Pesaro, 11 novembre 2022 – In una cornice di pubblico veramente da pelle d’oca alla VitiFrigo Arena di Pesaro l’Italbasket perde al supplementare vs la Spagna per 84-88 nel primo match della seconda finestra delle qualificazioni ai FIBA World Cup 2023.
Un’amichevole di lusso ma che garra!
Calcolando che sia Spagna che Italbasket avrebbero dovuto vincere almeno una gara tra quella di oggi e le prossime tre in programma nel Gruppo L per qualificarsi ai mondiali (l’Italbasket vanta in classifica tre vittorie pre-Europeo, come la Spagna, vs Olanda, Ucraina e Georgia), la gara di oggi aveva più l’aria di un’amichevole di lusso che un reale attestato di passaggio del turno sempre che l’Italbasket, a questo punto da sconfitta di oggi, non riuscisse a portare a casa uno tra i prossimi tre impegni in programma (Georgia, lunedì 14 novembre e poi ancora Spagna ed Ucraina nella terza finestra in febbraio 2023): se siete scaramantici, siete autorizzati ad avvalervi di ogni forma di amuleto!
Ma aldilà delle battute e viste le premesse di cui sopra, nè la Spagna fresca campione d’Europa nè tantomeno l’Italbasket avevano voglia di perderla questa partita e lo si è visto, in modo palpabile, dai primi possessi caratterizzati dai molti contatti fisici tra i giocatori in campo. In verità la terna abitrale ha penalizzato un pò troppo la difesa azzurra, con Gianmarco Pozzecco che ingaggiava con essa e fin da subito un duello verbalmente molto rusticano e quando una partita termina di pochi punti a favore di una squadra, c’è poco da filosofeggiare: alla fine del match la Spagna avrà tirato ben 39 liberi contro i 23 dell’Italbasket…

Marco Spissu in azione by Albanese
Non solo i “liberi”, anche i rimbalzi!
Il che non vuol dire che la Spagna non abbia meritato di vincere stasera. Altro dato significativo? Ai rimbalzi le Furie Rosse hanno letteralmente demolito l’Italbasket per 27-45 e, si badi bene, al 40′ e quindi prima del supplementare, i ragazzi di Sergio Scariolo avevano un vantaggio più netto, da 21-44. E questo altro dato statistico, che forse non fotografa il match nella sua intierezza, racconta però di un’assoluta differenza in termini di preparazione della partita in cui da una parte c’è un allenatore che ha portato sul tetto del mondo per ben due volte questa federazione e che di recente, agli Europei, ha vinto ancora e contro la maggior parte dei pronostici attesi.
Una differenza netta, abissale in certe fasi della gara che comunque il grande cuore ed il grande orgoglio degli Azzurri, oggi a dir poco spuntati, riusciva a compensare. Ed alla fine ci sarebbe da porsi una semplice domanda: c’è da mangiarsi o no le mani se perdi di 4 punti al supplementare nonostante l’avversario sia stato in controllo ed in vantaggio per buonissima parte del match, dominando a rimbalzo e godendo di un surplus imbarazzante di extra-possessi, alcuni dei quali decisivi per la sorte del risultato finale?
Italbasket sempre costretta ad inseguire.
Dicevamo della Spagna sempre avanti ed in controllo. Nel primo periodo avanti anche di +10, il team di Scariolo andava al riposo al primo, mini intervallo però sopra solo di 4 (18-22), e con ben 10 punti realizzati dalla lunetta, cavalcando l’assenza di Amedeo Tessitori, panchinato per due falli uno meno fischiabile dell’altro ma anche sfruttando una qual certa tensione da parte dei ragazzi di azzurro vestiti!!? Guidata comunque da un demoniaco Alberto Diaz che a fine gara avrà a tabellino ben 5 recuperi (e senza contare quante volte abbia sporcato o toccato il pallone non prendendolo), la Spagna scandiva i ritmi della sfida come meglio non avrebbe potuto, sfruttando il suo dominio al rimbalzo e mettendo in evidenza una qual ritrosia al combattimento da parte dell’Italbasket anche in termini di reattività e tagliafuori.
