Riga (Lettonia), 29 Marzo 2023 – All’Arena Riga della capitale lettone, l’Umana Reyer Venezia subisce la nona sconfitta in 7Days EuroCup perdendo contro gli ucraini del Prometey Slobozhanske, 93-76 il finale.
E’ un ko, dopo quello contro Badalona, che costa di fatto il fattore campo alla Reyer Venezia (9-9 di record finale in Regular Season) e che quindi, in attesa degli altri risultati di serata, finirà quinta o sesta in classifica del Girone A, mentre il Prometey con l’11ma vittoria di fila nella competizione conquista il 1° posto del Girone con record 14-4 e ai Playoff se la giocherà contro Amburgo.
Con molti dei suoi giocatori che hanno offerto una prestazione pessima (da Willis a Moraschini, da Bramos a Watt), Venezia non ci ha capito nulla del match nel primo quarto subendo la voglia e la grande aggressività della squadra ucraina.
Causa anche 17 palle perse, una Reyer che ha mostrato una prova molle e troppo rinunciataria se non nel 2° quarto rimontando dal -15 al -3, ma che poi è sprofondata e non ha saputo arginare gli avversari.
CRONACA
Buona partenza di Venezia, 2-4 dopo 1′ con Bramos e Willis, il Prometey risponde però con un 7-0 firmato Agada e Tkachenko, 9-4 dopo 2’45” e time-out Spahija. La Reyer subisce il grande talento offensivo della formazione ucraina, difensivamente concede spazi enormi al Prometey che vola sul +15 di fine primo quarto con Venezia che perde 6 palloni e non mostra energia per pareggiare quella ucraina, è 33-14 dopo i primi 10′.
Secondo quarto, Brooks e Ray danno una piccola scossa all’Umana che si porta sul -11 (33-22 dopo 12′); il secondo quintetto di Venezia mostra miglior voglia e riesce a tenere gli avversari, Tessitori piazza la tripla del -10 (35-25 al 23′), ma Agada riporta 14 lunghezze di vantaggio per il Prometey, 39-25 dopo 15′ e nuovo time-out Spahija. L’Umana Reyer reagisce al minuto e con Brooks e Granger torna sotto la doppia cifra di margine, è 40-32 al 16′, time-out Ginzburg. Continua la rincorsa oro-granata, Granger e Tessitori prendono per mano la Reyer conducendola al break positivo che riduce ulteriormente il passivo, è -3 all’intervallo lungo, 46-43.
Secondo tempo del match, Tessitori e Granger tengono Venezia a contatto tra i 5 e i 3 punti di distacco, ma il Prometey con alte percentuali dall’arco ritorna a scavare il solco con Stephens e Clavell, è 63-54 al 25′, time-out Spahija. Il team ucraino ri-scappa nuovamente con Stephens e Sydorov, Watt prova a metterci una pezza ma il 2+1 di Clavell chiude sul 74-61 il terzo quarto in favore dei padroni di casa.
Ultimo quarto: il Prometey vola sul +18 con Clavell e Lukashov, è 81-63 a 6’35” dalla fine, ma Venezia riprova a ritornare sotto con Tessitori e Parks, 83-71 a 4’02”, time-out Ginzburg. Clavell con la tripla dà un’altra sterzata per gli ucraini (86-72 a 3’38” dal termine) che conservano il vantaggio fino al termine “sfiorando” i 20 punti di vantaggio finali. 93-76 alla sirena finale.
Prometey Slobozhanske vs Umana Reyer Venezia 93-76
Parziali: 33-18; 13-25; 28-18; 19-15.
Progressione: 33-18; 46-43; 74-61; 93-76.
PAGELLE
Marco Spissu NE
Amedeo Tessitori 6,5: voglia di fare e tanto agonismo, 17 punti in 21′. Lui dimostra di giocarsi la partita e fare molto bene sotto-canestro per quanto concerne l’aspetto offensivo e di intensità. Peccato che molti compagni non lo seguano per nulla.
Jordan Parks 4,5: piccola folata di 5 punti consecutivi nel 1° quarto, ma non mostra abbastanza energia e costrutto subendo l’intensità del Prometey sbattendo sugli ucraini. Esce per falli subendo enormemente Clavell, commette penalità offensive sbagliando tanto e troppo.
Kendrick Ray 5,5: è questo il suo livello, ex Igokea e già nuovo giocatore dei neozelandesi del Canterbury Rams. Non c’è molto da dire sulla sua partita, una schiacciata in contropiede e qualcosa di buono comunque lo fa.
Michael Bramos 4,5: inizio pessimo per il capitano tra le due metà campo, subisce troppo e non dimostra nulla per cambiare le sorti del match. Match assolutamente negativo.
Riccardo Moraschini 4: sfiduciato e pessima prestazione, non entra mai in partita, subisce troppo gli avversari.
Andrea De Nicolao 4,5: rincorre gli avversari, 14′ senza sostanza e aiuto decente sulle due metà-campo.
Jayson Granger 6: partita di up&down in linea con la partita complessiva di squadra. 4 palle perse in mezzo a qualche intramezzo di regia, 18 di valutazione sufficiente con buon attacco, in difesa però è la solita solfa…
Matteo Chillo NE
Jeff Brooks 6: altro che Willis! Gioca un match sufficiente mostrando qualcosa in più. Almeno come Granger e Tessitori dimostra di sbattersi.
Derek Willis 3,5: pessimo avvio di errori e valutazioni, Tkachenko e Stephens se lo mangiano all’inizio, poi non ci azzecca nulla sui cambi difensivi. Vaga per il campo sbandando e non capendoci nulla, quando è in campo Venezia subisce troppo. La peggior partita stagionale, senza voglia, senza intento, inconsistente.
Mitchell Watt 4: due falli spesi in un amen nel primo quarto fanno capire che non è proprio serata. Alcune buone soluzioni le trova, ma tra una non voglia di giocarsela e una non difesa sui pari-ruolo, è una non partita per Mitch. E’ in modalità “non ho più niente da dimostrare a Venezia”.
Post-partita
Neven Spahija
“Prima di tutto mi devo complimentare con Prometey per la meravigliosa pallacanestro che gli ha permesso di vincere la partita. È impressionante il basket che giocano e si capisce perché hanno perso solo una manciata di partite quest’anno. Bisogna dare loro merito per tutto ciò che hanno fatto in questa stagione, gli auguro il meglio per il futuro.
Parlando di noi, abbiamo avuto tanti problemi a causa della loro aggressività. Torneremo a casa e guarderemo i filmati per capire come abbiamo accumulato così tante palle perse, abbiamo dato a loro un vantaggio troppo grande.
Nel secondo quarto abbiamo giocato con un quintetto più piccolo, andando poi fino alla fine con due playmaker perché per noi è stato davvero difficile rispondere alla loro aggressività. Abbiamo perso 17 palloni e praticamente tutti hanno prodotto canestri per Prometey: un vantaggio troppo grande per una grande squadra come quella ucraina”.