Il basket è uno sport meraviglioso, si dice spesso. Vero per carità, ma è anche crudele, a volte troppo. E poi è fatto di momenti, di inerzie , di canestri che valgono sempre due solo per le statistiche perché certe volte ne possono valere anche 4 o 6.
Questa partita è stata la fotografia di quanto scritto sopra, i punti di Ciavarella nel primo quarto ad esempio sono stati i classici dal valore doppio o triplo, il momento di dominio Geas nel primo quarto che non si è tradotto in uno scarto ampio a tabellone poi è stata a mio parere la prima causa della sconfitta delle rossonere.
Che hanno subito il ritorno della Dinamo ed hanno giocato un secondo tempo andando molto a sprazzi, commettendo errori banali che non dovrebbero essere propri di una squadra così esperta. E Sassari è stata bravissima a non pagare dazio per la stanchezza dell’impegno europeo.
La Dinamo è una squadra con una panchina corta e l’assenza di Gustavsson ha dunque un peso specifico altissimo. Un peccato mortale per Geas non approfittarne: la squadra di Zanotti non riesce ad essere continua e regolare, da e prende parziali come quelle squadre che giocano con un ritmo elevatissimo.
Ma Geas non gioca così, forse la causa sta nella mancanza di una leader designata che ricavi punti a giochi rotti (doveva essere Gwathmey, non è Holmes) o forse nella tendenza forse eccessiva di rifornire le lunghe di palloni o forse….non lo so, faccio fatica anche io a dare una spiegazione.
Fermo restando i meriti della squadra di Restivo è stata una partita più persa da Geas che vinta dalla Dinamo e ciò deve far riflettere.
L’impressione da fuori è che la Zanotti band abbia ancora parecchi margini di miglioramento, molte giocatrici non hanno ancora dato il massimo, e nemmeno un rendimento al minimo sindacale a volte.
Il riferimento ad Holmes è evidente ma non è la sola: anche da Begic ci si aspetta di più perché non puo’ sempre essere Gorini a levare le castagne dal fuoco.
Intanto ora le sarde si sono issate al quarto posto solitario mentre Geas è stata raggiunta dalla Magnolia al quinto in coabitazione. Nulla di male né di irreparabile, siamo alla prima pausa di un campionato ancora lungo e dove possono succedere ancora tante cose, tipo infortuni ed intervento sul mercato.
Queste due squadre, my two cents, continuando così potrebbero ritrovarsi nei quarti Playoff ma ancor prima in quelli delle Final 8, e sarebbe sicuramente una serie equilibrata ed appassionante esattamente come questi 40 minuti.
IL TABELLINO: Dinamo Sassari – Geas Sesto San Giovanni 62-61
LE PAGELLE
Toffolo 6: senza Gustavsson si pensava ad un suo maggior utilizzo, invece Restivo ci ha sorpreso. Comunque, infila due punti importanti e non fa danni
Carangelo 6,5: partita alla Mike D’Antoni. 40 minuti in campo filati dove sbaglia di tutto ma mette la tripla decisiva e raccatta il fallo che decide il match. Clutch player se ce n’è una.
Makurat 5: anche per lei tutta la partita senza pause in panchina ma con molte pause sul parquet. Tanti tiri errati e palle perse. Perde il confronto personale contro Panzera.
Thomas 7: equilibratrice della Dinamo. Difende, sporca palloni, piglia rimbalzi e segna canestri pesanti anche di buona fattura
Holmes 7,5: devastante con il suo tiro da fuori che risulta indigesto sia a Moore che a Begic. Partita dove gioca meno a tutto campo del solito ma il totem al quale si aggrappa la Dinamo
Ciavarella 7: segna i punti più importanti del match, senza i quali il referto rosa avrebbe preso la via rossonera. Ma anche dopo continua a sfornare giocate importanti, tipo il rimbalzo preso sul proprio tiro e convertito in due facili punti, ed intelligenti tipo il fallo speso su Holmes nel finale.
DOTTO C. 5: prima brutta partita da tempo immemore. Più per i falli spesi malissimo che per il tecnico preso nel finale (quel punticino in più per Sassari ha inciso parecchio). L’impressione che ho avuto comunque è che il gameplan sardo prevedesse espressamente la sua eliminazione dal tabellino dei marcatori e degli assist tramite una pressione sulla palla continua
GORINI 4,5: partita da dimenticare. Senza punti e con l’ultimo errore fatale (mezzo punto in più per il coraggio di prenderselo). Soffre per tutti i 40 minuti la verve e l’aggressività di Carangelo ed anche delle altre.
HOLMES 4: non ne azzecca una manco per sbaglio (1/12 al tiro). Se la tua americana tira così e perdi di uno in casa della quarta in classifica puoi pensare che il domani sarà migliore.
PANZERA 5,5: una delle poche ad essere sempre connesse per tutta la partita. Anzi, per 39 minuti e 30 secondi, perché nel finale commette due errori clamorosi che decidono la partita ( e che le abbassano la pagella di un voto). Episodi.
TRUCCO 7: come i suoi punti. Piglia anche 14 rimbalzi ed è autrice di giocate anche pregevoli. Certo, siamo in attesa di miglioramenti come rollante sul pick and roll e nel trasformare in punti le palle che riceve coi due piedi in area che la renderebbero una top player. Abbiamo pazienza, ma non infinita.
MOORE 6.5: all’inizio sconquassa la difesa Dinamo, nel finale fa due giocate delle sue con un tiro dalla media e un bel movimento in area. Nel mezzo viene cercata un po’ troppo dalle compagne, Restivo se ne accorge e la raddoppia sapendo che non è una situazione abituale per lei. Da lì parte la rimonta delle sarde.
BEGIC 5,5: non mi interessano i 21 punti e gli 8 rimbalzi. Una giocatrice della sua esperienza non può commettere un secondo ed un terzo fallo di tale ingenuità rinunciando praticamente a giocare nel primo tempo. Con lei senza problemi di falli probabilmente Geas avrebbe potuto colpire meglio nel momento di difficoltà Dinamo, riuscendo magari a scavare un solco che avrebbe demoralizzato le avversarie.
ARTURI 6: la sua zampata da dietro l’arco non la fa mancare, ma non poteva certo lei decidere la gara
SALA STAMPA
Si ringrazia Dinamo Tv per il video dalla sala stampa
Cristiano Garbin
@garbo75