Quarta sconfitta consecutiva per l’Olimpia in Eurolega ad opera di un Alba Berlino che gioca bene ed ottiene il massimo dal suo non infinito potenziale. Per la squadra di Messina un altro brusco stop con un partita molto simile a quella giocata a San Pietroburgo che spazza via tutto l’entusiasmo creato dal fatto di essere in testa alla classifica della massima competizione europea dopo tantissimi anni.
Ora Milano torna con i piedi per terra, con tutti i suoi problemi e anche molti dubbi. Se l’esordio di Bentil è stato certamente positivo, bisogna constatare che la gara nel finale si è decisa per i tanti rimbalzi lasciati agli avversari.
Davvero non serve il famoso pivottone che molte hanno a roster mentre l’Olimpia ha deciso di farne a meno? E davvero non serve qualche difensore naturale in più nei 12 anche tra i piccoli? No perché sarà un caso ma i vari Mayo, Canaan, Larentzakis, Eriksson i massimi stagionali li han fatti sempre contro i biancorossi.
Non siamo così ingenui da pensare che sia tutta colpa dei marcatori diretti di questi tiratori micidiali, ovvio che sia un corresponsabilità di squadra. Altrettanto ovvio però dire che con un paio di difensori naturali in più si tengono meglio gli uno vs uno in difesa e i tiri aperti avversari calano, e con loro le percentuali.
Stesso problema, tenere l’uno contro uno, che poi genera i rimbalzi in attacco avversari, sempre troppi. E troppi sono i giocatori milanesi che non eccellono (eufemismo) in questo fondamentale difensivo: Ricci, Datome, Rodriguez di default, se poi anche Melli, Delaney e Hall fanno fatica per motivi diversi caricandosi di falli o lasciando punti pesanti agli avversari allora i conti non tornano più.
Oggi un capitolo a parte lo meritano le rotazioni del coach, perché in pochi hanno capito i soli 9 minuti a Bentil che ha avuto un impatto incredibile fin dal suo primo istante sul parquet. Sappiamo tutti che i minuti decisivi è e sarà sempre Melli a giocarli in coppia con Hines (o al limite con Mitoglou, quando tornerà), ma il nuovo innesto meritava ben altro minutaggio nella ripresa dopo che nel primo tempo era stato il migliore per Milano.
Poi i 5 minuti di Grant ed il n.e. di Daniels: se il loro rendimento/minutaggio/impatto deve essere questo, Houston abbiamo non uno ma 3 problemi. Quindi a parere mio si avvicina sempre più il giorno delle decisioni nei loro confronti.
Gli si vuole dar fiducia? Bene, lo si dimostri appieno, anche quando la partita o le condizioni mettono a dura prova la pazienza di Messina , quando alcune loro giocate non sono all’altezza ed in definitiva non performano.
Non gli si vuol rinnovare la fiducia? Che si cerchi al più presto (ASAS, dicono quelli bravi) dei sostituti perché questa situazione fa male sia a loro che alla squadra (e purtroppo per l’Olimpia si riflette sulla classifica).
IL TABELLINO: ALBA BERLINO – OLIMPIA MILANO 81 – 76
DIAMO I NUMERI
8 – il numero di maglia di Marcus Eriksson, uno che quando vede il rosso Olimpia diventa un toro e gioca sempre da indemoniato. Inspiegabile, a meno di qualche tifoso milanese che gli abbia portato via la fidanzata o di qualche parente canturino. Non è un caso se la doppia vittoria dello scorso anno è stata ottenuta con lui ai box
16 – il differenziale alla voce rimbalzi delle due squadre. Visto che né Dennis Rodman né Moses Malone giocano nella capitale tedesca, e dato che il 2,23 Koumadje ne ha presi solo 4 credo che sia più un problema di Milano, come detto poco più sopra. E credo anche che i rimbalzi siano ancora importanti, nonostante nel 2021 il gioco sia cambiato, il tiro da 3 sia fondamentale, non ci sono più i centri e nemmeno le mezze stagioni…
302 – i secondi spesi in campo della premiata (mica tanto) ditta Grant e Daniels. Non erano queste le aspettative a fine estate ed ora la situazione per entrambi non è certo facile. E non lo è nemmeno per Messina che deve decidere cosa fare. Tesseramenti e visti sono stati spesi quasi tutti, ma quel che mi preme ribadire è che troppo spesso all’Olimpia si cerca sempre il grande nome proveniente dalla NBA. Se andiamo a vedere negli ultimi anni, tante volte gli americani azzeccati sono stati quelli presi senza troppe luci della ribalta o fanfare di Stato. Perché, diceva una tal Dart-Thornton (cognome non proprio casuale) le grandi aspettative sono il preludio delle grandi delusioni.
3 – i punti di Tamir Blatt. Allora dev’essere una prerogativa di famiglia dare delusioni al popolo biancorosso….Ma come facevo fatica ad arrabbiarmi con papà David perché signori si nasce, faccio fatica anche a prendermela col figlio, perché non è stato certo il migliore in campo. Ha solamente 24 anni e in patria ha già giocato campionati di livello. Coraggiosa la sua scelta di trasferirsi a Berlino, certamente il buon David lo avrà consigliato. Scommetto non uno ma due nichelini che tra 10-15 anni sarà un ottimo coach e speriamo fino ad allora che possa incrociare i suoi destini con quelli di Milano il meno possibile
43 – visto che siamo in tema di figli d’arte, è il numero di maglia di Luke Sikma che lo ha ereditato dal più famoso padre Jack. Per lui stasera una prestazione a tutto tondo che ha sicuramente fatto contento l’ex centro dei Sonics e dei Bucks. 9 punti con 7 assist e 6 rimbalzi, cifre che testimoniano che il buon Luke a basket ci sa giocare, ma questo lo sapevamo già. Quel che non sappiamo è se avrà voglia di mettersi in gioco in futuro lontano da Berlino, magari in un top team. Secondo me sarebbe un gran bel cambio dalla panca per un Barcellona, per un Real, un Cska e perché no anche Milano. Che ne pensate?
9 – i minuti in campo di Bentil con 8 punti e 6 rimbalzi. Se il buongiorno si vede dal mattino….però dubito sia sempre questo, sicuramente potrà dare il suo contributo di fisicità, potenza e stazza sotto le plance con qualche tripla in attacco come ciliegina sulla torta. Ma io, sono l’unico lo so, ho come l’impressione che sia come un ottima berlinetta sportiva con tanto spazio per la sua categoria ma che è stata proposta ad una famiglia di 5 persone, per la quale sarebbe stata più consona una bella monovolume, con la scusa del prezzo vantaggioso e della scarsità di altre auto più spaziose. Sbaglierò…..
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Complimenti all’Alba e a Coach Gonzalez: hanno giocato una buona partita mentre noi per lunghi tratti non l’abbiamo fatto. A rimbalzo siamo stati soverchiato e questo ci è costato la gara.
Ancora una volta la nostra difesa non è stata all’altezza della situazione praticamente fino a metà del terzo quarto. In quel momento, abbiamo alzato il livello della nostra difesa e come spesso accade quando difendi forte poi cominci a giocare meglio anche in attacco.
Fino ad allora, abbiamo giocato male in attacco e la nostra difesa è stata inefficace nelle cose più semplici, nom c’entra nulla la strategia. È stato solo un problema di fondamentali difensivi uno contro uno, tagliafuori. E’ qualcosa che dobbiamo correggere e farlo prima della prossima partita, anche se non attraversiamo un buon momento”.
Cristiano Garbin
@garbo75