Altro giro, altro regalo, altra vittoria. L’Italbasket non si ferma più e liquida la Serbia con praticamente lo stesso scarto (punto più, punto meno) delle partite precedenti contro Olanda, Belgio, Finlandia e Svezia.
La Serbia sulla carta è formazione con più talento rispetto alle sopra citate rappresentative del Nord Europa ma a questo gruppo di ragazze pare non interessare nulla e nessuno. Vanno in campo e giocano sempre alla stessa maniera, difendendo forte ed in attacco tentando (quasi) sempre di trovare la compagna più smarcata per farle prendere il tiro più ad alta produttività possibile.
A differenza delle partite scorse in questa c’è stato un momento di difficoltà per le azzurrine, sul finire del secondo quarto quando le slave erano intorno alla decina di punti di svantaggio ma con una zona 2-3 avevano fatto sbagliare un paio di attacchi in fila.
Sembrava che l’inerzia e l’entusiasmo potessero spingere le serbe verso la rimonta ma una tripla di Legoh, una di quelle che valgono 6 e non 3, ha ricacciato indietro le avversarie e ha spento sul nascere il fuoco della speranza delle ragazze di Jankovic.
Quindi semifinale doveva essere, almeno, e semifinale sarà. L’avversaria sarà la Spagna, di livello nettamente diverso rispetto alla Serbia. Concentriamoci allora su cosa non dovranno fare le azzurrine: certamente non dovranno più sbagliare la quantità industriale di tiri facili che l’attacco riesce a creare.
Anche oggi almeno 4-5 comodi layup o appoggi da un metro. Troppi, anche considerando il ferro duro e scivoloso che alle volte sputa tiri già dentro. Poi limitare le perse non forzate per non dare punti facili alle iberiche, e mantenere il controllo delle plance.
Partiamo con un leggero favore del pronostico e ciò storicamente non è un bene ma queste ragazze hanno abbastanza talento e forza mentale per superare anche l’ultimo ostacolo verso la finale. Forza ragazze!
IL TABELLINO: ITALIA – SERBIA 72 – 46
LE PAGELLE
IRENE GUARISE 6: fa sempre il suo compito senza squilli e senza sbavature. La vorremmo più intraprendente, specie a risultato già acquisito.
VITTORIA ALLIEVI 5,5: parte male sbagliando canestri e perdendo palloni non da lei. Nel secondo tempo un po’ meglio ma in semifinale serve una Vittoria formato Limonta Costamasnaga.
GIULIA NATALI 6: si prende tanti tiri e ne sbaglia parecchi, ma il suo ruolo e il suo status glielo impongono. Preziosissima a rimbalzo distribuisce anche 4 assist, non pochi.
VITTORIA BLASIGH 6,5: la timidezza non sa cosa sia, 6 tiri tentati in 13 minuti lo dimostrano…dalla media segna con buona costanza, e difende anche discretamente bene.
SARA RONCHI 6: gioca poco per problemi di falli ma ci delizia con due lampi di talento cristallino. Ormai ci siamo abituati….
MARTA PELLEGRINI 7: segna triple pesanti ma non si limita a questo; difende forte, recupera palloni, aiuta la squadra in mille modi. Peccato per un paio di canestri già fatti e sbagliati….
CATERINA GILLI 6: già vi sento, là fuori….1/9 al tiro e gli dai 6? Si, perché il basket è anche altro…Cate domina a rimbalzo e recupera valanghe di palloni, oltre a subire falli che nell’unico momento delicato aiutano l’Italia a muovere il punteggio.
ILARIA PANZERA 8: dato che è tempo di Tour De France direi che è Hors Categorie, come le salite più impegnative. Fa quel che vuole in campo, a seconda dei momenti è più talentuosa, più grossa, più agile, più tutto. Ha cifre spaventose che neanche raccontano tutto…..
CATERINA LOGOH 7: ripeto il commento di ieri: gioca poco inspiegabilmente. Ed aggiungo, segna il canestro più pesante del match, una tripla presa praticamente a freddo ed allo scadere.
SOFIA VARALDI 5,5: fatica più del solito contro le lunghe serbe.
SILVIA COLOGNESI 7: la Tyler Cain di questo Europeo. Concreta da sotto, trasforma in punti tutte le occasioni che gli capitano, solida a rimbalzo e se qualche volta viene superata in velocità…Pazienza.
ASHLEY EGWOH 5,5: temo sia in crisi di confidence, come dicono gli americani. Anche oggi canestro da sotto divorato. Ci vorrebbe un bel canestro all’inizio della semifinale per sbloccarla, perché il suo contributo potrebbe essere molto prezioso.
MAZZON ANDREA 7: riduce il minutaggio della panchina ma non l’idea di ruotare a 12 mantenendo sempre alta la pressione sulla palla e difensiva in generale. Carico a pallettoni, urla fino all’ultimo minuto con il risultato in freezer da mezz’ora.
Cristiano Garbin
TW : @garbo75
IG : @garbin_cristiano