La Germani cade in Turchia contro il Bursaspor, solo 48 ore dopo la grande impresa in campionato contro l’Olimpia Milano: Brescia lascia a riposo Cobbins, Gabriel e Nikolic in vista dell’importante scontro salvezza contro Napoli e non mette in campo un’energia sufficiente per stare in partita nel corso dei 40 minuti, cedendo infine per 86-76.
E’ stata una Germani troppo permissiva in difesa e imprecisa in attacco, dove la palla si è mossa troppo poco a tratti, nonostante il dato finale di 18 assist: gli esperimenti obbligati nelle rotazioni producono effetti positivi solo parzialmente, con Troy Caupain ancora lontano dalla forma ideale, Nicola Akele molto negativo e alcuni elementi del roster apparsi stanchi. Il parziale di 52-35 dei due quarti centrali gira la partita e la consegna a Bursaspor.
Brescia chiude dunque la sua campagna europea in stagione regolare con un record di 8-10 (che potrebbe fruttarle un ottavo di finale contro l’Hapoel, in attesa dei risultati di domani) e una prestazione molto sottotono: in ogni caso la sconfitta è tutt’altro che ingiustificabile, dato il grande dispendio di energia contro l’Olimpia e le assenze patite dalla Germani.
Forse ci si poteva aspettare un po’ di più di “verve” da alcuni giocatori che normalmente vedono meno il campo e potevano sfruttare questa occasione per prendere ritmo: Massinburg e Laquintana lo hanno fatto, altri molto meno. Con i presupposti precedenti, la serata ispirata di Needham, Clemmos e Bitim (58 punti in tre) e il 25/60 dal campo della Leonessa, la sconfitta in terra turca ci sta e può essere indolore: a patto di resettare tutto e ripartire con la giusta energia nella fondamentale partita di Napoli.
Il settimo posto è comunque salvo (per perderlo sarebbe stato necessario perdere di 37 punti), mentre la possibilità di raggiungere la sesta piazza è legata al risultato di Lubiana-Bourg en Bresse: in caso di sconfitta dei francesi, la Leonessa chiuderebbe sesta, con un record di 8 vittorie e 10 sconfitte. Di seguito il racconto della partita.
La cronaca
Non era neanche iniziata male la serata di Brescia, con un primo quarto tutto sommato ben interpretato e favorito anche dagli errori dei padroni di casa (5/15 al tiro): dopo il 16-19 del 10′, però, ecco che la differenza di energia messa in campo tra le due squadre e i problemi di falli di Brescia iniziano a farsi sentire (Akele, Massinburg e Moss sono già a 3 penalità all’intervallo). Sotto canestro solo Odiase si fa sentire, con la Germani che fatica in attacco e concede troppi vantaggi e troppi tiri liberi in difesa: al 20′ il punteggio gira dalla parte di Bursaspor per 40-30.
L’inizio di terzo quarto sancisce, di fatto, lo sfumare delle speranze biancoazzurre: Bursaspor prende fiducia da 3 punti, con Needham e Bitim incontenibili, e Brescia subisce un parziale di 17-6. La Germani muove poco il pallone e sprofonda a -21 (57-36 al 26′): si teme addirittura per lo scontro diretto, con il +36 dell’andata che, a vedere l’atteggiamento di Brescia, non sembrerebbe neanche così impossibile da ribaltare… ma le fiammate di orgoglio di Massinburg e Laquintana mantengono lo scarto entro i 20 punti. Il tentativo di rimonta sul -12 (66-52 al 29′) viene contenuto dalle triple dei turchi, con il quarto quarto che viene tenuto sotto controllo da parte della formazione di casa fino all’86-76 finale.
Frutti Extra Bursaspor 86 – Germani Brescia 76
Parziali: 16-19; 24-11; 28-24; 18-22
Progressione: 16-19; 40-30; 68-54
Le pagelle
Germani Brescia
Kenny Gabriel NE
CJ Massinburg 7,5: l’ex Limoges mette in campo tanto orgoglio e chiude con ben 25 punti e 27 di PIR. Nel primo tempo aveva incantato con un paio di canestri ma era stato molto ingenuo, spendendo 3 falli in due quarti e regalando troppi liberi: nella seconda metà della gara è salito in cattedra per evitare a Brescia un passivo pesante.
Amedeo Della Valle 5,5: dopo le fatiche con l’Olimpia Milano, l’ex Reggio Emilia è spento e viene tenuto in campo da Magro solo per 15 minuti. Giustamente, aggiungeremmo. 2 punti, 3 assist e 1 rubata.
Troy Caupain 5,5: quarta partita dopo l’infortunio (terza in Eurocup), ma la ruggine da togliere è ancora tanta. Rallenta molto il gioco, fatica a trovare i compagni: la settimana di “pausa europea” sarà utile.
John Petrucelli 6: discorso simile a quello fatto per Massinburg. Nel terzo quarto si prova a caricarsi la squadra sulle spalle in attacco e segna in totale 15 punti nella partita: anche lui accusa un po’ di stanchezza e non è brillante come al solito in difesa. Male i liberi (5/9).
Tommaso Laquintana 7: in 12 minuti segna 13 punti, mostrando tanto orgoglio e tanta energia. Di occasioni ne ha avute poche in questa stagione, ma ha sempre provato a sfruttarle al meglio: come stasera, in cui chiude con 5/5 dal campo e 18 di valutazione.
Tai Odiase 6,5: va in calando alla distanza e inizia a farsi sfuggire qualche rimbalzo e qualche tiro di troppo. Ma all’inizio della partita era stato autentico trascinatore, con 8 punti segnati senza errori e una buona presenza sotto canestro: in controtendenza rispetto ai compagni.
Christian Burns 5,5: il tabellino non è neanche male, considerando gli 8 rimbalzi e le 3 rubate. Ma a larghi tratti l’ex Olimpia sembra un palo piantato dentro l’area, con troppa poca energia e poche uscite a contestare i tiri degli esterni avversari. Non ci ha convinto del tutto.
Aleksej Nikolic NE
David Cournooh 5,5: l’eroe della vittoria contro Milano si prende un (lecito) giro di riposo, tirando 2/6 dal campo e non incidendo molto sulla partita. Sono comunque da menzionare i 3 assist senza palle perse.
David Moss 5: non entra mai nella partita, commettendo 3 falli banali nel primo tempo e non prendendo ritmo in nessuna delle due metà campo. Con l’Olimpia era stato fuori dai 12: forse stavolta, rispetto agli altri, poteva dare di più.
Nicola Akele 5: si salva per i 5 rimbalzi e per il “sussulto” avuto nel secondo tempo, ma i primi 20 minuti sono stati impresentabili. Chiamato a far le veci di Gabriel, commette un errore dietro l’altro in entrambe le metà campo, tra falli commessi inutili (4), rimbalzi sfuggiti e palle perse evitabili (3)
Sergio Bertazzi