Belgrado, 19 maggio 2022 – Emozioni a non finire nelle due semifinali di Turkish Airlines Euroleague che si stanno disputando a Belgrado, nel quadro della Final Four organizzata nella capitale serba, preferita a Berlino, sede designata in prima istanza. I campioni uscenti dell’Anadolu Efes hanno avuto la meglio sull’Olympiacos grazie a una tripla sulla sirena di Vasilije Micic, mentre il Real Madrid ha vinto il secondo “clásico” della stagione dopo la finale di Supercoppa di Spagna disputata lo scorso settembre imponendosi al Barça sempre sulla sirena.
La finale è così servita: sabato alle 21.00 alla Stark Arena l’Anadolu Efes, alla caccia del secondo trionfo europeo consecutivo, affronterà il Real Madrid, squadra più laureata d’Europa con dieci titoli di Eurolega nelle proprie vetrine.
Olympiacos Pireo vs. Anadolu Efes 74-77
Parziali: 21-18, 22-14; 20-24, 11-11.
Progressione: 21-18, 43-42, 63-66, 74-77.
Fino a pochi secondi dalla fine dell’incontro Vasilije Micic, indubbiamente uno dei giocatori più decisivi d’Europa, stava registrando una serata pessima al tiro, con 1/5 da due e 3/10 da oltre l’arco. Ma l’ultimo pallone, quello che valeva la qualificazione per la gran finale di Eurolega, l’asso di Kraljevo non l’ha sbagliato. La prima semifinale è finita così, con il playmaker serbo a terra sommerso dalla gioia dei suoi compagni e un sornione Ergin Ataman, che ha stretto la mano a Georgios Bartzokas cercando di contenere il sorriso spontaneo disegnato sul suo viso.
Olympiacos-Efes è stata una gran bella partita, nella quale i greci sono partiti meglio, toccando un massimo vantaggio di +7 grazie al contributo di Shaquielle McKissic (12 punti) e altri quattro uomini in doppia cifra. È mancato all’appello Sasha Vezenkov, autore solo di 5 punti con 1/8 da oltre l’arco. L’Efes, che ai Playoff aveva eliminato l’Olimpia Milano, è venuto fuori alla distanza. Gli uomini allenati da Ergin Ataman si sono aggrappati all’incontro nella prima metà, per poi colpire e affondare nella seconda. Shane Larkin, che ha messo a referto 21 punti e 7 assist, è stato il migliore dei suoi, che hanno messo in mostra l’usuale bel gioco collettivo.
Micic, oltre i 15 punti (nonostante le non perfette percentuali), si è fatto valere anche con 6 rimbalzi e 9 assist, Bene anche Elijha Bryant con 16 punti.
FC Barcelona vs. Real Madrid 83-86
Parziali: 19-19, 26-15; 11-26, 27-26.
Progressione: 19-19, 45-34, 56-60, 83-86.
Il settimo “clásico” della stagione ha dato ragione al Real Madrid, che aveva battuto l’eterno rivale solo lo scorso settembre in Supercoppa di spagna, perdendo poi i cinque scontri diretti successivi disputati tra campionato, Eurolega e Coppa. La partita è stata un’altalena di emozioni, con ampi parziali da una parte e dall’altra, e che ha premiato la squadra al momento più in forma.
Guerschon Yabusele, il miglior giocatore del Real Madrid con 18 punti e 8 rimbalzi, ha fatto capire fin da subito, mettendo a segno i primi cinque punti dei suoi, che questa era la sua serata. Dopo un’ottima partenza dei blancos, il Barça ha rimontato, chiudendo avanti il primo parziale e disputando un ottimo secondo quarto, che ha permesso agli uomini di Sarunas Jasikevicius di andare all’intervallo con un discreto cuscinetto di vantaggio.
I blaugrana, dopo un bell’avvio di ripresa, sono stati risucchiati dal Real Madrid, che ha rimontato punto su punto grazie alla caparbietà del solito Sergio Llull (15 punti) e a un ispirato Fabien Causeur, che ha messo a referto 18 punti, risultando decisivo nei momenti caldi. Da parte del Barça non è bastato un colossale Nikola Mirotic, che ha fatto registrare 26 punti, 12 rimbalzi e 5 assist per 39 di valutazione.
Le sconfitte di Barça e Olympiacos, che avevano terminato rispettivamente al primo e al secondo posto la regular-season, ma che avevano avuto entrambe bisogno di Gara 5 per passare il turno dei Playoff, mentre il Real Madrid aveva liquidato il Maccabi in tre partite e l’Efes aveva fatto lo stesso con l’Olimpia in 4 partite, dimostra che in questa lunga e impegnativa competizione non importa partire forte, quello che conta è arrivare in forma nel momento giusto. La squadra turca, infatti, aveva iniziato la sua stagione malissimo, ritrovandosi in zona Playoff solo dopo l’esclusione delle squadre russe, mentre il Real Madrid aveva vissuto un momento nero tra febbraio e aprile, inanellando diverse debacle consecutive sia in campionato che in Europa.
Ma ora gli uomini di Pablo Laso sono in forma sia fisica che mentale, così come l’Efes, mentre Barça e Olympiacos sono arrivate all’appuntamento un po’ al limite delle proprie forze. La finale promette quindi grandi emozioni e l’esito è assolutamente incerto.
Laura78