Un’autentica rivoluzione quella che ha interessato il mercato estivo dell’Unieuro Forlì. Una rivoluzione che porta la firma ed il marchio di Antimo Martino. Per il successore di Sandro Dell’Agnello sulla panchina forlivese doppio e fondamentale incarico: allenatore sì, ma anche responsabile tecnico. Tradotto, progetto chiavi in mano con relativa assunzione di oneri e onori. Almeno due anni di contratto per il nuovo tecnico biancorosso che ha interpretato il termine rivoluzione come meglio non si poteva.
Via tutti, a parte il lungo Lorenzo Benvenuti, già sotto contratto, e reduce da una stagione in chiaroscuro complicata da un infortunio al ginocchio. Per il resto, Antimo Martino ha abbracciato la progettualità consegnatagli dalla dirigenza di viale Corridoni, abbattendo l’età media del roster e inserendo giocatori di comprovata affidabilità. A questo va unita la voglia di riscatto di alcuni elementi. Oltre al già citato Benvenuti, anche il playmaker classe ‘88 Lorenzo Penna, seppur reduce dalla promozione in LBA con la “sua” Verona, porta in dote tanta voglia di rivalsa. Nella trionfale stagione della Scaligera, infatti, Penna ha patito il gravissimo infortunio con rottura del crociato del ginocchio destro, a metà novembre. Infortunio che ha portato all’intervento chirurgico e ad un lungo periodo di riabilitazione.
Elemento di assoluta esperienza e capace di strappare le partite dalla panchina è poi Daniele Cinciarini, ex Ravenna ormai quarantenne, ma stabilmente in doppia cifra. Con le sue caratteristiche di leader e la sua capacità di svoltare le partite, la neo guardia biancorossa saprà farsi “perdonare” dai tifosi forlivesi i suoi lunghi trascorsi in maglia Fortitudo e la recente storia ravennate.
La linea verde, poi, passa dall’ala del ’97 Todor Radonjic. Alla prima esperienza in A2, dopo la promozione ottenuta dalla B con la maglia di Fabriano, l’ala di origine montenegrina ha impattato con piglio deciso la nuova categoria. Con la canotta di Latina, Radonjic ha chiuso la regular season con 10 punti e 4 rimbalzi di media in 27 minuti. Numeri che hanno sedotto Antimo Martino in ragione anche della straordinaria combattività che Radonjic sa mettere in campo. Di sicuro sarà un elemento quantomeno interessante in uscita dalla panchina.
Rimanendo al capitolo giovani, l’Unieuro si è aggiudicata i favori del playmaker Fabio Valentini, giovanissimo virgulto della cantera monferrina, e dell’ala piccola Luca Pollone, 25 anni, formatosi a Biella e reduce da un’ottima stagione in A2 dopo la promozione dalla B con la San Giobbe Chiusi. Per lui poco meno di 10 punti e 4 rimbalzi di media.
Numeri, in generale, che non raccontano tutto. Numeri che vanno contestualizzati nel preciso istante della carriera di ciascun giocatore. Se per i più esperti, infatti, si parlava di riscatto, per i più giovani si possono tranquillamente rispolverare i concetti di rampa di lancio e prospettiva. Ed è proprio in quest’ottica che va visto il progetto tecnico di Antimo Martino e dell’Unieuro.
L’obiettivo primario è quello di creare, o meglio ritrovare l’entusiasmo della Unieuro Arena attorno al gioco e gettare le basi per la Forlì del futuro. Un futuro che non troppo in là dovrà necessariamente spingere i vertici a dichiarare obiettivi molto importanti. La struttura societaria negli anni è stata infatti consolidata ed è ora giunto il momento di concentrarsi sulla progettualità tecnica.
Forlì punta tutto su Antimo Martino che, nell’attesa delle firme a stelle e strisce, dopo l’ultimo innesto dell’ex Ravenna Giulio Gazzotti, si augura di cuore che il buongiorno si veda dal Martino.
Frambo