Sassari, 20 maggio 2022 – Una Dinamo Sassari ai limiti della perfezione domina e dopo la vittoria a domicilio di Gara 2 si porta in vantaggio sul 2-1, con il matchpoint a disposizione ancora in casa fra due giorni. Per la Germani Brescia una sconfitta netta, segnata però dalla brutta notizia dell’infortunio dell’MVP di questa LBA, Amedeo Della Valle, costretto ad uscire dopo 5′ per un problema alla spalla. Ora la squadra di coach Magro è costretta a vincere domenica per tenere ancora in piedi la serie.
La squadra di coach Piero Bucchi ha condotto per quasi tutta la gara, dominando nel pitturato con il 66.7% al tiro, ma soprattutto ritrovando quel tiro dai 6.75 che tanto era mancato nelle due sfide al PalaLeonessa, chiudendo stasera con il 42.3%. Non sono soltanto le notevoli cifre offensive ad aver indirizzato un match equilibrato solamente nel primo periodo, ma la grande intensità messa in campo dal Banco di Sardegna, asfissiando in difesa gli esterni bresciani e costringendoli a 8 palle perse. Sfida vinta anche a rimbalzo 37-32, a sottolineare un dominio dei padroni di casa evidenziato soprattutto dalle valutazioni: doppiando gli avversari per 121 a 60.
Insomma la serata perfetta confezionata dall’MVP meno atteso di tutti, quel Filip Kruslin autore di soli 3 punti nelle prime gare della serie e trasformato dall’aria del PalaSerradimigni, guidando i compagni alla vittoria con i suoi 20 punti. Una Dinamo che ha girato come un orologio, capace di mettere in ritmo tutti e portando in doppia cifra cinque uomini, come Burnell (15 punti), Robinson e Logan (13 punti ciascuno) e Diop (10 punti). Ottime le prove anche di Miro Bilan, 9 punti e 8 rimbalzi, e Stefano Gentile con 7 punti, 7 rimbalzi e 7 assist; con invece Bendzius che continua a litigare dalla lunga distanza in questa serie, nonostante i 7 punti segnati.
Per Brescia una gara giocata bene nel primo quarto, come nella vittoria in Gara 1, chiudendo persino avanti di 2, ma che già prima dell’intervallo è sembrata pagare la defezione della sua punta di diamante Della Valle, uscito nel primo quarto per un acuirsi del dolore alla spalla sinistra, già acciaccata in Gara 2. Una match che nella ripresa ha visto una Germani tirare i remi in barca, come da stessa ammissione di Magro, con la testa già proiettata alla decisiva Gara 4.
Grande prova di John Petrucelli e non solo in difesa come suo solito, ma soprattutto offensivamente, con 16 punti che hanno trascinato gli ospiti avanti nel primo periodo, un +2 che è stato il massimo vantaggio bresciano di tutta la serata. Un ritrovato John Brown (18 punti) partito in quintetto e apparso in netta crescita dopo le ultime partite; male invece Naz Mitrou-Long, nonostante i 7 assist e 9 punti, ma uno 0/7 da tre che fa rumore, oltre alle 5 perse.
Una Gara 3 che parte in perfetto equilibrio nel primo periodo, con le due squadre che buttano sul parquet la stessa intensità ammirata in Lombardia. Il primo momento clou è di quelli che segnano la gara e rischia di farlo anche con l’intera seria: Della Valle infatti, fino a quel momento tenuto a bada benissimo da Robinson, subisce una botta alla spalla ed è costretto ad uscire. Per gli ospiti è uno shock e la Dinamo ne approfitta con Burnell, autentico rebus per la difesa bresciana, andando sul 15-11. Petruccelli però è incontenibile e insieme al canestro di Mitrou-Long firmano il primo vantaggio ospite sul 15-16. Sembra la fotocopia dei primi tempi di questa serie, in cui Brescia prende fin da subito il pallino del gioco in mano, chiudendo avanti alla prima sirena sul 23-25 grazie al canestro di Cobbins.
La Dinamo però reagisce e con Bilan firma il primo break della gara andando sul +7. Petrucelli perde lucidità in attacco e Brescia si inceppa. Magro corre ai ripari alzando il quintetto con Burns e Cobbins, ma non sortisce nessun effetto, anzi Sassari allunga sul 41-32. Gli ospiti faticano a restare a contatto, condizionati già delle pessime percentuali al tiro specialmente da due, e Kruslin con una tripla prova a minare le loro certezze, andando negli spogliatoi sul 47-34.
