Dopo la netta debacle in gara1 è già tempo di rivincita per Geas che, sempre senza l’ex Begic operata al piede in settimana, sul proprio campo tenterà di evitare la fine della propria stagione contro una Virtus anch’essa senza una giocatrice, Cinili, dal peso specifico però ben diverso rispetto alla pivot croata.
Non ci riuscirà pur giocando una partita più che discreta perché la Virtus ha un roster troppo più lungo e le sue punte di diamante, se in serata, non sono fermabili da chicchessia.
E in questa occasione non solo Laksa e Zandalasini e Parker hanno giocato da par loro, ma anche le comprimarie hanno dato una bella mano. Pasa ad esempio, ha brillato nonostante la limitazione della maschera al viso, ma un mattone alla causa lo hanno portato tutte.
Ora la Virtus attenderà l’avversaria della finale dallo scontro Schio – Reyer. In entrambi i casi le bolognesi partiranno da favorite, per motivi diversi. A mio parere le prababilità di festeggiare il primo scudetto sono alte, perché Schio pare proprio non averne più (ed è senza Ndour) mentre la Reyer non pare avere l’esperienza necessaria per poter vincere una serie contro le V nere.
Geas invece esce dai playoff a testa alta. Non solo e non tanto per le semifinali raggiunte ma anche per il come: i quarti contro Sassari sono stati stupendi e speriamo che abbiano fatto innamorare qualche appassionato di basket avvicinatosi da poco alla femminile.
Comunque, sia nei quarti che anche in semifinale finché ci sono state le energie, la qualità del gioco espresso in relazione alle assenze mi fanno dire che la squadra di Zanotti ha dimostrato di non essere così distante nemmeno da una delle top 3 della LBF.
Pensando al futuro infatti, se consideriamo il ritorno di Gwathmey al posto di Holmes, quello (forse) di Begic e magari l’innesto della seconda comunitaria per allungare il roster ecco che le rossonere si propongono già da ora come la candidata più forte per confermare il 4 posto.
Ma di questo è presto per parlarne, abbiamo tutta l’estate davanti, e a breve arriverà il nostro post sul mercato LBF dove potrete tenere d’occhio i movimenti e leggere tutti i rumors…..
IL TABELLINO: Geas Sesto San Giovanni – Virtus Bologna 67 – 75
LE PAGELLE
Dojkic 6: offensivamente non ripete la grande prova di gara1 ma comunque importante. In difesa invece fa scintille il suo duello a tratti con Gorini
Laksa 7,5: la solita macchina da canestri. Stavolta più dalla media, in avvicinamento e in penetrazione che da lontano. Cambia poco, è lei il giustiziere di Geas
Zandalasini 7,5: fa capire a Panzera che di pagnotte per arrivare al suo livello ne deve mangiare ancora molte. E glielo fa capire in un modo inusuale per la star di una squadra, cioè difendendo alla morte e non lasciando mai 1 cm libero alla giovane avversaria e compagna in Nazionale. E non è finita qua, perché poi in attacco è chirurgica: punti quando la squadra ne ha più bisogno con i suoi tiri ad alto coefficiente di difficoltà
Rupert 5: scende in campo con un approccio soft, e Moore ne approfitta alla grande. Poi mentre stava mettendosi in moto prende un colpo al ginocchio e per precauzione non rientra più
Del Pero 6: messa in campo per alzare la pressione difensiva, in attacco fa la sponda con diligenza
Barberis 6: anche lei come Del Pero messa in campo per difendere, gioca da ala forte e battaglia con Trucco in post basso riuscendo a non subire la maggior altezza della rivale
Parker 6,5: avere un uomo d’area come lei è un lusso che praticamente nessuna può permettersi in serie A. Spesso trasforma in due punti le ricezioni a centro area, e quando sbaglia lo fa praticamente da sola. In finale la sua importanza nell’economia del gioco bianconero aumenterà parecchio
Andrè 6: primo tempo anonimo, poi si sveglia e gioca da par suo: difese, stoppata, rimbalzi e qualche bel canestro in allungamento e a rimbalzo offensivo.
DOTTO C. 6: non gioca tantissimo, alterna il suo tiro dalla media con delle penetrazioni al ferro. Avrebbe dovuto usare solo le prime, con la batteria di lunghe virtussine una come lei non può mai tirare da sotto con alte percentuali.
GORINI 7: partita manifesto di Gaia. Si è vista tutta la sua grinta e voglia di vincere, tutta la competitività che c’è in lei quando viene sfidata a duello personale. Dal punto di vista tecnico, mostra a tutti come si gioca un pick and roll e come si fa un bel palleggio arresto e tiro. Ieri mi ha ricordato tantissimo il miglior Micov.
HOLMES 5,5: va a strappi, come è stato in tutta la stagione. Peccato per l’1/7 da tre, almeno 5 errori son stati tiri apertissimi e con 3-4 canestri avremmo assistito forse ad un altra partita.
PANZERA 5: Zanda le si appiccica addosso e non se l’è scrollata più di dosso. 1/8 al tiro che condanna Geas alla sconfitta ma ricordiamoci sempre che sta giocando sul dolore con questa spalla malandata.
TRUCCO 5: per buona parte della gara mancano i suoi punti, sia per sue rinunce non giustificate ma anche per merito della difesa Virtus che aveva messo il circoletto rosso sui suoi pick and pop. Fa fatica a far pagare i mismatch sotto canestro ed è lì che deve migliorare, lo scriviamo per l’ennesima volta. Anche se a godere di questi miglioramenti temo non sarà più Geas…..
MOORE 8: un totem. Gioca un primo tempo da antologia, sciorinando tutto il suo bagaglio tecnico, che è notevole. Poi finisce la benzina ma si conferma una delle lunghe migliori del campionato.
BESTAGNO 6: è in campo nel tentativo di rimonta finale dove si vede bene che quando il ritmo si alza, sia in difesa che in attacco, lei torna ad essere un fattore.
ARTURI 6: anche lei in campo nel finale con tutta la sua esperienza e la sua grinta da 20enne. Speriamo non sia stata l’ultima sua partita….
TAVA: sv
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Cristiano Garbin
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