Dopo la sosta della nazionale, ritorna a giocare tra le mura amiche la Magnolia che batte, con qualche fatica di troppo, un ostico San Giovanni Valdarno che per trenta minuti ha reso la vita difficilissima alle ragazze guidate da Mimmo Sabatelli.
Davanti ad oltre mille spettatori, le ragazze toscane fanno vedere di essere subito in palla, grazie a delle percentuali paurose da tre punti. Un po’ tutte trovano la via del canestro, mentre Campobasso si deve affidare alle lunghe per cercare di controbattere la precisione al tiro di Garrick, Paulsson e Tassinari.
Non è un caso che il primo quarto termina 10-15 per le ospiti che nei secondi dieci minuti devono vedersela soprattutto con Giuditta Nicolodi. La ex ragusana capisce che bisogna attaccare la difesa avversaria e con i suoi uno contro uno guadagna falli, giri in lunetta e punti che sono una boccata d’ossigeno per le locali.
Nonostante questo, il 55% per cento da tre di Bove e compagne rimane una condizione imprescindibile per far sì che San Giovanni possa stare sempre in vantaggio, sebbene nel finale arrivi una bomba di Perry a incastonare il punteggio sul 32-33.
Nella ripresa l’equilibrio regna sovrano, ci sono sorpassi e controsorpassi da parte di ambo le formazioni che non riescono mai ad avere il sopravvento. Si arriva allo sprint finale (gli ultimi dieci minuti) con le giocatrici di Matassini sopra di due (46-48).
Da questo momento in poi la Magnolia diventa padrona del parquet, guidata da una Togliani in formato finals e da una Parks che sa quando bisogna segnare all’interno di una partita combattuta. In pochissimo tempo il divario tra le due compagini inizia ad essere sempre più palese, tanto che alla fine Campobasso vince di quindici punti, mandando in estasi i propri tifosi.
L’onore delle armi va reso a San Giovanni Valdarno che ha dato l’idea di essere un team che non merita la classifica che ha e che è letteralmente scoppiato negli ultimi minuti di un match bello e divertente.
Del Sole s.v.
Narviciute s.v.: Un solo minuto per lei che non le può dare un voto.
Togliani 8: Gioca una partita maiuscola, segnando alcuni canestri fantascientifici. Ottima anche in difesa dove emerge soprattutto nel finale.
Trimboli 6,5: Parte con il freno a mano tirato, ma nel secondo tempo viene fuori la sua anima da lottatrice purissima. Realizza la bomba della staffa che porta la Magnolia a vincere la sua settima partita.
Kacerik 5: Condizionata da due falli fischiati ad inizio match, non riesce ad esprimersi come sa. Alla fine Sabatelli, dopo un inizio terzo periodo molto difficoltoso, la toglie dalla mischia.
Giacchetti s.v.: Entra nel finale di terzo periodo per fare qualche fallo.
Millapie 7: Nel primo tempo è la giocatrice su cui si basa l’attacco molisano, grazie ai numerosi vantaggi che prende sotto canestro. Sostanza e qualità.
Perry 7: Di lei si parla sempre troppo poco. Sa fare tutto. Le sue bombe a cavallo dei due tempi sono linfa vitale per Campobasso.
Nicolodi 8: Gioca decisamente la sua migliore partita da quando è in Molise. Difende benissimo e capisce che per battere San Giovanni Valdarno bisogna attaccare dal primo palleggio. Le esce tutto alla perfezione.
Battisodo s.v: Anche per lei pochi minuti in campo.
Quinonez 6: Rientra dopo un mese e mezzo di assenza. Si vede che non è ancora al top, ma nell’ultimo periodo regala una giocata difensiva delle sue (palla recuperata e canestro) che stronca le avversarie.
Parks 7: Come al solito va a corrente alternata nei primi tre periodi. Poi, quando si entra nell’ultimo quarto, viene fuori la classe in fatto di punti, personalità e difesa.
Koizar 6: Buona partita in fase di regia. Non è molto incisiva in attacco dove segna davvero poco.
Trasi 5,5: Non riesce mai ad incidere più di tanto, dal momento che non tira mai a canestro. Buon lavoro dall’altra parte del campo, ma non può bastare.
Schwienbacher 6,5: Mette a segno alcune triple clamorose. Decisamente meglio sotto il profilo della leadership rispetto alla sua collega Koizar.
Tassinari 6: Parte benissimo con una serie di canestri che fanno presagire che sarà una di quelle serate. In realtà si spegne dopo i primi dieci minuti. A San Giovanni serve una Tassinari che faccia la Tassinari per quaranta minuti.
Lazzaro 6: Uno squillo che significa canestro da tre in un momento importante del match e nulla più.
Milani 6: Molto impegno per una ragazza che si deve ancora fare.
Missanelli 6,5: Probabilmente avrebbe meritato qualche minuto in più, perché ha fatto canestro quando serviva.
Bove 6: La grande ex di giornata è stata accolta come una regina dai tifosi molisani, con regali di ogni tipo (anche un caciocavallo per lei). Non è stata una gara emotivamente facile per la giocatrice campana che, tra l’altro, è stata condizionata da subito dai falli.
Garrick 7: La salvezza delle toscane passa dalle mani di questa giocatrice che è semplicemente forte. Da sola lei non può bastare.
Paulsson 6,5: Non ci mette molto a mettersi in ritmo. Benissimo soprattutto nei primi venti minuti. Ha un calo fisiologico nella ripresa.
Francesco Brunale