Dopo la finestra dedicata alla nazionale torna il campionato al PalaNat con la sfida tra Geas e E-Work Faenza, scontro non semplice sulla carta per entrambe le formazioni perché se Geas è quinta in classifica e formazione di buon livello anche Faenza ha le sue carte da giocare.
La classifica attuale non rispecchia il valore della squadra di Ballardini che ha inopinatamente perso tante partite nel finale contro squadre abbordabili. Contro le big invece non ha mai avuto scampo, fin dall’esordio contro la Reyer per proseguire con la Virtus e Ragusa.
A Sesto San Giovanni invece la partita si è decisa nel secondo quarto dopo un avvio dove Faenza andava avanti 2-10 e prima del recupero di Geas le due squadre hanno dato vita a momenti di pallacanestro da non far vedere ai più giovani.
Nel secondo quarto Geas con un 24-5 di parziale indirizzava la partita sui binari a lei più congeniali, con l’aiuto fattivo delle faentine che non trovavano più il canestro.
Nella terzo quarto Faenza tentava una reazione d’orgoglio riportandosi anche vicina alla singola cifra di scarto con una sfuriata di Davis, Geas bene o male la ricacciava indietro ma era a metà dell’ultimo quarto che le romagnole producevano il massimo sforzo per rientrare sfruttando il classico black out offensivo geassino.
E per poco non ci riuscivano, nella remuntada, con Geas in crisi di idee ed ossigeno e la E Work tornata a mordere in difesa ed a trovare punti dalle sue colonne offensive come Davis, Policari e Kunayi.
Non è bastato per portare a casa la vittoria ma rimane un buon viatico per affrontare le prossime partite contro magari avversarie più abbordabili tipo San Martino di Lupari che farà visita al PalaBubani settimana prossima
Per la squadra oggi allenata da Vanoncini (causa indisposizione di Cinzia Zanotti) una partita in chiaro scuro dove a mio parere prevalgono le ombre. Sia perché il parziale del secondo quarto è più demerito di Faenza, sia perché farsi rimontare così tanti punti da una squadra dal tasso tecnico inferiore non è un buon segnale.
Vedremo nelle prossime partite, sabato in trasferta con Valdarno sarà già un banco di prova importante soprattutto per l’atteggiamento e l’approccio.
IL TABELLINO: Geas Sesto San Giovanni – E-Work Faenza 64– 60
LE PAGELLE
DOTTO C. 6: è lei a svegliare la squadra dal torpore dei primi 3-4 minuti. Reattiva ed utile anche a rimbalzo d’attacco all’inizio, si spegne cammin facendo giocando un ultimo quarto bruttino
GORINI 6,5: nel primo tempo non si nota molto, esce alla distanza marchiando nel terzo quarto punti pesanti con i suoi classici tiri dalla distanza anche se la gestione dell’ultimo quarto non è stata irreprensibile
HOLMES 6,5: parte bene con due triple poi ne sbaglia tre in fila aperte e ben costruite che le fanno perdere fiducia. Torna a segnare nel finale quando la squadra ne ha più bisogno
PANZERA 7: con le sue triple scava il solco nel secondo quarto, ma gioca una partita a tutto tondo. Da una mano a rimbalzo e in difesa è la solita piovra. Coach Vanoncini la panchina nell’ultimo quarto con una scelta discutibile, e che farà discutere
TRUCCO 5: poca qualità rispetto al suo solito e tantissimi errori anche banali nel finale
MOORE 6: contro Kunayi a rimbalzo si diverte poco, in attacco trova punti su giochi alto basso o su giri e tiri dalla media. Sufficienza ma nulla più.
BEGIC 6,5: nonostante i rimbalzi presi sembra a corto di energie forse per l’impegno con la nazionale. Gira al largo dall’area in attacco e mette i due canestri più pesanti della partita, quello che ricacciano indietro Faenza in due momenti differenti spegnendo le speranze di rimonta.
ARTURI sv: spiccioli di partita ma sono spiccioli negativi, una tripla sbagliata e un fallo da tre liberi
BESTAGNO 5,5: non fosse al rientro meriterebbe 5 pieno. Tanti errori al tiro e anche di gestione, colpa della ruggine.
TAVA 6: entra nell’ultimo quarto e non è mai facile ingranare subito. Non fa danni
E-Work Faenza
Pallas Kunaiyi-Akpanah 6: doppia doppia d’ordinanza e contro Moore e Begic non è mai facile. I falli la limitano parecchio, trova il modo comunque di andare 11 volte in lunetta anche se dal campo non è precisa.
Giulia Moroni 5: lotta e combatte ma sbaglia troppo sia al tiro che nelle scelte
Elisa Policari 6,5: decisiva nella rimonta di Faenza, quando lei è pericolosa Faenza è tutta un altra squadra
Sara Run Hinriksdottir 6: offre un buon contributo alla causa fatto da triple e da buone penetrazioni, peccato per le troppe palle perse
Jori Davis 6,5: dopo l’orribile primo tempo si sveglia nella ripresa e guarda caso Faenza vince il parziale dei secondi venti minuti addirittura di 16 punti. Dev’essere più continua.
Federica Franceschelli 6: non gioca male ma quegli errori sulle triple pesano, così come l’infrazione di passi a due minuti dalla fine
Rosa Cupido 5: non incide mai sulla partita, non è da lei e nel finale fa più che altro disastri
Beatrice Baldi 5,5: non poteva fare di più contro le lunghe sestesi
Klaudia Niedzwiedzka 5,5: sette minuti di completo anonimato
SALA STAMPA
Federica Franceschelli: https://www.youtube.com/shorts/QSE0Nnk7iCs
Garbin Cristiano
@garbo75