difesa e con continuità, d’altro canto quando non siamo lì con questo senso d’urgenza, con l’aggressività e concentrazione, la palla si muove un pochino meno e qualche buco difensivo lo lasciamo.
Diciamo allungare la concentrazione e la presenza mentale a tutti i giocatori che scendono in campo e per tutti e 40′. Ogni partita, ogni serie ha una storia diversa, poi dipende dall’avversario che mette il ritmo della partita molto in alto e noi onestamente siamo una squadra a cui piace correre. La questione è che dobbiamo essere più bravi, come abbiamo fatto nella prima partita, a contenere meglio la loro transizione e a far si che i tiri siano con una posizione più forte.
Non è la questione di correre avanti e indietro, bisogna correre indietro e difendere, lì si sicuramente, contro una squadra così veloce, così perimetrale, per assurdo più perimetrale e veloce oggi, rispetto al solito, non è facile, lo riconosco, lo so benissimo, però non è facile vincere un turno di playoff, non è facile vincere 3 a 0, poi non sarà facile sicuramente vincere una semifinale. Bisogna attrezzarci, motivarci e prepararci per fare le cose difficili.”
Happy Casa Brindisi vs Virtus Segafredo Bologna 95-100
Parziali: 30-24; 23-25; 18-33; 24-18
Pagelle
Jason Burnell 5,5: prova a tenere botta contro i pari ruolo avversari, l’energia la mette sempre, ma la lucidità spesso manca, male il fallaccio finale su Hackett.
Marcquise Reed 9: mostruoso, inizia in maniera fantastica, si calma nel terzo quarto e riesplode nel quarto. Fa tutto quello che è nelle possibilità per tenere Brindisi nei play off, ma non basta.
Pietro Basta: n.e.
Ky Bowman 5,5: assente nel primo tempo, sale di colpi nella ripresa, ma gli errori nel finale e le 5 palle perse ne condizionano il voto.
D’Angelo Harrison 7,5: dà tutto quello che ha, spara abbastanza a salve dalla distanza, ma si procura ben 12 tiri liberi, leader vero.
Niccolò Malaventura n.e.
Doron Lamb 6: non appariscente, ma abbastanza presente per tutta la gara.
Bruno Mascolo 5,5: finchè si corre non fa danni, quando deve ragionare mostra i suoi limiti, fa la cosa migliore delle sua gara prendendo uno sfondamento da Ojeleye nel finale.
Dino Bocevski n.e.
Andrea Mezzanotte 6: niente di che, ma giocare centro non fa proprio per lui, unico squillo la bomba allo scadere del terzo quarto.
Joonas Riismaa 5: otto minuti di nulla.
Jordan Bayehe 6+: è l’unico baluardo contro i centri avversari, fa quello che può.
Nico Mannion n.e.
Marco Belinelli 7,5: è diventato la prima punta bianconera, se gli lasci spazio ti punisce, esiziale.
Alessandro Pajola 4: sembra regredire dopo ogni partita, è sempre in ritardo di mezzo secondo su ogni chiusura e compie una sciocchezza nel finale che potrebbe costare la partita.
Mouhammadou Jaiteh 6,5: 10 punti in quattordici minuti, dimenticato in panchina per quasi tutto il secondo tempo, mah…
Tornike Shengelia 7,5: altra partitona, se gli lascia un pò di campo ti punisce sempre, ogni tanto ferma un po’ troppo la palla, ma lo si perdona volentieri.
Daniel Hackett 5: brutta partita, non è centrato, sbaglia molto, troppo, perde tre palloni e nel finale non riesce a chiudere su nessuno.
Jordan Mickey 7+: sfrutta gli spazi a sua disposizione, giganteggia contro oggettivamente quasi nessuno, ma lo fa bene.
Gora Camara n.e.
Semi Ojeleye 5,5: inizia in sordina, mostra qualche sprazzo, ma nel finale pare troppo svagato e distratto, malino.
Milos Teodosic 6,5: nel primo tempo fa il realizzatore, nel secondo tempo illumina il parquet, sta pian pianino recuperando la forma.
Awudu Abass 5: anonimo e un po’ lento in difesa, non proposto nella ripresa.
Isaia Cordinier 7,5: altra partita di intensità e garra, corre, penetra, raddoppia, schiaccia, potrebbe proprio essere l’arma in più per la post season bianconera.
tromba