Il bello del basket è che è uno sport vario, dove possono capitare cose sempre diverse e di tutti i colori. Ecco, la fotografia di questa partita l’abbiamo avuta dopo 8 secondi di gioco, e non credo di sbagliare se dico che nel 99,9% delle partite di questo gioco nei primi 8 secondi non succede mai nulla.
Invece al PalaNat vince la contesa Geas, palla a Dotto che dopo un palleggio si fa scippare palla da Dojkic e per fermarla commette antisportivo.
Dico che è l’istantanea del match perché è il simbolo di una Virtus più affamata e vogliosa in difesa rispetto a Geas (e Parker non ha giocato..), da cui ci si aspettava una reazione dopo l’inopinata battuta d’arresto a Crema , ed invece niente di tutto questo.
A prescindere dalla forza della Virtus quel che preoccupa delle ragazze di Zanotti è che sembrano entrate in un tunnel dal quale devono uscire rapidamente se vogliono evitare rimonte dalle squadre inseguitrici.
Tecnicamente è già un po’ di tempo a questa parte che la squadra è alterna all’interno dei 40 minuti. Un quarto giocato bene muovendo la palla e difendendo con costrutto, un altro pieno di disattenzioni, con tiri forzati e quasi mai costruiti, aggressività difensiva nulla.
A cosa sia dovuto tutto questo non so, forse come ha detto Zanotti in conferenza il fatto di avere la panchina lunga potrebbe avere deresponsabilizzato qualcuna, però non può ricondursi tutto a questo. Da fuori l’impressione è che in troppe siano in crisi, o fisico/atletica o mentale od entrambe.
Urge quindi ritrovare solidità e compattezza perché il campionato non aspetta, e bisogna per Geas tornare a vincere tutte le partite contro le squadre sotto in classifica, per poi affrontare al meglio i big match contro Ragusa e Sassari che determineranno la posizione nella griglia dei playoff e quindi le speranze di accedere alle semifinali.
La Virtus invece continua la propria marcia all’inseguimento di Schio, stasera Ticchi può essere contento della buona prestazione soprattutto di chi gioca meno come Orsili ad esempio. Ma per le V nere gli appuntamenti che contano inizieranno da fine marzo.
IL TABELLINO: Geas Sesto San Giovanni – Virtus Bologna 53 – 71
LE PAGELLE
Dojkic 5: spadella da fuori, duella con Dotto con trash talking annesso. Non brilla.
Laksa 6,5: spara tre siluri da lontano da cineteca per velocità di rilascio e capacità di prendere il tiro anche in precario equilibrio. Da una mano a rimbalzo e tiene impegnate le esterne Geas anche se non gioca la sua miglior partita
Zandalasini 7: dopo i primi minuti nei quali fa giocare le compagne sale alla ribalta con 3 triplone in fila con le quali manda tutti a casa.
Rupert 8: certo, la difesa Geas è corresponsabile nei pick and pop con i quali si libera per segnare le 4 bombe in fila nel primo quarto che chiudono già i giochi. Certo che se tira così, meglio non si levi la maschera…
Pasa 5,5: può dare e fare di più, ogni tanto vorrebbe accelerare il ritmo ma si deve autolimitare….a mio avviso potrebbe farle bene un anno in una squadra di medio calibro come play titolare.
Orsili 7,5: 9 punti in (appena, e chissà perché) 9 minuti. Sono punti pesanti i suoi, che chiudono già all’intervallo la questione.
Del Pero 6: litiga col canestro ma a babbo morto. In compenso difende alla grande anche contro Begic che le rende 20 cm. Con questa aggressività i minuti non mancheranno mai
Barberis 6: senza infamia e senza lode
Cinili 6: Begic non l’attacca e lei ringrazia sentitamente. Per il resto ordinaria amministrazione
Andrè 7: un anguilla che le lunghe avversarie non riescono mai ad afferrare.
DOTTO C. 6: voglio premiare la tigna con la quale si batte anche se non è in forma atleticamente. Duella con Dojkic e perlomeno non esce sconfitta
GORINI 5: 2/9 al tiro e pochissimo impatto per lei che sembra (e forse è) in calo di forma. Certo quando trova giocatrici fisiche come lei ma che vanno ad un altra velocità si fa dura…..
HOLMES 4: segna a buoi scappati dalla stalla, prima è una tassa, per Geas.
PANZERA 7: stimolata dal confronto con Zandalasini ed anche Laksa gioca una buona partita sui due lati del campo, predicando nel deserto.
TRUCCO 5: si limita a prendere rimbalzi, deve tornare a guardare il ferro arancione, perché il gioco si chiama pallacanestro, non pallarimbalzo.
MOORE 6,5: la più viva sotto canestro nonostante Rupert sia più alta e più grossa. Mezzo voto in meno per le triple incassate dalla francese nel primo quarto ( ma non sempre è stata colpa sua)
BEGIC 4: come il suo numero di maglia. Imbarazzante contro la sua ex squadra, sbaglia canestri da mezzo centimetro da sola e non sfrutta mismatch clamorosi come quello con DelPero. Va bene che non è una fighter, ma se esagera ad essere soft poi è un guaio.
TAVA 6: ex di giornata, ci da dentro stimolata dalle sue ex compagne.
BESTAGNO 5,5: duello tra gambe al tritolo con Pasa, lo perde ai punti e per colpa delle perse anche banali su passaggi semplici.
ARTURI 6,5: fa quel che deve fare. Tira da 3 e segna, con personalità. Poi, data la differenza atletica, non chiedetele altro.
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
@garbo75