Marco Spissu è tornato in Russia e ha ripreso ad allenarsi con l’Unics Kazan. Lo scrittore e giornalista spagnolo David De La Vega, esperto in pallacanestro russa, ha confermato la notizia, giunta da proprie fonti tartare, del rientro dell’italiano alla corte di Velimir Perasovic.
Marco Spissu regresó a Kazán y se reincorporó a Unics. Nunca llegó a dejar el club. Según Bogachev, presidente del equipo tártaro, " se fue a Italia a llevar a casa a su esposa".
— David Dela (@Basket_DelaVega) March 11, 2022
Sea como sea, Spissu se queda en el Unics.
Marco Spissu, che con il club che disputava la Turkish Airlines EuroLeague fino all’estromissione delle squadre russe in seguito alla guerra in Ucraina, ha un contratto di un anno più uno opzionale, era partito anche lui all’inizio delle ostilità, ma “per accompagnare a casa la moglie e il cane” che lo avevano seguito in quest’avventura in terra tartara, quindi è tornato a disposizione del club, primo in classifica nel campionato di VTB League.
Spissu ha preso quindi una strada diversa rispetto al suo “compagno di sventure” Daniel Hackett, accasatosi alla Virtus Bologna dopo aver lasciato il CSKA.
“Spissu è tornato nella nostra squadra;” – ha confermato il presidente del club Evgenij Bogačev – “ieri si è allenato con il gruppo. Marco non ha lasciato il club; aveva accompagnato a casa sua moglie”.
Con il rientro di Spissu, che in molti avevano dato come “partito definitivamente”, sono quattro i giocatori stranieri rimasti all’Unics Kazan, con il croato Mario Hezonja, autore di una storica tripla doppia domenica scorsa in campionato contro il Tsmoki Minsk, il nigeriano Tonye Jekiri e lo statunitense O.J. Mayo, oltre ovviamente al coach Velimir Perasovic.
In VTB League l’Unics è primo con un record di 13/2, seguito dal CSKA di un Alexey Shved ora più che mai leader dei suoi, e che conta sempre sul serbo Nikola Milutinov, nonché Dimitris Itoudis in panchina e Will Clyburn, anche se l’americano, infortunato, si sta allenando a parte. Anche Xavi Pascual non ha abbandonato la panchina dello Zenit San Pietroburgo, che invece ha perso tutti i propri stranieri e incorporato vecchie glorie del basket russo come Sergey Monia e Vitaly Fridzon.
Ricordiamo che Marco Spissu non è l’unico italiano in Russia. Anche il giovane Abramo Canka, guardia ex Stella Azzurra classe 2002, in forza alla seconda squadra del Lokomotiv Kuban che disputa la Superlega-1, al momento ha deciso di restare a Krasnodar, in attesa dell’evoluzione degli eventi. La decisione ci sta: con vari stranieri che hanno lasciato la prima squadra, potrebbe presentarsi l’occasione di entrarne a far parte.
Nonostante tutto, e senza coppe europee, il basket russo va avanti. La squadra estone del Kalev e i polacchi dello Zielona Gora hanno lasciato la VTB League, che continua a 12 squadre, e la cui organizzazione sta cercando di riorganizzarne il calendario.