Nella ripresa la Dinamo sembra non aver staccato la spina, travolge tutto e tutti e in un minuto e mezzo piazza un parziale di 9-0. Brescia sprofonda sul -21 e sembra non avere più le energie necessarie. Oltre ad un Petrucelli con problemi di falli, è costretta a rinunciare a Gabriel per un infortunio al ginocchio, dopo una sfortunato scontro con il proprio compagno Mitrou-Long. Sassari dilaga e con il libero di Treier si porta addirittura sul +32. Mitrou-Long poi chiude con un canestro il terzo periodo sul 80-49.
L’ultimo quarto è praticamente una seduta d’allenamento in cui i due coach svuotano la panchina, per preservare energie in vista della Gara 4 di domenica. La sfida termina 98-68 con tutto il PalaSerradimigni in piedi a festeggiare il punto del 2-1.
Fra 48 ore si riscende in campo sempre a Sassari, con la Germani ferita e spalle al muro, costretta a vincere a tutti i costi per forzare la serie e tornare tra le mura amiche per giocarsi il passaggio del turno. Ovviamente la speranza e di recuperare in tempo Della Valle e Gabriel, altrimenti rischierebbe di mettersi ancor più in salita.
Per la Dinamo una situazione forse insperata, viste le premesse iniziali prima di questi quarti playoffs, ma con la possibilità di giocarsi il matchball proprio in casa, dimostrando anche stasera di aver fatto uno step ulteriore di consapevolezza nei propri mezzi. Basterà per passare il turno e raggiungere l’Olimpia Milano?
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Germani Brescia 98-68
Parziali: 23-25; 24-9; 33-15; 18-19.
Progressione: 23-25; 47-34; 80-49; 98-68.
Sala Stampa
Alessandro Magro, Filip Kruslin e Piero Bucchi.
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Emmanuele Pitirra s.v.: fa il suo esordio in carriera nei playoff negli ultimi istanti del match.
Miro Bilan 6,5: l’intento di coach Magro è di limitarlo fin da subito mettendogli Brown alle calcagna. Trova le misure dopo qualche minuto e poi, nel secondo quarto, sono due suoi canestri a firmare il primo allungo per i sardi. Ma è in difesa che impressiona, con un’aggressività e raddoppi continui che sfiancano l’attacco bresciano. Nel secondo tempo viene lasciato per molto tempo a riposo, ma il suo l’aveva già fatto: 9 punti, 8 rimbalzi e 2 stoppate.
David Logan 7: partenza diesel per il professore, poi nella ripresa si scatena e rimpingua il divario definitivo della Dinamo. Proprio dopo l’intervallo infatti, segna una tripla fuori equilibrio chiedendo vibratamente un fallo aggiuntivo, ovviamente arriva giustamente il tecnico e lì scatta una molla. Da quel momento Logan si accende e inanella 8 punti di fila, chiudendo definitivamente il match.
Gerald Robinson 7: parte bene in difesa su Della Valle e in attacco torna ad essere il Robinson ordinato ammirato in stagione. Nella ripresa si iscrive alla festa e trova spesso e volentieri il fondo della retina. Chiude con un “discreto” 100% al tiro e 13 punti, conditi da 6 assist e 2 rubate.
Filip Kruslin 8: dopo le prime due gare quasi da spettatore, soprattutto in attacco con soli 3 punti complessivi, e utilizzato esclusivamente da specialista difensivo, il croato si risveglia tra le mura di casa. Una prestazione tonante per il numero 6 che vive una serata di autentica onnipotenza cestistica. 20 punti con un 4/6 da tre, 2 assist e 2 rubate. Il meno atteso trascina Sassari sul 2-1, facendo vedere a tutti che non è solo un buon difensore. MVP di serata e chi l’avrebbe mai detto!
Giacomo Devecchi 6: 7′ in campo con il compito di limitare il pericolo numero uno Mitrou-Long, missione compiuta.
Kaspar Treier 6: per come si mette la gara è chiamato a giocare tanti minuti, tenendo discretamente il campo. Si sbatte a rimbalzo e riesce sempre a non strafare. Geniale un suo rimbalzo offensivo con annesso assist in tuffo per la tripla di Robinson. Chiude con 4 punti e 4 rimbalzi.
Jason Burnell 7,5: soffre in avvio a contenere un Petrucelli ispiratissimo, poi dal secondo periodo si scatena. Una gara totale per l’equilibratore della Dinamo condita da 15 punti, 4 rimbalzi e 3 assist. Il suo gioco in post continua a restare un rebus per coach Magro.
Eimantas Bendzius 6: il meno brillante in una serata sfavillante per la Dinamo, in cui non riesce quasi mai ad entrare in ritmo in attacco. Due triple segnate in queste tre gare di playoffs, un dato clamoroso per il terzo miglior tiratore dall’arco di tutta la LBA, con il 45.1%. Si prende solo 4 tiri dal campo, segnandone solo uno nel pitturato. Limitato da Brescia e dalle sue percentuali negative, si sacrifica per la squadra soprattutto in difesa.
