Venezia, 21 Ottobre 2022 – Nella sala stampa del Palasport “Giuseppe Taliercio” a presentare la partita che l’Umana Reyer Venezia giocherà domenica 23 Ottobre contro l’EA7 Emporio Armani Olimpia Milano c’è Riccardo Moraschini a parlare davanti ai giornalisti.
La guardia-ala nativa di Cento è pronto a ripartire ufficialmente dopo la fine della squalifica durata un anno inflittagli dal Tribunale Nazionale Antidoping causa positività alla sostanza Clostebol Metabolita riscontrata nel controllo fuori competizione del 6 ottobre 2021. Moraschini – il quale ha sempre sostenuto giustamente la tesi della contaminazione indiretta – può decollare nuovamente.
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“Sarà una partita molto emozionante per me, perchè sono passati 12 mesi dalla squalifica al mio rientro di domenica… Onestamente non ho ancora ben realizzato, ma penso che quando entrerò in campo avrò una bella bomba di emozioni in testa, devo essere bravo a concentrarmi sul giocare la partita. Le emozioni saranno tante, a partire dal giocare in casa contro l’Olimpia Milano, quella che è stata la mia squadra negli ultimi 3 anni, e poi giocare la mia prima partita ufficiale in maglia Reyer… Devo essere pronto e bravo a calcolare le emozioni che ci saranno indubbiamente.”
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Per Riccardo Moraschini, che nella sua carriera di giocatore ha passato anche degli infortuni gravi (su tutti, il trauma distorsivo al ginocchio destro con la rottura del crociato anteriore nel maggio 2017 quando all’epoca vestì la maglia della Dolomiti Energia Trentino), non sarà ovviamente un semplice ritorno sul parquet nel giocare l’amata pallacanestro.
“Sei uno sportivo, sei dell’ottica dell’idea che può succedere che rientri stando fuori sei/sette mesi, l’ho passato ma è una sensazione completamente diversa, in questi giorni ho pensato che domenica sarà un anno da quando non gioco una partita ufficiale. Sono tranquillo, voglio solo divertirmi, ritornare a fare quello che ho sempre fatto. Giocare coi i miei compagni, trovarmi pronto il prima possibile e tornare il Moraschini che sempre è stato.”
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Tanti amici compresi compagni di squadra, allenatori, ex compagni di squadra gli sono stati vicini durante l’assurda vicenda.
“La mia famiglia e tutte le persone vicino a me mi sono state di grande aiuto, il fatto di avere avuto tanto affetto, tanto appoggio e tanta comprensione del pubblico, dei tifosi in generale un po’ di tutte le squadre mi hanno aiutato tanto, mi hanno grande forza e tanto sostegno nel superare quest’assurdità che c’è stato in quest’anno. Il fatto che è stato capito quello che mi è successo realmente, mi ha dato quell’appoggio, non solo da parte dei miei cari, questo mi ha aiutato tantissimo.”
Però non ci sarà assolutamente nessuna rivalsa per Riccardo che domenica affronterà proprio la sua ex squadra…
“Ho solo motivi di fare bene: sono venuto qui a Venezia per iniziare un nuovo ciclo, e per me è come se lo fosse. La mia motivazione è di aiutare la squadra nel vincere partite e arrivare al top il prima possibile perchè penso sia un anno importante per me e per la Reyer, sono venuto qui per il progetto che c’è, questo è il mio obiettivo. Non ho motivi di avere rivincite con nessuno, io ho sempre pensato a me stesso, ho sempre cercato in campo quello che dovevo fare.”
L’Umana Reyer Venezia, tre sconfitte nelle ultime quattro partite di inizio stagione tra LBA e 7 DAYS EuroCup, deve cercare di rialzarsi. Ricky vede nell’imprimere il proprio ritmo della partita e la continuità le chiavi per affrontare la corazzata Olimpia.
“Siamo andati nelle ultime partite un po’ a sprazzi, serve la continuità nell’arco dei 40 minuti, poichè con Milano non ti puoi permettere di avere cali di intensità e concentrazione, quello che abbiamo avuto nelle partite perse in questo inizio di stagione. Milano viene dal doppio turno di EuroLeague con Partizan e Bayern in trasferta, ricordo bene è abbastanza stressante, dobbiamo essere bravi a iniziare subito molto forte e ad imprimere il nostro ritmo fin dall’inizio.”
Per Riccardo Moraschini la partita di domenica sarà l’inizio di una nuova stagione personale, la prima partita ufficiale dopo un anno maledetto di stop.
“Sicuramente non giocare partite ufficiali con l’agonismo di una partita ufficiale penso che sia difficile, chiaro che questi due ultimi mesi mi sono serviti per rientrare nel gruppo, per allenarmi con la squadra ritornare a fare 5vs5 dopo 10 mesi che non facevo nemmeno 1v1 o 2vs2. Non so quanto sia difficile, non posso saperlo, l’unica cosa che posso dire è che cercherò di mettere tutta la voglia che ho in campo e il meglio che cercherò di fare per aiutare la squadra a vincere. Poi, se arriverò al massimo della mia condizione già domenica tanto meglio, se sarà tra un mese ci vorrà pazienza, ma spero di farlo il prima possibile.”
E poi domenica, i strani casi della vita, giocherà proprio contro l’Olimpia Milano, la sua ultima squadra per tre stagioni.
“Quando ho letto durante quest’estate il calendario e ho letto che sarà contro Milano la partita del mio rientro, ho fatto un bel sorriso, veramente difficile che potesse accadere, vedi le coincidenze.”