Torino, 15 febbraio 2022 – Sembra tornare indietro di anni, quando si parlava del “mercoledì di coppa”. Oggi però non è un giorno regolare di un trofeo spalmato sulla stagione. E’ un mercoledì che darà tanti risvolti ad una stagione. Olimpia Milano contro Germani Brescia è il primo quarto di finale della kermesse di Coppa Italia! Il format ormai è il solito: campo neutro (PalaOlimpico di Torino), tutto concentrato in 5 giorni.
Questo mercoledì però si trasforma da “Leonessa”: la Germani Brescia sconfigge la detentrice del trofeo Olimpia Milano e la elimina ai quarti di Coppa Italia! Grande la prova dei camuni, guidati da Massimburg e Gabriel alla clamorosa qualificazione alla semifinale.
Cronaca
Inizio di partita in cui le squadre devono ancora prendere le misure in attacco: ne approfitta Brescia, che si porta sul 13-9 grazie agli 11 punti di Gabriel con 3 triple nel solo primo quarto. Prova a rispondere Milano con le triple di Cabarrot e Baron e i rimbalzi di Melli, ma al 10’ è sotto 19-20 e la situazione non migliora nel secondo quarto: la Germani ottiene buone cose anche dalla second unit con Massinburg, mentre Milano gioca in entrambe le metà campo con un’intensità nettamente insufficiente.
L’Olimpia trova solo in Cabarrot un riferimento continuo in realizzazione. Sono 37 i punti subiti in quindici minuti dall’Armani, con il 38% scarso da 2 e 10 palle perse all’intervallo: Brescia scappa inizialmente sul +11 (21-32) poi allunga addirittura sul +16 (29-45) a fine primo tempo con un paio di palle perse folli di Tonut e Cabarrot. Il parziale del secondo quarto dice addirittura 10-25.
La fiammata di Milano, come previsto, arriva nel terzo quarto ed è importante: con un 26-9 complessivo che porta l’Olimpia addirittura sul +1 (55-54) prima dei tiri liberi di Burns che tengono davanti Brescia di una sola lunghezza. Germani soffocata dalla difesa di Milano, che pare arrivata a Torino per questa Coppa Italia, che non le permette soluzioni semplici e sale di livello sugli esterni: dall’altra parte bene l’Olimpia ad attaccare il ferro e a guadagnarsi ben 10 liberi nella sola terza frazione.
Milano prova a scappare sul +5 con la precisione di Baron ma Brescia resta viva: la fatica a creare vantaggio in attacco è enorme, ma la Germani con un parziale di 8-0 si riporta a +3 a 3’ dalla fine (61-64). Il finale è in volata, palpitante: non segna praticamente nessuno. Ad aver la meglio è Brescia grazie ai tiri liberi (8/8 negli ultimi 2 minuti): l’upset è servito, l’Armani non trova più il canestro e la partita finisce 72-75.
EA7 Emporio Armani Milano – Germani Brescia 73-75
(Tabellini all’interno)
Come detto sopra, strana è stata la partita, con svariati capovolgimenti di fronte. Diamo allora due visioni del match da parte dei due inviati sul campo:
Qui Milano
Una Caporetto. Questo è il primo impatto che si riceve da questa sconfitta. Spesso la coppa nazionale non è solo un trofeo, ma è un borsino, una pagellina generale che valuta lo stato delle cose in una squadra ambiziosa. Anche oltre il trofeo stesso. E qui si nota quanto la situazione in casa meneghina non sia rosea: fuori praticamente dall’Eurolega, si è presentata scarica e poco reattiva all’appuntamento di tardo inverno. Scarsa l’applicazione dei protagonisti biancorossi, cui vanificano anche una rimonta dovuta tanto alle “paure” avversarie. Il +6 raggiunto alla fine pareva far dimenticare il pessimo secondo quarto, invece si torna indietro di mesi, rispolverando fobie e fallite speranze. Rimane solo lo scudetto, ma le premesse non sono il massimo, dopo questo schiaffone preso, pesante da digerire.
Qui Brescia
Per la Germani quella di oggi è la dimostrazione che la squadra, con i suoi difetti, lotta e può trovare diverse soluzioni: vincere contro Milano in una partita da dentro o fuori tirando solo 25% da 3 e in cui Petrucelli e Della Valle combinano solo per 1/10 dalla lunga distanza è una dimostrazione di maturità. Ad indicare la strada è stato il solito Kenny Gabriel, a proseguire sulla retta via ci ha pensato un Burns in versione “vintage”: ma la prova è stata ottima per tutto il collettivo. Riuscire a rimanere in partita dopo il -5 è un’impresa notevole, così come tenere Milano a soli 29 punti nel primo tempo e a limitare l’Olimpia negli ultimi, importantissimi minuti: con questa difesa Brescia può puntare in alto, a patto di mantenere questa lucidità e trovare magari un po’ più di punti dai suoi due alfieri.