Stefano Gentile 7: e non è un voto a caso. Grande prestazione per il figlio di Nando, letteralmente ovunque sul parquet. Una prova da vero leader, suggellata da 7 punti, 7 rimbalzi e 7 assist. Jackpot!
Ousmane Diop 6,5: entra con la solita determinazione e voglio, soprattutto in fase difensiva. Ma è in attacco che si fa notare di più, con una serie di pick and roll premiati dai compagni. Meno presente a rimbalzo, ma con un Diop così sia Bilan che Bucchi possono dormire sogni tranquilli. Alla fine saranno 10 i punti per il senegalese.
Germani Brescia
Kenny Gabriel 4,5: con Della Valle out è chiamato a caricarsi l’attacco della Germani insieme al canadese ed invece sparisce dal campo. Mai veramente in partita, viene inghiottito dai lunghi della Dinamo senza opporre la minima resistenza. Chiude con una virgola che fa notizia, la prima e unica di questa sua grande stagione. Se Brescia vuole ribaltare la serie gli servirà il miglior Kenny Gabriel.
Nazareth Mitrou-Long 5: perde subito il suo “gemello” d’attacco e rimane quasi spaesato. Non è il solito Mitrou-Long, nonostante provi a caricarsi sulle spalle tutto l’attacco ospite, con forse troppe forzature. Chiude sì con 7 assist e 9 punti, ma con uno 0/7 da oltre l’arco che quasi lo avvilisce, perdendo persino 5 palloni.
Alleia Mobio s.v.: entra negli ultimi 2′.
John Petrucelli 7: nel primo quarto si carica sulle spalle tutto l’attacco bresciano con un avvio bruciante. 12 punti nel solo primo periodo con un 3/4 da tre che permette ai suoi di chiudere avanti alla prima sirena. Ringhia come sempre in difesa, ma non appena Sassari scappa nel punteggio inizia ad innervosirsi e commette qualche fallo di troppo che ovviamente lo condizionerà fino alla fine.
Amedeo Della Valle s.v.: parte in quintetto con una spalla ammaccata, come dirà poi coach Magro nel dopo gara, e si vede che non è il solito Della Valle. Dopo soli 5 minuti è costretto ad alzare bandiera bianca dopo un colpo proprio sulla spalla dolorante e la gara perde definitivamente uno dei suoi maggiori protagonisti. Con la speranza che fra 48 ore possa recuperare e tornare a far vedere perché è stato nominato MVP di questa LBA.
Paul Eboua s.v.: gioca in pieno garbage time e nei 4 minuti sul parquet la voglia non sembra mancargli.
Salvatore Parrillo 6: l’infortunio di Della Valle gli spalanca le porte di Gara 3 e lui non si fa intimorire. Solo 3 punti segnati, ma un’energia e una voglia clamorosa di non far rimpiangere l’MVP 2021-22. Difende per tre, nonostante un attacco di casa parecchio ispirato, buttandosi su ogni palla vagante, come su una persa di Robinson generata proprio dall’ex Cantù.
Michael Cobbins 5: la sua Gara 3 parte male e finisce peggio. Praticamente inoffensivo come in tutta questa serie, non sembra essere ancora al 100% dopo aver recuperato dall’infortunio. Come se non bastasse si fa male sbattendo contro il suo compagno Mitrou-Long ed uscendo dolorante al ginocchio.
Christian Burns 5.5: sicuramente la sua migliore prestazione in questi quarti. Questa volta non viene limitato dai falli e smuove anche il suo tabellino, quando però Sassari ha preso ormai il largo. Più presente offensivo, chiude con 6 punti, quasi tutti dalla lunetta.
Tommaso Laquintana 5.5: parte bene in avvio, aggressivo in difesa e concreto in attacco. Sembra il Laquintana ispirato di Gara 1, ma dal secondo quarto Sassari alza i giri del motore e lui finisce per impantanarsi come tutta Brescia. Chiude comunque con 7 punti e 4 assist.
David Moss 5: torna a referto dopo Gara 1 al posto di Moore. La sua esperienza si fa subito sentire in fase difensiva, ma dopo alcuni fischi contro inizia ad innervosirsi e viene beccato dal pubblico, forse anche per i trascorsi nelle tante sfide in maglia Olimpia. Va fuori giri nella seconda parte di partita, commettendo il quinto fallo prima dell’ultima sirena.
John Brown 6.5: parte a sorpresa in quintetto, per mettere Bilan in difficoltà fin da subito con il suo atletismo. Ripaga la fiducia di Magro con un buona prestazione, la migliore da quando è rientrato in Italia. Alla fine saranno 18 i suoi punti con il 64% dal campo, 9/14 da due. In difesa però sembra faticare più del solito per arginare la verve di un Sassari che cerca in continuazione i suoi lunghi.
Giovanni Olmeo