Nonostante questi errori, l’Italbasket riusciva a rientrare nel match con una miglior difesa e grazie a Marco Spissu, autore in un amen di 5 punti che inchiodava il punteggio sul 32-32 al 18′ di gioco e, con il solito efficentissimo Paul Biligha in chiave azzurra (a Milano il campo lo vede solo in LBA, misteri del basket) si portava addirittura sul +1 (33-32) con un libero a segno. Ma la Spagna, con il reyerino Yankuba Sima, chiudeva avanti al 20′ sul 33-36.

Amedeo Tessitori Italbasket by Albanese
Al rientro in campo per il terzo periodo si sperava che l’Italbasket mettesse a posto le cose a rimbalzo ed aggiustasse la mira da tre. Nulla di tutto questo, benchè Nico Mannion iniziasse a scrollarsi di dosso un pò di garbino e sempre Marco Spissu segnasse da tre, la Spagna procedeva a velocità di crociera, 41-48 con Santi Yusta da tre ed Italbasket in affannosa rincorsa sempre condizionata a volte da incertezze banali: al 30‘ ci si andava sul 49-55 con un raccapricciante 3/20 degli azzurri dalla lunga!
Ma nel quarto periodo finalmente prima Luca Severini e dopo Nico Mannion da tre, quest’ultimo reduce da un terrificante 1/21 agli Europei, rimettevano le cose in parità (57-57) e subito prima Tommaso Baldasso e l’unica tripla di Pippo Ricci consegnavano un +4 (62-58) foriero di bei presentimenti al 36‘. Da quì iniziava un’altra gara. Per la Spagna iniziava a montare in cattedra Jaime Fernandez (MVP del match con 28 p.ti e 21 di valutazione, per la cronaca la stessa di Alberto Diaz ma per lui solo 8 punti), contro-break da 0-6 che dimostrava quanto fosse stato effimero il vantaggio azzurro con Pippo Ricci che, ad esempio, per eccesso di generosità (e con scarsa lucidità…), regalava due liberi a Sebastian Saiz dopo un canestro mancato da sotto di John Petrucelli. E quando Marco Spissu la metteva da tre con una magia e sempre Jaime Fernandez rispondeva identicamente, Nico Mannion andava da due e Joel Parra sbagliava il lay-up della vittoria spagnola, 70-70 ed overtime.
Super Mannion e super Fernandez!
Nel supplementare Spagna ed Italbasket si affidavano ai loro giocatori più on fire della serata ma con le

Pozzecco time-out, Italbasket vs Spagna by Albanese
Furie Rosse sempre un pò più lucide: ad eccezion fatta per un “and one” di Paul Biligha, Jaime Fernandez e Nico Mannion monopolizzavano la scena. Un’azione descriveva il mood della sfida: liberi sempre per la guardia del Lenovo Tenerife sul 78-75 per l’Italbasket ma solo uno dentro. Il secondo, che doveva finire tra le grinfie di Biligha o Severini a rimbalzo, si perdeva miseramente sul fondo! Sulla rimessa, sempre lui, Jaime Fernandez, bruciava la retina azzurra da tre! Nico Mannion non ci stava ma all’81-79 realizzato da tre del figlio di Pace, rispondeva Joel Parra sempre dalla lunga e sull’82-82 altra persa in attacco, ancora Fernandez (82-84), e Marco Spissu non aveva più la forza per tirare bene al ferro da dentro l’area. I liberi davano con merito la gara alla Spagna per 84-88.
Morale della favola?
Beh, di sicuro oggi si è vista la differenza di due filosofie in campo. Quella di un’Italbasket poco, poco lucida durante la gara (a proposito, perchè nemmeno un minuto a Ricky Moraschini e Guglielmo Caruso?), ma generosa, piena di voglia ed encomiabile per il gran cuore che ci ha messo e che ci ha provato fino alla fine, rispolverando un Nico Mannion da 20 p.ti che potrà solo che fare bene (si spera) lunedì 14 in Georgia. Vorremmo però vedere qualcosa di più però nella lettura delle partite: ad esempio mettere Petrucelli su Fernandez nel supplementare?
