Nel giorno del suo (e di Dan Peterson) 86esimo compleanno (che per la verità è il 9 gennaio), dopo aver portato a casa i due punti nel big match contro la Virtus mercoledì l’Olimpia Milano fa suo anche questo inedito scontro per la Serie A contro la rivelazione Derthona sudando però le classiche sette camicie.
Inizio shock per la squadra di Messina che riesce a segnare soli 4 punti nel primo quarto stabilendo un record negativo e facendo scappare i piemontesi avanti anche di 15 punti. La reazione veemente milanese successiva era abbastanza scontata (28-12 il secondo quarto) ed ha ricucito il gap mandando a riposo le due squadre attaccate nel punteggio (32-31).
Il break decisivo nell’ultimo quarto grazie ad una mini serie di canestri in fila generata anche dai tanti extra possessi che i lunghi, Bentil in particolare, sono riusciti a garantire.
Tutto sommato per Milano non è stata una partita agevole soprattutto nell’approccio iniziale ma ci sta anche dato che è incastonata tra Virtus e Barcellona; non era facile avere dai big (ai quali la situazione Covid aggiunta a quella infortuni sta tirando il collo), la massima concentrazione possibile.
Se Grant sembra finalmente dare il contributo che ci si aspettava da lui, il gruppo di italiani continua a dare poche risposte e tutte negative. Alviti in primis ma anche Biligha e Ricci non hanno brillato con Baldasso nemmeno utilizzato (e qui ci sarebbe da discutere sull’opportunità del suo ingaggio), e un Trey Kell ovviamente ancora da inserire
Ora la trasferta a Barcellona, Covid permettendo. Data la situazione sono poche le speranze di uscire indenni dal PalauBlaugrana, però sarà un bel test per chi è poco abituato a certe responsabilità in Eurolega. Attendiamo con curiosità martedì.
IL TABELLINO: OLIMPIA MILANO – BERTRAM DERTHONA 72 – 60
LE PAGELLE
Chris Wright 7: gioca una gran bella partita mettendo più volte in difficoltà gli esterni milanesi.
Riccardo Tavernelli 5,5: sette minuti in cui tenta di dare energia ma alla fine fa parecchia confusione. Certo il livello forse era troppo per lui.
Ariel Filloy 5: sparacchia a vuoto per tutta la partita mostrando a tutti che i tempi dei miracoli irpini sono finiti. Ormai si è scollinato i 35 e contro mostri di atletismo come Grant o Hall si fa una fatica boia.
Bruno Mascolo 5,5: anche per lui solo 7 minuti e sta capitando spesso ultimamente. Dove è finito il Bruno delle prime giornate?
Luca Severini 6: onesto gregariato con la chicca di un triplone tutto storto molto difficile.
Jamarr Sanders 4: non è tanto, o non è solo, lo 0/8 al tiro a condannarlo quanto l’impressione di estraneità alla partita che ha lasciato.
Mike Daum 6: lampi di talento purissimo intervallati da tante, troppe pause mentali. Deve essere più cattivo e continuo e sotto questo aspetto mi sbilancio e dico che sta deludendo specie in confronto alle prime partite del campionato.
Tyler Cain 6,5: nel vocabolario del basket alla voce affidabile c’è raffigurata la sua foto. Zero concessioni allo spettacolo, solo canestri di sostanza meglio se appoggiati alla tabella. E tante difese, posizionamenti, tagliafuori, rimbalzi.
JP Macura 7: anche lui alla voce costanza non è proprio il massimo ma oggi è in serata si e marchia a fuoco la partita con delle giocate da highlights. Peccato la percentuale nelle triple e il calo nell’ultimo quarto.
Nicolò Melli 7: partita di sostanza senza troppi fronzoli. Aiuta tanto a rimbalzo e converte in punti tutte le palle che gli arrivano. Mi piacerebbe vederlo più convinto dietro l’arco, mi piacerebbe usasse queste partite per prendere fiducia in vista di impegni più probanti tipo quello di dopo domani.
