San Pietroburgo (RUS), 26 novembre 2021 – Inizia male il girone di qualificazione alla prossima FIBA World Cup 2023 con l’Italbasket che cede nettamente alla Russia padrona di casa per 92-78, onestamente un duro ritorno con i piedi per terra dopo l’esaltante estate passata tra il trionfo di Belgrado e le Olimpiadi di Tokyo.
Poco da dire perciò per questa versione dell’Italbasket post Tokyo che avevamo illustrato ieri come squadra con una gara da giocare con poche certezze e molte scommesseda vincere e che purtroppo le ha perse quasi tutte. Oltretutto che questa Italbasket messa in campo da coach Meo Sacchetti fosse una sorta di cantiere aperto era una delle poche certezze sulle quali contare alla vigilia ma alla fine, pur con le lacune che si sarebbero potute attendere, in pochi avrebbero pensato di vedere una squadra con meno voglia e determinazione della Russia, apparsa a volte anche troppo aggressiva in difesa ma che al 40′ ha comunque portato a casa la vittoria che attendeva da tanto tempo.
E probabilmente l’idea che l’Italbasket avrebbe ripetuto a prescindere le belle vittorie conseguite vs la Russia durante le recenti qualificazioni ad Euro 2022 (prima a Napoli e dopo a Perm), ha forse condizionato inconsciamente l’approccio alla gara sottovalutando gli avversari, i quali a sua volta non hanno incantato come geometrie di gioco com’era anche prevedibile (con da poche settimane alla guida il nuovo coach, il serbo Lukic), ma che hanno disputato una gara con l’adrenalina a mille per tutti i 40′ di gioco.
L’adrenalina, proprio quella che l’Italbasket ha avuto di meno andando a sprazzi e subendo gli avversari su i due lati del campo. Aggrappati di fatto alla fisicità di Amedeo Tessitori ed alle incursioni di Stefano Tunut in attacco, l’Italbasket ha subito parecchio specialmente al rientro dagli spogliatoi dopo un lusinghiero 37-37 al 20‘, nonostante la Russia fosse scappata in avanti anche di 10 lunghezze durante la prima parte di gioco.
Appena ripreso il gioco, la Russia scappava di nuovo in avanti sul +10 in un amen mentre l’Italbasket trovava serie difficoltà sia nel ritmo offensivo che nel difendere con durezza. Così lentamente il match scappava via dalle mani degli Azzurri, sebbene al 30‘ lo scarto fosse ancora accettabile (64-59).
Nel quarto periodo infatti la Russia non si fermava per niente mentre l’Italbasket sì, a corto di convinzione ed anche un pò di idee e questo stupiva. E quando i padroni di casa andavano anche sul +20, per fortuna gli ultimi sei punti del match rendevano il -14 finale (92-78), un pò più accettabile, con la speranza di ribaltarlo la prossima estate.
Si parte quindi con il piede sbagliato ma almeno il fatto che l’Islanda abbia battuto a domicilio l’Olanda (77-79 ad Almere), prossima avversaria degli Azzurri a Milano lunedì 29 novembre, indica che che non c’è nulla di compromesso in ottica FIBA World Cup 2023.
Di sicuro il bel gioco spumeggiante visto in estate è lontano mille miglia ma la cosa forse meno bella da digerire è stata che, almeno oggi, chi credeva che il “ricambio generazionale” fosse cosa già fatta è bene che riveda le proprie posizioni. Mancanza di feeling’ in campo, carenza di comunicazione (a tratti grottesca sul pick’n’roll in difesa), e soprattutto poca, poca aggressività, quella cioè che aveva stupito in positivo dell’Italbasket di Meo Sacchetti proprio vs la Russia a Napoli e reduce dal semi-deludente Mondiale cinese nel 2019.
Adesso testa e cuore a Milano vs l’Olanda, perdere significherebbe compromettere maledettamente queste qualificazioni eppoi questi ragazzi devono dare una risposta dopo oggi.
Sala Stampa
Parziali: 15-14, 22-23, 27-22, 28-19.
Progressione: 15-14; 37-37; 64-59; 92-78.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto