Bologna, 29 gennaio 2023 – Era dal 26 settembre 2021 che Awadu Abass non metteva piede in campo in una gara ufficiale, quindi permettetemi di iniziare da lui, e, nella domenica dei grandi ritorni tutta la Segafredo Arena ha tributato una standing ovation anche per Alessandro Ramagli alla sua prima partita da avversario contro quella Virtus Bologna che lui riportò in serie A, dopo un solo anno di purgatorio, durante il primo anno di gestione Zanetti.
La partita non è stata sicuramente una di quelle che fanno stropicciare gli occhi, con una Segafredo in evidente debito di ossigeno e di idee, e una Tezenis che ha fatto quello che ha potuto, con un Giordano Bortolani al career high e un Cappelletti sempre più sulla rampa di lancio. E’ bastato il dominio sotto le plance alla Segafredo per portare a casa una partita sempre condotta, ma mai chiusa.
Le migliori cose si sono viste, finalmente, da Jordan Mickey, che ha avuto anche il vantaggio di un Johnson fuori dalla partita a causa dei falli, e da Isaia Cordinier che schierato, finalmente, da guardia, ha avuto modo di sfruttare la sua fisicità, per il resto si sono notati i soliti problemi in fase di costruzione, Nico Mannion non è e mai sarà un playmaker, e uno Shengelia troppo solo, con un Kyle Weems sfiduciato.
Con un Holman discontinuo, ma interessante, ed un Anderson sesto uomo bolognese Verona non aveva speranze di portare a casa questo match, ma questa Tezenis ha un’anima, gioca bene, come gli assist di squadra dimostrano e basterebbe una piccola aggiunta per permettere a Ramagli ed ai suoi ragazzi di non arrivare a ogni gara con la lingua a penzoloni nei finali di gara.
In casa Virtus con Ojeley fuori per almeno 30 giorni, Jaiteh in panchina solo per far numero e Teodosic messo in una camera iperbarica, non ci si poteva aspettare troppo, anche perchè in queste partite Scariolo sta evidentemente gestendo le forze dei suo giocatori, sperando di tirare fuori le energie residue nella prossima settimana che prevede il doppio impegno in Eurolega contro Stella Rossa e Asvel che all’andata diedero molti dispiaceri a capitan Belinelli e compagni.
Sala Stampa
Highlights
Virtus Segafredo Bologna vs Tezenis Verona
Parziali: 24-17; 25-25; 19-20; 19-20
Pagelle
Nico Mannion 5,5: conferma per l’ennesima volta di non essere un play, e già ci sapeva, ma qualcuno gli ribadisca che, come si diceva dal mini basket in avanti, non raccogliere il palleggio se non sai cosa fare e soprattutto se devi marcare Bortolani sulla rimessa a fine gara, marcalo, non farti sorpassare dalla palla per poi fare la faccia del daino davanti ai fari di un TIR.
Marco Belinelli 6: se c’è da far canestro si sa che per lui non è un problema, ma i problemi si sa che sono dall’altra parte, ed anche stasera ha confermato la tendenza.
Alessandro Pajola 6,5: con lui in campo la palla gira molto più velocemente, stasera si è fatto vedere anche offensivamente.
Ismael Bako 5: con la sua stazza dovrebbe farsi vedere di più, ma la sua carenza di movimenti offensivi senza Teodosic si nota in modo macroscopico.
Mam Jaiteh n.e.
Tornike Shengelia 5,5: dopo un buon inizio si perde nel fare il compitino, prova forzare qualche assist, ma senza risultati apprezzabili.
Daniel Hackett 7: difende su Anderson, levandolo dalla partita, segna e dirige, partita solida.
Jordan Mickey 7,5: finalmente una gara degna del suo pedigree, speriamo gli serva per riacquistare quella fiducia che sembrava persa, e Dio solo sa quanto servirà con l’assenza di Ojeleye.
Gora Camara 6: da prendere e fargli una full immersion da giocatore di football per migliorare la velocità dei piedi, quel telaio DEVE essere sfruttato.
Kyle Weems 4,5: sbaglia tutti i tiri dal campo, non prende un rimbalzo, sembra in una grossa crisi di fiducia.
Awudu Abass 10: ben tornato, il solo fatto di essere entrato in campo vale il voto.
Isaia Cordinier 7: finalmente schierato da guardia fa valere la sua fisicità, spettacolare la schiacciata in reverse.
Alessandro Cappelletti 7: deve vedersela con tutta la line-up dei play avversari e fa un’ottima figura, regista vero, nel finale ha la lingua che strisci per terra.
Aric Holman 6,5: dopo un inizio terribile prende le misure alla partita e trova fortuna da dietro l’arco, utile.
Alessandro Ferrari n.e.
Federico Casarin 6,5: sostituisce ed affianca Cappelletti, distribuisce 8 assist, bella prova del ragazzo in prestito dalla Reyer.
Xavier Johnson 5: si chiama subito fuori dalla partita con 2 falli precocissimi, non riesce più a trovare il ritmo partita.
Giordano Bortolani 8: segna con ogni pallone che tocca e mette anche la bomba del -2, serata speciale, speriamo che Milano non congeli anche lui.
Francesco Candussi n.e.
Guido Rosselli 6,5: in una sfida impari per età e stazza, il suo lo fa, recupera anche due palloni e lotta come un leone, come sempre.
Karvel Anderson 4: Cordinier e Hackett lo levano completamente dalla partita, non sbaglia tanto perchè riesce a prendersi solo 5 tiri.
Liam Udom 6,5: rispetto alla gara di andata sembra un altro giocatore, più convinto nei propri mezzi e pronto a prendersi le sue responsabilità.
Jamarr Sanders 5: abulico, non ha la voglia di battagliare nel pitturato e si limita a girare al largo prendendosi un paio di bombe
Taylor Smith 6,5: ripercorrendo le orme di Clarence Kea nonostante l’altezza si fa sentire e sopperisce con la reattività alla mancanza di centimetri, tascabile.