Jerian Grant 7: dà continuità alla partita con la Virtus anche grazie ai 34 minuti in campo. Lo abbiamo detto e stradetto, lui con tanti minuti in campo rende, con pochi minuti no. Poi ha sempre il difetto negli ultimi minuti di titubare un po’ troppo ma credo che una volta rientrati tutti difficilmente sarà in campo nei momenti decisivi di una partita.
Sergio Rodriguez 6: dopo un primo tempo in pantofole capisce che c’è bisogno di lui per sistemare la pratica ed almeno si mette le scarpe pur senza allacciarle. Ma dopo la maratona di mercoledì difficile chiedergli di più, anzi io gli avrei tolto 10 minuti dandoli a Baldasso.
Kyle Hines 5: anche lui praticamente obbligato a scendere in campo dalla situazione contingente, credo non abbia mai messo la terza marcia ed ha fatto bene così. Servono energie per contrastare Brandon Davies, Mirotic e compagnia, ed anche con lui avrei fatto il ragionamento di cui sopra ( 5-6 minuti in meno a lui ed in più a Biligha).
Paul Biligha 6: non gioca male ma Messina preferisce non avere in campo in questa partita un 5 senza tiro e quindi viene messo in naftalina. Come scritto sopra, scelta che non mi convince.
Trey Kell 5: pronti via e subito due falli e panca. Poi ritorna e sbaglia tutto da tre punti dando l’impressione di essere un pesce fuor d’acqua. Ma all’esordio dopo mezzo allenamento è normale sia così.
Davide Alviti 4,5: se non segna da fuori è utile come un frigorifero in Lapponia, e lui non segna praticamente mai. Non deve perdere fiducia, altrimenti continuerà a non segnare e a giocare sempre meno.
Pippo Ricci 5: mezzo voto in più dato che è un reduce dalla quarantena. E si vede perchè è insolitamente molle e svagato oltre che impreciso al tiro.
Devon Hall 7: ci da dentro parecchio ed è decisivo per portare a casa la vittoria. Con questa configurazione di squadra è un perno fondamentale.
Ben Bentil 7,5: mvp della partita, sotto canestro non è fermabile da chicchessia e fa pure canestro da lontano. Baby King Kong.
SALA STAMPA
Marco Ramondino
ʺComplimenti a Milano per la vittoria, meritata. La loro difesa ci ha pian piano tolto ossigeno e noi abbiamo fatto fatica a muovere la palla come facciamo di solito.
I nostri giocatori hanno provato a eseguire le nostre situazioni di gioco, ma nel corso della gara l’incapacità di giocare contro la loro difesa molto fisica e preparata ci ha portato a non avere energie fisiche e mentali per finire i possessi difensivi e concedere tanti rimbalzi d’attacco che hanno fatto la differenza. In attacco abbiamo cercato dei vantaggi, costruendo situazioni dinamiche: la difesa di Milano ci ha distrutto molto di quanto volevamo fare.
Quando si gioca contro squadre di questo livello dobbiamo essere noi ad adeguarci e non sperare che il loro livello si abbassiʺ.
Ettore Messina
Sono contento, perché abbiamo vinto contro una squadra buona e ben organizzata da Coach Ramondino e dal suo staff. Dopo la gara di mercoledì con la Virtus siamo entrati in campo completamente vuoti di energia fisica in molti e di energia mentale nella totalità della squadra. Jerian Grant e Ben Bentil ci hanno dato la sveglia.
Temevo molto questa partita, sono contento di averla vinta in queste circostanze. Negli ultimi tre quarti, abbiamo subito 41 punti contro una buona squadra che non è mai facile, ma dimostra che la difesa ci ha sostenuto in una serata in cui gli esterni non facevano mai canestro. Adesso andiamo a vedere cosa possiamo fare a Barcellona.
Mi sembra anche che Grant abbia giocato una buona partita e si stia guadagnando sempre di più la nostra considerazione”.
Cristiano Garbin
@garbo75