LE PAGELLE
Nicolò Melli 6: cattura innumerevoli rimbalzi e dà energia dietro, ma la mano è troppo fredda per incidere.
Brandon Davies 4: il fantasma di se stesso, tanto da essere panchinato dopo l’inguardabile secondo quarto.
Shabazz Napier 5,5: doppia cifra, buone visioni, ma sanguinose palle perse non lo portano alla sufficienza.
Stefano Tonut 4,5: vedi Davies, ma almeno una scorribanda ed un paio di difese le ha fatte. Nulla più.
Timothe Luwawu-Cabarrot 6,5: ottima partita, sarebbe anche da MVP, ma sbaglia la tripla decisiva. Ancora.
Pippo Ricci 5: gioca tutto l’ultimo quarto ma non ci si ricorda di lui.
Gigi Datome 6: artefice della rimonta, si ferma anche lui con gli altri nel finale.
Billy Baron 7: l’ultimo a mollare, l’ultimo a sparare con convinzione. Ma non è bastato.
Devon Hall 5: l’ombra del giocatore che abbiamo ammirato la scorsa stagione, che serve come il pane a questa squadra.
Kyle Hines 6: raggiunge la sufficienza nella ripresa, dopo un primo quarto molto sottotono.
Kenny Gabriel 7,5: partenza fulminea con 11 punti in un solo quarto, oltre alla solita sicurezza che infonde alla squadra sotto i tabelloni. Nel resto della partita si fa sentire di meno, ma il suo lo aveva fatto: e le 4 palle rubate sono fondamentali.
David Cournooh 6: 15 minuti dalla panchina in cui non lascia il segno e tira 0/3. Però guadagna 4 falli e porta il suo contributo alla causa.
Amedeo Della Valle 7: è una serata in cui il tiro non entra (0/5 da 3 ) e c’è poco da fare. Allora prova a rendersi utile attirando i raddoppi e servendo i compagni con 7 assist. Rimane comunque lucido, nonostante qualche errore.
Nicola Akele 6: vale più o meno lo stesso discorso fatto per Cournooh. Non una prestazione brillante, ma anche lui resta in campo dignitosamente 12 minuti e in questa serata magica si merita la sufficienza.
Tai Odiase 6,5: non facile questa partita. Non può resistere con la difesa in drop sui talentuosi esterni di Milano, allora con il passare dei minuti cerca di essere smepre più aggressivo e di muovere i piedi al meglio. Fa il suo, con 3 canestri e altrettanti rimbalzi.
Aleksej Nikolic 6,5: ingresso in campo un po’ confusionario con qualche gestione del pallone rivedibile ma poi prende le misure alla partita. Non entra in ritmo da 3 (0/4) ma tira giù 8 rimbalzi che hanno un’importanza notevole. 7+8 per lui
Chris Burns 7: non è al 100% della forma fisica, ma nei 13 minuti in campo si prodiga per farsi sentire in entrambe le metà campo. Per lui 10 punti senza errori dal campo e dalla lunetta, con tanta lucidità difensiva e 15 di valutazione.
Tommaso Laquintana ne
David Moss 6: anche per lui la sufficienza è d’ufficio, pur senza lasciare il segno in questa serata bresciana.
Ryan Taylor ne
John Petrucelli 7: sparacchia anche lui da 3 punti, ma quanto sono importanti le sue penetrazioni e la sua energia in difesa! Chiude con 11 punti, 5 assist e 4 tiri liberi fondamentali nel finale di partita.
C.J. Massinburg 8: l’MVP con 16 punti in 17 minuti e un 7/7 ai tiri liberi, e 4/4 nell’ultimo minuto, quasi da veterano. Prova a portare energia e punti dalla panchina e lo fa con successo, nonostante la difesa di Milano e le (solite) piccole difficoltà della second unit bresciana.
SALA STAMPA
Coach Ettore Messina: “Complimenti a Brescia perché ha fatto un’ottima partita: noi siamo stati pessimi nel primo tempo e abbiamo giocato una difesa inaccettabile, facendo anche falli inutili e perdendo tanti palloni. Certamente ci siamo ingolositi nella prima parte di gara e abbiamo sbagliato qualche tiro, ma le nostre colpe sono state nella metà campo difensiva, con un’arrendevolezza inusuale”
Coach Alessandro Magro: “E’ stata davvero una bella partita, in un bellissimo contesto e con tanti tifosi di Brescia che ringrazio per il supporto: la squadra ha fatto vedere che gioca bene insieme e lavora bene. La chiave della vittoria è nella metà campo difensiva: per vincere con Milano tirando con il 25% da 3 serve essere molto solidi e noi lo siamo stati. Anche nel momento di difficoltà nel secondo tempo siamo rimasti uniti e l’abbiamo portata a casa”
Luciano Lucio Pizzi
Cronaca della partita, pagelle ed analisi di Brescia: Sergio Bertazzi
Foto: LBA Facebook Fan Page