Dall’altro lato del campo la filosofia di come allena e conduce coach Sergio Scariolo un movimento alla vittoria: prima di testa, di mentalità che di tecnica e tattica sul campo. Poi il resto vien da se, imponendo la propria intensità agli avversari, una vera e propria lezione che speriamo non cada nel vuoto.
Due modi di concepire il basket in modo così diverso. Oggi ha vinto la Spagna, con merito. Chissà quando avremo un’Italbasket così dominante in campo, anche con le seconde o terze linee?
Sala Stampa
Gianmarco Pozzecco
“Congratulazioni a tutti i ragazzi in campo. È stato uno spot bellissimo per la pallacanestro. Avremmo voluto vincere. I miei ragazzi hanno giocato con il cuore davanti ad un pubblico fantastico. Chi ha guardato la partita in tv ha sicuramente pensato che il basket sia uno sport bellissimo. Ora ricarichiamo le pile e andiamo in Georgia per provare a vincere una partita molto complicata”.
Marco Spissu
“Non è facile digerire questa sconfitta. Dobbiamo riprenderci subito perché lunedì ci aspetta un’altra partita tosta, che per noi è importantissimo vincere”.
Parziali: 18-22; 15-13; 16-19; 21-15; 14-18.
Progressione: 18-22; 33-36; 49-55; 70-70; 84-88.
Le pagelle
Italbasket
Marco Spissu 6,5: se l’Italbasket arriva al supplementare è anche merito suo grazie alle triple che almeno lui mette (2/3), di cui una pazzesca per come si coordina danzando sulla linea dei 6,75 e smazzando come sempre almeno 4 assist. Pesano però le 5 palle perse, frutto della guardia spietata che gli monta El Diablo, al secolo Alberto Diaz ma ad inizio match, poi quando “rompe il ghiaccio”, fa bene quel che deve fare, secondo miglior marcatore azzurro con 12 p.ti.
John Petrucelli 5-: una prova che poteva essere buona ma che lui sporca con quel 2/8 dal campo (8 p.ti al 45′), lui che di solito produce di più nella Germani Brescia. Il Poz lo mette in quintetto, ma nel supplementare se lo dimentica perchè potrebbe appiccicarsi come la carta topicida a Fernandez.
Giampaolo Ricci 6+: la sua generosità, la sua presenza in campo su i due lati del campo non sono mai in discussione ma oggi conferma che al momento, come l’Olimpia Milano, non stia attraversando un buon periodo di forma (2/7 dal campo) sebbene metta dentro la tripla del +4, quella del max vantaggio Italbasket al 36′. Raccoglie anche 4 rimbalzi (il migliore insieme a Pajola, e questo spiega come sia andata la lotta a rimbalzo), rubando 2 palloni. Ci aspettiamo di più lunedì vs la Georgia.
Michele Vitali 6,5: per lui lampi, sprazzi di classe cristallina da grande shooter qual’è ma non basta oggi. Si segnala però per aver servito 5 assist e per la sua dedizione alla causa in difesa. Giocatore che se trovasse costanza di rendimento sarebbe da top team europeo.
Amedeo Tessitori 6-: lotta come sempre Tex. Penalizzato con i due falli nel primo periodo, è comunque un punto di riferimento per il gioco offensivo azzurro ma un centro che prende solo un rimbalzo in tutta la gara…8 p.ti all’attivo.
Alessandro Pajola 6+: oggi non brilla come siamo abituati a vedere in Virtus Bologna, fa quello che deve fare con ordine, deve però farsi scacciare il malocchio quando tira da tre, i suoi tiri entrano ed escono quasi sempre!! Lotta come sempre, solo due punti ma 4 rimbalzi.
Nico Mannion 7: forse oggi abbiamo ritrovato il Nico che abbiamo ammirato nell’estate del 2021, al Pre-olimpico ed alle Olimpiadi. Parte male, poi quando mette la prima tripla si sblocca eccedendo forse un pò troppo ma questo è, prendere o lasciare? Io prendo, 20 p.ti per lui, 2 rimbalzi e 2 assit più penetrazioni devastanti nella difesa spagnola, bentornato Nico!
