Scorro le notizie su facebook e mi imbatto in una notizia terribile, la morte di Gianni Zappi, imolese, allenatore mito di un basket d’altri tempi. Autografò la prima LBA di Reggio Emilia, 40 anni fa, con relativa salvezza, in serie A2, prima della straordinaria èra di Dado Lombardi, scomparso prima di lui.
Leggo su sabatosera.it, la testata di Imola, della cooperativa presieduta da Paolo Bernardi, amico e per molti anni firma da Imola, quando era in serie A1, per la Gazzetta dello Sport. La sigla è p.z., del vicedirettore Paolo Zanelli.
“Gianni Zappi ci ha lasciato. Aveva 76 anni. Un incidente d’auto in Trentino, dalle prime notizie che sono state divulgate. Dire che è un pezzo di storia del basket è davvero il minimo, perché Giannetto rappresentava il basket nel senso più ampio del termine. Soprattutto di Imola, ma poi di tutta Italia. Fu tra i fondatori dell’Andrea Costa, che in seguito dalla panchina riuscì a portare fino alla storica serie A2, nel 1995. Le panchine della Virtus in serie B negli anni Ottanta lo lanciarono fuori dalle mura. Quanto poteva tutti i lunedì si trovava con gli amici di una vita alla Tavernetta, di ritorno da Ancona, con la serie A femminile, ma anche da Reggio Emilia, dove nel 1982 portò gli uomini alla prima promozione in A2. Le valigie erano sempre pronte, bastava che ci fosse un progetto serio: eccolo quindi allenare a Osimo, Firenze, Cagliari, al Gira Ozzano, ma anche altre realtà, come la Virtus Bologna 1934 e il ritorno in giallonero nell’epoca della presidenza Galassi. Ha avuto anche ruoli nazionali in associazioni di allenatori e con la sua Imola ha chiuso un paio di stagioni fa dopo essere stato dirigente in ambito sportivo nell’Andrea Costa. Fa davvero effetto pensare che sia scomparso neanche un anno dopo Sergio Piattesi, l’amico di una vita intera. Ti sia lieve la terra, Giannetto”.
E poi arriva il comunicato redatto da Davide Draghi, certamente con il contributo dell’ad Alessandro Dalla Salda e magari con la memoria storica di Gianni Pastarini, l’ex ds.
“Tutta la Pallacanestro Reggiana si stringe addolorata alla famiglia Zappi per l’improvvisa scomparsa, all’età di 76 anni, dell’amato Gianni, ex allenatore biancorosso, vittima di un tragico incidente stradale.
Gianni Zappi rimarrà per sempre nella storia del nostro club come il tecnico che ha portato per la prima volta la società tra i professionisti, con la conquista nel 1982 della promozione in Serie A2 nello spareggio di Udine contro la Necchi Pavia. “Giannetto”, come tutti lo soprannominavano, è restato alla guida della squadra anche nella stagione successiva, centrando la salvezza.
Imolese, personaggio molto noto nel mondo del basket italiano non solo per la sua ultra-decennale carriera in panchina, ma anche per aver ricoperto la carica di presidente USAP (Unione Sindacale Allenatori Pallacanestro), di Consigliere Federale e di dirigente, in particolare come Direttore Sportivo dell’Andrea Costa Imola.
Gianni lascia la moglie Alide e il figlio Mauro. Pallacanestro Reggiana esprime le sue più sentite condoglianze alla famiglia ed ha già inoltrato alla FIBA la richiesta di poterlo ricordare questa sera con un minuto di raccoglimento prima dell’inizio della sfida di BCL contro l’AEK Atene”.
A me resta il rammarico consueto, la chiusura del canale youtube principale, in cui l’avevo raccontato proprio nell’Imolese, 5 anni fa, a margine della presentazione del campionato di LBA.
Peraltro ho ancora il racconto del figlio, Matteo, che in estate è passato dall’Andrea Costa alla Virtus Imola, dov’è viceallenatore. Il nostro incontro è di 4 anni fa, a Reggio, per un’amichevole. Ci uniamo alle condoglianze alla famiglia, per un personaggio indimenticabile. Che fra l’altro era atteso domenica alla prima al ritorno al PalaBigi, di Reggio Emilia, dopo oltre due anni. Avevamo notato la sua assenza, spiegata drammaticamente ora.