Ammetto una delle mie tante colpe, ho girato alcuni articoli di All-Around.net a un’altra testata, enordest.it, diretto da Edoardo Pittalis, molti anni da vicedirettore de Il Gazzettino, 74 all’anagrafe. Dubito me li pubblicherà mai anche gratuitamente, perchè sono tagli molto particolari e per una testata rivolta ai veneti magari raccontare un mancato accredito e l’avventura senza biglietto per riprendere può non essere gradita.
Il freelance ha, generalmente, l’obiettivo di avere quanta più visibilità possibile, l’esclusiva di pensiero, di spunto e di scrittura andrebbe adeguatamente monetizzata, meglio essere libero e bello, allora, come un professionista che ho frequentato per anni che pagavo anche per ascoltare giudizi singolari.
Allora che faccio? Su enordest.it ho una rubrica, si chiama zizzagando, rispecchia il mio cognome e anche il pensiero non lineare, simbolo della nevrosi, parlo di una cosa e salto a un’altra, non si può fare, pare, a meno che uno che sia uno showman come Vittorio Sgarbi e allora va tutto bene.
Intanto gli spunti che, spero, leggerete sulla testata creata due anni fa.
In LBA il quintetto ideale della stagione è: Andrea Cinciarini (UnaHotels Reggio Emilia), Amedeo Della Valle (Germani Brescia), Kyle Weems (Virtus Segafredo Bologna), Nicolò Melli (A|X Armani Exchange Milano) e Tyrique Jones (Carpegna VL Pesaro). Della Valle è l’MVP ed il miglior realizzatore, come Cinciarini a Milano non aveva avuto abbastanza spazio negli ultimi anni, in provincia entrambi sono ritornati ai livelli delle due finali scudetto di Reggio Emilia. Amedeo era allergico ai miei video, Andrea alle mie domande, anzi entrambi forse a entrambi e da quando il capitano è ritornato biancorosso non ho ancora avuto modo di porgliene, in conferenza stampa, vediamo se passerà l’accredito per il quarto playoff, per giovedì 19, perchè non è scontato.
La sera di campionato ero a Modena, per la promozione del calcio in serie B, dopo 6 anni, e anche se Davide Draghi mi avesse fatto passare a partita finita non sarei arrivato in tempo per porre quesiti a Ettore Messina, che intervistai per Libero. Vivo per queste emozioni, di fronte ai primattori di qualsiasi mondo. E allora non potendo pretendere esclusive mi contento magari del custode, che ha spesso una bella storia o comunque se vince la timidezza è un bel personaggio, in tanti ambiti.
Domani partono gli LBA Playoffs 2022 con i quarti di finale al meglio delle 5 gare, il mio pronostico?
Eccolo: Milano-Reggio Emilia 3-0, Tortona-Venezia 1-3, Virtus Bologna-Pesaro 3-1, Brescia-Sassari 3-1.
Le semifinali: Virtus Bologna-Venezia 3-1, Milano-Brescia 3-2. La finale quindi dovrebbe essere Virtus-Olimpia Milano, si va dal 4-2 all’1-4, addirittura. Ettore di sicuro non accetterebbe di mal figurare come un anno fa, uno 0-4 inatteso, e da Djordjevic a Scariolo dovrebbe essere cambiato poco, se non la serenità del coach bresciano, altro amico, raccontato per Avvenire e per Ilmessaggero.it.
Luca Vitali si è salvato con Napoli in LBA, adesso scende in A2, per i playoff, con Cantù. Per regolamento si può fare, per carità, immaginiamolo nel calcio, salvarsi in A e passare in B, giusto per i playoff. Vitali ha 36 anni e aveva iniziato la stagione con Brescia, ma era fuori rosa. Il basket alle volte è molto avanti, persino troppo. Non ho voglia di guardare i roster, ma allora immaginiamo i migliori giocatori della 9ª o 10ª classifica in serie A e li diamo tutti o quasi in prestito per i playoff di A2, non sarebbe il massimo, con o senza ritorno alla casa madre. Base, si direbbe nel baseball.
Mercoledì sera non è passato il mio accredito in lega calcio, per la finale di coppa Italia, Juve-Inter, non ho chiesto a testate più importanti della mia, adesso mi registrerò, come sito. Non è passato a Civitanova, ho saputo dopo, ma non è una sorpresa, che è per non disturbare, cioè con la telecamera accesa per ore, magari vicino ai personaggi. Non è passato alla Virtus Bologna, non passa da due anni, sono fuori dagli inviti alle conferenze stampa, pure, perchè faccio troppe domande e altrettante riprese, del resto deve valerne la pena, di andare da Reggio a Bologna, se non posso parlare o è meglio che non parli me ne sto a casa o nella mia minispa. Oppure, seriamente, riconvertirò l’appartamento lasciato come una porcilaia da Antonella (10 gatti e 2 cani) in un affittacamere, farò sconti a chi, come il direttore Fabrizio Noto, accetta il mio videoracconto in base all’umore del momento.