Paul Biligha 6,5 : quando indossa l’Azzurro questo ragazzo da spesso il meglio di sè. Anche oggi conferma questo trend che lo vede protagonista su i due lati del campo con una stoppata da vedere e rivedere. Peccato il solo rimbalzo che raccoglie, forse si fida troppo delle sue doti atletiche e dimentica spesso di tagliare l’avversario, 10 p.ti per lui e magari, diamogli qualche pallone di più in attacco!
Tommaso Baldasso 6-: Pozzecco lo preferisce a Moraschini (?), perchè spera nelle sue triple che oggi proprio non vanno, non come vs Pesaro in campionato. Comunque prende 3 rimbalzi, 4 p.ti per lui.
Luca Severini 6,5: con quel fisico sotto canestro dovrebbe e potrebbe fare di più. E’ però tra i più precisi dalla lunga e dimostra di essere cresciuto ma ancora non quanto vorremmo.
Ricky Moraschini e Guglielmo Caruso ne
Gianmarco Pozzecco 6: non si sono comprese alcune scelte come quelle di panchinare per tutta la gara Ricky Moraschini. Nel complesso bene ma non benissimo, il materiale è quello che è ed al cospetto di come è allenata la Spagna non c’è, purtroppo, ad oggi paragone.
Spagna by Laura Cristaldi
Jaime Fernández 9: L’uomo dei canestri decisivi. Se la Spagna ha vinto lo deve sopratutto a lui, ai suoi 28 punti e alle sue percentuali. Da non sottovalutare la sua freddezza del finale, quando ha messo a segno la tripla e i tiri liberi che hanno decretato il successo iberico.
Darío Brizuela 6,5: Non molto protagonismo per il “Mini Mamba”, che comunque ha dato il suo contributo alla vittoria non sbagliando dalla lunetta all’overtime.
Alberto Díaz 8,5: La solita efficacia a tutto campo. Per chi non segue l’ACB, il playmaker dell’Unicaja era stata l’autentica sorpresa dell’ultimo EuroBasket. Punti, assist, rimbalzi, e ben 5 palle rubate; prezioso sia in attacco che in difesa.
Sebas Saiz 7: Bella prestazione per il centro che milita nel campionato giapponese e non ha esitato ad accorrere alla chiamata di Scariolo per la finestra FIBA. Importanti i suoi rimbalzi offensivi.
Miquel Salvó 7,5: Una prestazione di quelle “oscure”, ma importanti. Pochi errori e tanto minuti in campo per l’ala difensiva del Gran Canaria.
Rubén Guerrero 6: Debutto in queste finestre per il centro dell’Obradoiro che ha messo a segno il suo primo punto ufficiale con la maglietta della Spagna.
Jonathan Barreiro 5,5: Non molti minuti in campo, non effettivo.
Santi Yusta 7: Effettività da parte dell’ala del Casademont Zaragoza, che sotto canestro ha sbagliato ben poco.
Yankuba Sima 7: Discreta prova per il centro della Reyer Venezia nella sua terra d’adozione e contro diversi dei suoi compagni di squadra. Punti e rimbalzi.
Ferran Bassas 5,5: Forse il meno effettivo della Spagna, non ha inciso sul risultato.
Juan Núñez 6: A un diciottenne che gioca con la nazionale maggiore non si può dare l’insufficienza, anche se non mette a segno punti. L’impegno e la grinta non sono mancati.
Joel Parra 8: Ottima prestazione da parte dell’ala forte del Joventut Badalona, che a 22 anni è stato promosso da Sergio Scariolo come opzione offensiva importante, oltre ad essere il massimo rimbalzista della squadra.
Coach Sergio Scariolo 10: Che ci siano o non ci siano i giocatori NBA, gli Eurolega (che la Spagna per le finestre non convoca a prescindere per scelta), niente Lorenzo “Marrone”…Non importa. Anche con un’accozzaglia di giovani e giovanissimi proveniente da squadre che al massimo giocano in EuroCup o in FIBA Champions League, lui vince…Sempre e comunque.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto