Seconda partita di questa settimana per l’Olimpia Milano questa volta al Forum dopo l’infausta trasferta berlinese contro l’Alba, contro i lituani dello Zalgiris Kaunas e secondo sconfitta per la squadra di Messina che probabilmente deve dire addio ai sogni di playoff.
Una partita che è stata per certi versi simile a quella ormai leggendaria contro il Monaco, con i biancorossi che sprofondano a meno 20 e poi rimontano furiosamente. Ma al contrario di quella occasione i lituani hanno mantenuto un pizzico di lucidità e soprattutto hanno trovato la giocata chiave nel momento topico, prima con l’azione dei 5 rimbalzi offensivi in fila e poi con la tripla di Ulanovas che manda i titoli di coda.
Cosa dire di questa Olimpia? Oggi l’approccio e l’atteggiamento sono stati positivi ma in Eurolega non basta, bisogna fare canestro ed in questo Milano è in gravi difficoltà. 27 punti nel primo tempo in casa, 9 nel primo quarto senza mai un cambio di ritmo e di spartito tattico.
Prima ancora che nei giocatori sta qui uno dei problemi, il ritmo di gioco. E’ troppo basso a mio parere e, dato che mancano i costruttori di gioco designati, va a finire che contro difesa schierata si faccia una fatica immane anche solo ad andare al tiro.
In più è una stagione in cui anche le poche conclusioni aperte non vanno dentro, ed in questo l’assenza prolungata di uno come Datome sta passando troppo sotto silenzio. Comunque sia, non sarebbe il caso di aumentarlo questo ritmo?
Non sarebbe il caso di affidarsi un pochino di più a Mitrou Long (ma anche a Tonut) dandogli carta bianca per accelerare in transizione?
La sua partita di stasera è lo specchio delle condizioni in cui versa la squadra: 11 minuti anonimi, 4 triple prese da uno contro uno ripetuti che non hanno mosso minimamente la difesa, ne ha segnata una ma facendo contento quello che nella NFL si chiamerebbe defensive coordinator lituano.
Nota lieta di giornata Tonut, che dopo i famosi 28″ di 2 giorni fa ha giocato da par suo anche se ha mostrato l’atavico problema di finire le penetrazioni contro un aiuto del lungo. Non riesce ad essere esplosivo nell’ultimo metro e se non appoggia la palla alla tabella tende a buttarla nei pressi del ferro senza avere il pieno controllo della situazione.
Fossi in lui mi concentrerei molto su questo aspetto per migliorare, anche alle soglie dei 30 anni si può. E migliorare mi pare un must per il buon Luwawu-Cabarrot che sta entrando in un tunnel buio pesto dopo le prime buone partite. Anche lui non è messo nelle condizioni ideali, vedremo se con il probabile nuovo innesto le cose potranno cambiare.
Ecco, il nuovo innesto: lo auspico da tempo immemore, prima anche dell’infortunio a Pangos perché, anche con il canadese sano, mancava a mio parere un giocatore che sapesse creare vantaggi per sé e per gli altri.
Ebbene non più tardi di una settimane fa nell’articolo post Olympiacos ne caldeggiavo l’arrivo e pare che la dirigenza milanese mi abbia letto. Contatti avviati con Kemba Walker, ex stella Nba con tanti punti nelle mani e discreta dose di leadership.
Se sta bene è un top player in Europa, nessun dubbio su questo anche se l’età avanza e con lei anche gli acciacchi. Ma non più tardi di un mese fa al suo esordio stagionale in NBA ne ha messi 32….Vero che ormai un dato del genere fa poco testo, però un valore ce l’ha ancora….
L’ingaggio non è ancora certo perché devono testarne la piena efficienza con esami approfonditi, ma comunque la strada è tracciata, non dovesse essere Kemba si andrà alla ricerca di un giocatore simile.
Anche qui, mi avessero letto per tempo avrebbero ingaggiato qualcuno da mesi e magari ora la classifica sarebbe stata diversa. Ma come si dice in questi casi, finché la matematica non condanna c’è sempre speranza, e con un Kemba sano nel motore (più i recuperi di Shields e Gigi), si potrebbe provare una storica remuntada che ad oggi pare utopia.
Ma, dal basso dell’ultimo posto in classifica, lasciateci almeno sognare…
IL TABELLINO: OLIMPIA MILANO – ZALGIRIS KAUNAS 61 – 66
DIAMO I NUMERI
12 – i minuti di Polonara nella sua seconda apparizione in maglia Zalgiris dopo quella vs la Virtus Bologna. Partita senza squilli per l’ex Sassari, sonoramente fischiato dal pubblico (pensate che Melli mi ha chiesto il perché dato che ero vicino a lui durante la presentazione dei lituani). Ecco, se non ci fosse il limite ai tesseramenti un pensiero l’avrei fatto su di lui, anche solo per impedirgli di giocare al Forum da avversario dove credo abbia un record di 2 sconfitte e 49 vittorie…
10 – i giocatori a segno per Milano, praticamente tutti quelli scesi in campo. A dimostrazione che questa squadra anche con gli infortunati, avrebbe le risorse in panchina per girare le partite (anche se qualcuno potrebbe obiettare), certo non si può proprio dire sia corta. E’ che manca qualcuno che crei la scintilla per accendere l’arsenale offensivo, anche oggi troppi uno contro tutti e poca circolazione di palla.
2.345 – gli sventolii dell’asciugamano di Voigtmann, lasciato a sedere da Messina forse per non esporlo al pubblico ludibrio dato che la sua striscia di 1/23 da dietro l’arco potrebbe condizionarlo pesantemente. Forse sarebbe servito nel primo quarto però, contro i cm di Birutis e per provare ad aprire la difesa provando a spezzare quella maledetta striscia.
1.456 – gli high five elargiti ai compagni dal buon Davide Alviti. Sono consapevole che è un appunto che mi potrei risparmiare, ma io nei 12 porterei più Biligha che specie ad inizio partita può dare qualche minuti di energia ed atletismo risparmiando qualche minuto (e qualche fallo) ad Hines. E’ una mia idea, voi che ne pensate?
21 – i minuti di Nik Melli in campo, spesso oggetto del mio disquisire nei vostri confronti. In un partita così e contro questo tipo di avversari per me sono pochi, specie nel finale doveva essere in campo prima. Ad esempio, nella azione dei 5 rimbalzi offensivi era in panchina. In generale comunque sarei stato più drastico sin da inizio stagione: 25-30 minuti in Eurolega, mai più di 15 in LBA anche contro Virtus e Napoli. Ho sempre più paura che arrivi cotto come il prosciutto di Parma ai playoff…
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
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