Bologna, dunque, la Virtus ha vinto l’Eurocup e farà l’Eurolega. Bene. Ma se vincesse lo scudetto Brescia, perchè non deve fare l’Eurolega? L’impianto non mi interessa per nulla, proprio, si può emigrare come Reggio, lontana dal palaBigi da due anni e chissà ancora per quanti mesi. Non serve tanto, basta realizzare un nuovo impianto con adeguati parcheggi e strutture nuove, non rattoppare, come allo stadio Romeo Menti, dove quattro quinti sono bellissimi e il resto ricorda un po’ casa vannizagnoli.it, Animal House, dalla definizione di Marco Este, di Estenews, figlio di Riccardo, gigante delle riprese nel calcio, in particolare.
Il basket fa benissimo a portare in Europa 8 squadre, sarebbe bello averne anche 10, e questo dovrebbero fare anche gli altri sport. Il calcio con l’8ª quest’anno non lascerebbe fuori dalle coppe Fiorentina, Atalanta o Roma, il calcio femminile addirittura ha solo Juve e Roma in Champions league, non ha altri trofei, ho appena fatto un video sul volley: in Champions Civitanova campione d’Italia, Perugia finalista e Trento terza classificata anche in stagione regolare; la quarta è Modena, va in Cev cup, la quinta è Piacenza, grazie al playoff, la sesta è Cisterna, provincia di Latina, meritava di debuttare in Europa, come Taranto. Lo sport va uniformato, federazioni e leghe devono battersi perchè chi vince lo scudetto vada nella competizione principale, l’impianto, il budget, il blasone non mi interessano. Quando Milano non arriva in finale, non deve andare in Eurolega.
Fossi stato nel presidente sindaco Luigi Brugnaro avrei fatto causa all’Eurolega per due volte, per gli scudetti premiati con la semplice Champions league, di fatto la terza coppa, mentre Reggio Emilia per le due finali, idem, meritava Eurolega, e il fatto che sia di Reggio non c’entra un accidente. Nel dubbio, privilegio sempre le squadre ospiti, un giornalista dovrebbe essere sempre il più possibile neutrale, in qualsiasi pensiero. Anche mentre dorme.
Mercoledì sono stato, allora, a Civitanova, tre ore e mezza per il dopo finale scudetto, ho lavorato bene, entrando 15′ dopo la fine, grazie all’assenza di steward agli ingressi, ottimo. Prima, ascoltavo radio Rai in auto, collegandomi in video con Face Regia, i tifosi della Reggiana, calcio, con i quali citiamo spesso le squadre rivali.
Ora, forse, se non mi rimetto a dormire, vado a Bologna, per i funerali di un amico, Stefano Biondi, firma de Il Carlino, per una vita, su il Bologna. Ci siamo visti decine di volte, anche a Parma, per le coppe. Stefano è uno dei tanti che mi ascoltava, sempre molto disponibile. Da Diego Costa, già anche firma di basket, scopro che giocava a pallacanestro: “Era un bel tiratore, mancino”. Guardia, direi. “Era della Virtus”.
Sabrina Orlandi è la moglie, è la giornalista sportiva più popolare dell’Emilia Romagna. A Stefano chiesi di intercedere per un’ospitata, non seppe rivelarmi bene i motivi del no della Sabri, semplicemente a Bologna ci sono tanti giornalisti e opinionisti, tanto più sul pallone.
“Non siamo una coppia monocorde, non parliamo solo di sport e giornalismo”. Io, invece, caro Stefano, sì, da solo. Escluso sempre sbagliare gli inquilini in via Berneri, dove mi lasciano poi macerie e soldi da pagare all’avvocato Stefano Marchesini o a Maria Grazia Pinardi, bolognese, con la quale non ho avuto il coraggio di fare due cause di lavoro, la prima neppure, e andai a Marchesini, ex volto di Telereggio e da 20 anni, forse, mio vicino di casa, in via Mazzoli, al Migliolungo, fra Coviolo e Canalina.
Ah, aspetto ospiti di basket nella minispa, fra idromassaggio e doccia emozionale, appena Edward de la Cruz Paredes farà uscire acqua calda dai due getti della doccia la riapro, per ora è una bella toilette e un bel posto dove posso staccare rispetto alla mia stanza da letto e di scrittura e di messaggi vocali.
Un abbraccio agli ispiratori, Claudio Pea e Fabrizio Biasin, di Libero, neo sposo.