Venezia – Mestre (VE), 19 maggio 2022 – Al palasport “Giuseppe Taliercio” colpaccio della Bertram Derthona che piazza una vittoria di autorità battendo l’Umana Reyer Venezia per 63-73.
Derthona con questa vittoria, che fa seguito a gara-2, si porta sul 2-1 ed è a una vittoria da una storica Semifinale Scudetto nel segno di cinque giocatori in doppia cifra, alla Reyer non bastano i 16 di Brooks e i 15 di Theodore.
Venezia sulla partita paga le basse % dal campo (5/27 dall’arco, 19%, e 14/24 a cronometro fermo, 58%) su un match sempre controllato da Tortona.
Gara-4 sarà sabato 21 maggio alle ore 21 sempre al PalaTaliercio: la Reyer per impattare e portarla a gara-5, la matricola “terribile” Bertram Derthona per vincere e andare nelle migliori 4 d’Italia.
CRONACA
Primo quarto ad appannaggio di Derthona, dal 6-6 al 4′ sono Sanders e Wright con le triple a dare il primo importante strappo per i piemontesi con la Reyer a sbagliare molto dal campo (4/16) e ai liberi con Watt, è 12-20 dopo il quarto iniziale.
Secondo quarto, la tripla di Mazzola dà linfa alla Reyer che si porta sul -2 per il 18-20 dopo 12′, ma alcuni palloni vaganti e rimbalzi offensivi di Derthona con Cannon e Filloy mettono energia agli ospiti che si porta sul 18-24 dopo 14′, time-out De Raffaele. Si segna con il contagocce, Venezia con i canestri di Brooks lima il passivo e si porta sul -2, è 22-24 dopo 17′, time-out Tortona. Cain e Daum continuano il buon momento degli ospiti che toccano il +6 sul 26-32 al 19′; Theodore e Brooks, i più attivi degli orogranata, riducono il gap, ma la tripla di Mike Daum dall’angolo destro chiude sul 30-36 il primo tempo.
Si ritorna a giocare al PalaTaliercio, uno splendido alley-oop Sanders per Daum apre il terzo quarto dove Derthona prova a dare lo strappo decisivo alla gara con la tripla dell’ala dal Nebraska e Macura per il +11 esterno, 34-45 al 24′. Tonut, Theodore e Brooks cercano di far reagire la Reyer, ma il Derthona grazie al solito Daum e Sanders continua a fare male alla difesa oro-granata per la doppia cifra piemontese di vantaggio, 45-55 dopo 29′. Si segna solo ai liberi nel minuto finale del quarto, è 48-57 dopo 30′ di match.
Ultimo quarto: Derthona continua a tenere basse le % della Reyer che non trova continuità di rendimento, Macura porta il +12 esterno a 9’05” dalla fine su una Venezia che litiga con il canestro, ma non solo; è 49-61 a 7’39” dalla fine, time-out De Raffaele. Arriva il massimo scarto di Tortona sul 49-63 a 6’24” dal termine, poi rimpinguato da Wright ai liberi, è 51-66 a 5’05” per il +15 esterno. Continua ad aumentare il gap la formazione di coach Ramondino che arriva a +16 con la tripla di Wright a 3’35”, è 56-70 a 3’20” dopo time-out di coach Ramodino. Venezia cerca di crederci portandosi sul -10 con la tripla di De Nicolao a 2’29”, ma la tripla sbagliata per il possibile -7 da Bramos chiude di fatto una gara sempre controllata da Derthona, è garbage time e 63-73 il finale.
Umana Reyer Venezia vs Bertram Derthona Basket 63-73
Parziali: 12-20; 18-16; 18-21; 15-16.
Progressione: 12-20; 30-36; 48-57; 63-73.
Le Pagelle
Umana Reyer Venezia
Julyan Stone 5: qualche rimbalzo, qualche accelerazione tra le due metà campo, ma veramente poca energia, non da lui.
Michael Bramos 5: 25′ di presenza non pervenuta, qualche difesa la mette, ma davanti non si accende MAI con pochissima intensità e zero triple a segno. Assurdo che ci sia “Iron Mike” tra i peggiori in campo, ma è così.
Stefano Tonut 5,5: si becca un tecnico dagli arbitri dopo meno di 4′ di match; aldilà di questo, qualche lampo offensivo lo porta ma viene braccato e chiuso troppe volte, e rispetto a gara-2 porta tutt’altra partita, non da lui.
Andrea De Nicolao 6: l’ultimo che cerca di non mollare con la tripla del -10 a 2’29” dalla fine, ma troppo poco nonostante un ottimo atteggiamento a cercare di scuotere i compagni.
Martynas Echodas NE
Jordan Morgan SV
Valerio Mazzola 5,5: gioca da “finto 5” cercando di difendere come può, 1/3 dalle triple senza infamia ma anche senza lode.
Jeff Brooks 7: il migliore degli oro-granata perchè almeno lui lo vede il canestro e la retina in maniera positiva, ma purtroppo ha troppa poca collaborazione dai compagni.
Jordan Theodore 6: la media tra il suo attacco con ottime penetrazioni al ferro (7) e la sua regia a tratti assente (5), buone cose difensivamente con recuperi a cercare di aiutare la squadra, ma i falli ne limitano l’utilizzo.
Bruno Cerella NE
Michele Vitali 4: non pervenuto, 0/6 dal campo senza nessun segnale positivo tra le due metà campo, atteggiamento pessimo.
Mitchell Watt 5: si procura anche un taglio al polpaccio sinistro in una serata completamente negativa su tutti i punti di vista dove da sotto canestro non riesce mai a incidere, oltre un pessimo 3/8 dalla lunetta.
Bertram Derthona Basket
Cristopher Mortellaro NE
Chris Wright 7: sì 4 perse e un 2/9 dal campo, ma sono suoi i canestri e i punti per chiudere il match nel quarto finale, oltre a un’ottima regia e buone responsabilità prese.
Jalen Cannon 6: esce alla fine per falli, ma nel suo quarto d’ora giocato contribuisce a tenere alta intensità tortonese sotto-canestro.
Riccardo Tavernelli SV
Ariel Filloy 5: l’applauditissimo ex della Reyer alla presentazione delle squadre, ma che alla fine esclama “non ho fatto un c…o” sul suo match personale condizionato dai falli commessi.
Bruno Mascolo 5: 0/7 dal campo per una partita di fatto negativa, la faccia brutta della gran serata di Derthona
Riccardo Cattapan NE
Luca Severini 6,5: solido gregariato, aiuta tanto sotto il ferro, 4 punti tutti nell’ultimo quarto.
Jamarr Sanders 8: un perfetto 4/4 dall’arco, tanta difesa e tanta garra in campo mostrata con attenzione.
Mike Daum 8,5: se nelle prime due gare “Dauminator” litigava con i canestri dal campo, stasera l’ala del Nebraska gioca un match con canestri d’autore e di classe pura, come la schiacciata di inizio terzo quarto che riceve anche qualche applauso dal PalaTaliercio. 25 di valutazione, e tanto carattere silenzioso.
Tyler Cain 7: difensivamente il solito giocatore solido e attento sui dettagli, contribuisce a oscurare Watt, davanti attento alle piccole quanto basta.
JP Macura 7: non punge dall’arco, ma quello che mette in campo lo fa emergere con carattere.