Bologna, 10 giugno 2022 – In una gara da spalle al muro l’Armani Olimpia Milano inizia meglio e proseguendo il canovaccio imbastito in #Gara1 blinda l’area e sfida la Segafredo ad aprire la scatola, ma la mano di Toko Shengelia è gelata e dopo uno 0/3 dall’arco deleterio per i bianconeri, Milano scappa sul +9 con Shields che sembra continuare la sua perfetta gara #1.
La Virtus Bologna di questa sera, però, non è la stessa di mercoledì, non è lo stesso di mercoledì Kyle Weems, ma soprattutto non è lo stesso di mercoledì Mam Jaiteh che, memore della figuraccia di #Gara1, mette il suo corpaccione al servizio delle carambole impedendo ai Messina’s Boys solamente di pensare al rimbalzo offensivo e permettendo alla Virtus di chiudere il quarto con 6 punti di svantaggio nonostante uno sconsolante 0/5 ai liberi, ben 5 palle perse, ma con Hines e Bentil già gravati di due falli.
Dopo il riposo antistress concesso al suo 4 titolare Scariolo vede il n°21 cominciare a prendere in mano la partita ed insieme ad una sfuriata di capitan Belinelli provare a spaccare la partita, ma non avevano fatti i conti con la classe di Gigi Datome che, rispondendo colpo su colpo, teneva in linea di galleggiamento l’Olimpia Milano.
Dopo l’intervallo lungo Bologna prova a scappare, ma è Devon Hall che prova a caricarsi sulle spalle tutto l’attacco meneghino e giocando praticamente 1vs5 tiene attaccati i biancorossi alla partita. Un giocatore solo però non basta e l’ultimo parziale vede Pajola in versione Finali 2021, levare il respiro a chiunque passi dalle sue parti e alzare i ritmi, mentre Milano pare avere un po’ il fiato corto.
Di questo piccolo calo lombardo ne approfitta subito Milos Teodosic che, rientrato riposato per gli ultimi quattro minuti, riesce ad ispirare i compagni, aumentando i ritmi e trovando, per la prima volta nella serie, tiri facili in transizione che chiudono di fatto la partita, con Shengelia sugli scudi, davanti al ministro dello sport georgiano, l’ex virtussino Victor Sanikidze.
Ora la serie si sposterà a Milano con gli uomini di Ettore Messina che tornano a casa sull’ 1 pari, cosa che avrebbero firmato alla vigilia di #Gara1, ora dovranno trovare le energie per mantenere la pressione difensiva sempre alta ed impedire a Bologna di mantenere il controllo dei rimbalzi come questa sera, e di conseguenza il controllo del ritmo gara.
La Segafredo Virtus Bologna nonostante l’inizio difficile è riuscita a superare la pressione e invertendo il conto a rimbalzo, a dettare il ritmo della gara, portandolo ai tempi a lei più congeniali. Importante per coach Scariolo aver ritrovato i giocatori che più avevano deluso mercoledì, Pajola, Weems e Jaiteh, che a questo punto potranno dare il vantaggio di rotazioni più ampie che tutti avevano indicato come possibile chiave di questa serie.
Spogliatoi
Ettore Messina
“Complimenti alla Virtus Bologna. Hanno giocato un po’ meglio di noi, soprattutto dalla fine del secondo quarto in avanti e meritato di vincere. Adesso siamo 1-1, andiamo a Milano e speriamo di farci trovare pronti. Abbiamo giocato due partita in trasferta contro la Virtus Bologna, siamo 1-1, ovviamente saremmo stati strafelici di vincere anche stasera, non è successo, ci prepariamo alla prossima. Per ora i rimbalzi sono stati il fattore decisivo delle due partite, #Gara1 per noi e #Gara2 per loro. Non è strano: sbagliando tanti tiri, noi e loro, se ci sono dei rimbalzi d’attacco hai maggiori possibilità di farcela. Bentil ha avuto una iperstensione al ginocchio sinistro nel finale della prima partita, in cui aveva segnato qualche punto, messo due liberi pesanti, preso dei rimbalzi, quindi era stato positivo. Penso che stasera sia stato un pò condizionato dalla condizione fisica. Naturalmente, non abbiamo avuto tanto da Hines e Melli, per noi importanti, ma lo sanno anche loro. Ora andiamo a Milano e vediamo di essere pronti”.
Sergio Scariolo
“Il buon lavoro a rimbalzo è stato decisivo. Sono partite equilibrate, in questa abbiamo condotto più noi rispetto alla prima. Per noi controllare i rimbalzi difensivi significa mettere la gara su ritmi che ci piacciono di più. All’inizio quello che dovevo fare era togliere Toko dal campo, per tranquillizzarlo un po’ e fargli riprendere fiducia, l’inizio mi aveva un po’ preoccupato. Però qui funziona così, se tu hai fatto qualcosa nella tua carriera e hai dimostrato si presuppone che qualcosa tu continui a far vedere in campo, funziona per tutti, è la logica delle cose e Toko lo ha dimostrato ancora. Un giocatore anche capace di iniziare male e poi correggere la sua prestazione. Dovevamo interrompere il filo tra Rodriguez e Hines e oggi siamo stati più attenti e ci siamo riusciti bene, cosa che in gara 1 per noi era stato dannoso. Pajola? È stato bravo, valore doppio alla sua prestazione soprattutto dopo l’infortunio di Hackett. Sono molto contento della partita che ha fatto.”
