Il teatro è sempre quello del Moda Center in Oregon, a Portland. E’ troppo Purdue per gli uomini in blu del neo coach coach Jon Scheyer. La partita dei Duca dura poco meno di tredici minuti.
Zach Edey, 18 anni, canadese, centro di Purdue con un gancio cielo alla Karim Abdul Jabbar, sempre presente sui due lati del campo, impossibile marcarlo. Classe 2002, proviene dalla nota IMG Academy, che ha dato i natali a Michael Beasley, Jonathan Isaac tanto per fare alcuni nomi. Per lui che non aveva nei suoi pensieri il basket c’erano solo l’hockey e il baseball. L’esordio di Zach Edey al college è molto recente, é avvenuto nel 2022.
Coach Matt Painter ha costruito attorno a lui una squadra di tutto rispetto e degli schemi che si adattano al gioco di Edey. Oggi abbiamo visto delle spaziature con giocatori in isolamento sul perimetro in post alto a cui scaricare, oppure la possibilità di Zach di aprire delle vere autostrade in cui attaccare penetrando la difesa di Duke. E ancora, giocare a due sul dai e segui con il secondo lungo. Una circolazione di palla velocissima, una squadra che ha corso, tirato, ha giocato la palla dentro e ha tirato da fuori.
Purdue ha eretto una grande difesa e nulla hanno potuto gli uomini in blu contro l’attacco/difesa degli uomini dalle oro casacche. Duke ha provato ad opporsi fino a 13” del primo tempo, tutti dominati dai Diavoli Blu. Poi, Purdue prova a mettere la testa avanti di un punto.
La lotta tra Caleb Furst e Levely II che si contendono il pallone sembrano far ben sperare i Duca. In realtà si stanno già invece piano piano spegnendo sotto i colpi portati a bersaglio dalla coppia di Purdue, Brian Waddel e Zach Edey.
Duke va presto in bonus avendo esaurito i falli di squadra. Purdue è rimasta ancora con soli tre falli di squadra sul tabellone. Coach Jon Scheyer si vede costretto a chiedere un timeout. Purdue mette la freccia. Il primo vero mini vantaggio arriva su un tiro del freshmen Braden Smith che porta avanti di cinque lunghezze Purdue. La squadra color oro intasa l’area del pitturato, chiude tutte le linee di passaggio. Con un tiro da tre dalla distanza di Mason Gillis è il massimo vantaggio. Otto punti che diverranno undici all’intervallo anche se, Purdue, ha avuto il massimo vantaggio anche di dodici punti a 8” dall’intervallo lungo.
Caleb Furst e Zach Edey vederli giocare in coppia è una cosa meravigliosa. Filipowski fatica anche a tenere Trey Kaufman-Renn. Proctor e Roach ci provano a tenere duro insieme a Young. Il primo tempo finisce con il punteggio Duke Blue Devils: 35, Purdue: 46.
Sul secondo tempo c’è ben poco da dire. I Duke Blue Devils escono male dall’intervallo con Roach (poco prima dell’intervallo era uscito dolorante in spogliatoio) che fa ritorno in campo insieme a Proctor. Cercano di mettere dei punti per ricucire la ferita.
Alla ripresa però, due tiri da tre di Purdue, ricacciano indietro Filipowski e soci. Al Moda Center, in Oregon, cala il buio sugli uomini di coach Jon Scheyer quando anche Jenkins Jr e Ethan Morton iniziano a bucare il canestro di Duke.
Dopo due ganci cielo sbagliati e una palla persa coach Matt Painter richiama in panchina Edey. Ma poco cambia. Proctor dei Blue Devils tenta di rimanere in partita fino all’ultimo. Da una parte Purdue sbaglia pochissimo, si getta a terra su palle “sporche” per recuperare anche quelle. Gioca fino all’ultimo minuto come fosse sotto di dieci quando ormai i punti sono 15. Dall’altra parte, Duke, sbaglia tutto il possibile. Negli ultimi dieci minuti i Duca alzano bandiera bianca e segnano solo sette dei loro ultimi punti. Fanno collezioni di falli senza mai piu vedere la via del canestro.
A 2”35 Filipowski esce e prende sconsolato la via della panchina. Non c’è altro da aggiungere se non il punteggio di una partita durata solo un tempo per Duke Blue Devils che vengono stritolati nella morsa di Purdue University. Vince Purdue 75 a 56 e si laureano campioni del Phil Knight Legacy Bracket Tournament. Zach Edey chiude con cifre importanti e si avvia, per quanto mi riguarda, a diventare Player Of The Year con un futuro in NBA.