Virtus Segafredo Bologna vs A/X Armani Exchange Milano 75-68
Parziali: 18-23; 21-15; 17-16; 19-14
Le Pagelle
Amedeo Tessitori n.e.
Nico Mannion 6: minuti importanti e grande presenza a rimbalzo difensivo, non capisce ancora quando forzare e quando no, ma buona risposta dopo l’n.e. di #Gara1.
Marco Belinelli 6,5: partita di sostanza e sacrificio, importante nel secondo quarto, apre spazi ai compagni e non forza nulla
Alessandro Pajola 7,5: si è rivisto il Pajola delle finali 2021, cattivo, asfissiante, deciso. Si è tolto la pressione di mercoledì dando un grandissimo contributo, decisivo.
Amar Alibegovic 6,5: se solo se ne convincesse sarebbe fortissimo. Dà un gran contributo mettendo fisicità, dinamicità e segnando 4 tiri liberi importantissimi.
Mouhammadou Jaiteh 7: dopo lo scempio di #Gara1 si fa trovare pronto e confeziona una doppia doppia importantissima, risultando decisivo per vincere la lotta a rimbalzo.
Tornike Shengelia 8,5: dopo un inizio da incubo, spadellando dall’arco e dalla lunetta, trova i suoi spazi, la posizione ed il ritmo trascinando tutta la squadra, oscurando la via del canestro agli avversari e dimostrando carattere e leadership.
Daniel Hackett 5: sembra sempre sul punto di esplodere, non riesce a trovare il modo di incanalare la sua aggressività nel giusto modo, subisce un infortunio all’anca che lo toglie dalla partita, e stasera non è stato un grande svantaggio per coach Scariolo.
Jakarr Sampson 5,5: partita da farfallone, non trova quasi mai la via del canestro e sembra sempre avere la sciocchezza in canna, però la sua dinamicità difensiva dà fastidio all’attacco milanese.
Kyle Weems 6,5: doveva farsi perdonare la figuraccia di #Gara1 e c’è riuscito, non con numeri eclatanti, ma con costanza, concretezza e sudore, bentornato.
Milos Teodosic 7: soli 3 punti, ma una gestione finale da premio Nobel del basket. Stasera batte anche il record di Roberto Brunamonti per numero di assist in una serie finale, insomma: il Mago.
Isaia Cordinier 6: 16 minuti e 0 punti, ma la sua pressione costante su Shields e Hall a tratti è stata impressionante, se poi riuscirà a trovare la via del canestro…
Nicolò Melli 5: va bene le grandi difese, peraltro stasera alternate a svarioni non da lui, ma in attacco non può avere questo approccio. Non può per gli equilibri tattici e tecnici, non può perché se hai quello status lì, di top player europeo e guadagni quelle cifre lì non puoi...
Jerian Grant 6: entra, mette una tripla non facile e poi mette pressione sulla palla. Peccato che il metro sia cambiato rispetto a #Gara1 ed allora le sue difese diventano fallose. Rimane il fatto che Kell secondo me sarebbe più utile.
Chacho Rodriguez 6: partita in cui come spesso gli succede fa delle grandi giocate ma non riesce a comandare squadra e ritmo.
Giampaolo Ricci 5: una tassa sia davanti che dietro. E’ in uno di quei momenti che capitano nella vita di un cestista. Probabilmente non farebbe canestro manco se fossero le finali di Prima Divisione. Addà passà a’nuttata, dicono in Trentino…
Paul Stephan Biligha 7,5: dimostra una volta di più che sta molto bene fisicamente e che con la fiducia dello staff è capace di tirare fuori queste prestazioni. Difese in anticipo spesso perfette, sempre presente a rimbalzo ed in aiuto. Messina ha scoperto dopo 10 mesi di avere un piccolo (oddio, piccolo….) tesoretto in panchina con il numero 19…
Devon Hall 6,5: si guadagna tanti falli ma spesso e volentieri è costretto a tirare impiccato allo scadere dei 24″ più per colpa dell’organizzazione difensiva di Bologna che per demeriti particolari. Poi stiamo parlando di Devon Hall e non di Pete Maravich o George Gervin, indi per cui è ovvio che le percentuali siano basse…
Tommaso Baldasso 4,5: sette minuti, 4 tiri, zero canestri. Quando la pressione si alza lui fa come un palloncino e scoppia e stasera ne è l’ennesima riprova.
Shavon Shields 6: troppe volte attacca palla in mano a difesa schierata, situazione in cui l’Olimpia a naso ci ricava un numero di punti su 100 possessi ridicolo e lo dico senza sapere nulla e senza guardare le statistiche avanzate. E torni ad usare il suo infallibile tiro dalla media…..
Davide Alviti: n.e.
Kyle Hines 4,5: a sto giro è stato soverchiato da Jaiteh ma non solo. Ed ha pure giocato poco per problemi di falli. Credo proprio che in #Gara3 vedremo un altro Hines….
Benjamin Bentil 6: usa la sua forza fisica contro Shengeila e lo fa discretamente bene. Però da fuori non ci prende e per la squadra è un bel problema. Il totale è un 0/5 combinato tra le tre ali grandi. E’ qui che la Virtus costruisce la vittoria.
Gigi Datome 6: da tre non ci prende e ne sbaglia un paio pesanti ma fa 5 canestri uno più bello e difficile dell’altro.
tromba
Pagelle Olimpia di Garbo