Casalecchio di Reno (BO), 21 novembre 2021 – Un’implacabile UnaHotels Reggio Emilia batte nettamente la Germani Brescia: il vantaggio costruito nel primo quarto dai padroni di casa viene ampliato a inizio ripresa e conservato fino alla sirena finale, quando il punteggio dice 80-61. Totalmente inerme la Leonessa: a parte una buona prestazione di Moore e qualche lampo nel secondo quarto, la squadra di Magro non riesce mai a essere in partita.
Molti meriti vanno sicuramente attribuiti a Reggio Emilia: la difesa organizzata da Attilio Caja e messa in campo dai suoi giocatori è fisica e si concentra bene su Mitrou-Long e Della Valle, costringendoli ad una serata terribile. Dall’altra parte del campo Olisevicius e Cinciarini ispirano le azioni offensive dei reggiani, in una serata che diventa semplice da gestire per Reggio Emilia e in cui (quasi) tutti danno un buon contributo, nel corso della partita. Stupisce in negativo l’incapacità di correre ai ripari degli ospiti: la prestazione terribile dei due migliori attaccanti della squadra non deve essere una scusa. La Germani evidenzia ulteriormente qualche problema visto nelle ultime uscite: poche (se non pochissime) alternative offensive di qualità ai due giocatori precedentemente citati, oltre ad un paio di interpreti (Gabriel e Cobbins su tutti) che continuano a essere molto sotto la linea della sufficienza. Reggio trova invece la quarta vittoria in campionato, rialzandosi dopo l’ultima sconfitta europea.
Di seguito il riassunto della partita, le pagelle e le dichiarazioni dei due allenatori.
Primi minuti di partita in cui Reggio Emilia impedisce a Della Valle e Mitrou-Long, i due riferimenti offensivi principali di Brescia, di mettersi in partita: gli “show” e i raddoppi dei padroni di casa li costringono continuamente a far gestire la palla ai compagni, che però sprecano diversi possessi. Dall’altra parte c’è una Reggio Emilia ordinata, che scappa sull’11-3, poi sul 16-6 con i canestri di Olisevicius. Poi ,finalmente, Brescia sembra sbloccarsi un po’, ma i padroni di casa non rallentano mai in questa prima frazione: UnaHotels avanti 26-13 dopo 10 minuti.
La Germani trova energia dalla second unit in avvio di seconda frazione, con il quintetto guidato da Laquintana e Moore che porta gli ospiti sotto la doppia cifra di svantaggio (28-22): Reggio diventa un po’ troppo fallosa, si blocca in attacco, non capitalizzando più i miss match come era successo nel primo quarto. L’energia portata da Moore ed Eboua si sente in entrambe le metà campo. Brescia arriva anche a -4, ma a quel punto la UnaHotels si risveglia guidata dai soliti Cinciarini e Olisevicius: 38-26 al 17’. Ultimi minuti del primo tempo in cui le squadre sbagliano parecchio: dopo 20 minuti il punteggio è 40-28.
Ripresa in cui Brescia prova a tornare a contatto: nonostante la squadra di Magro continui ancora a tirare malissimo dalla lunga distanza, Moore trova qualche iniziativa positiva e riporta la squadra sotto i 10 punti di vantaggio. Il momento positivo però dura poco: Reggio Emilia torna a premere sull’acceleratore, in un terzo quarto molto falloso e spezzettato, e arriva addirittura oltre i 20 punti di vantaggio (63-40 al 30′). A quel punto, tutto l’ultimo quarto diventa garbage time: il divario tra le due squadre non può più essere colmato. La partita termina 80-61.
Tabellino: UNAHOTELS Reggio Emilia 80 – Germani Brescia 61
Parziali: 26-13; 14-15; 23-12; 17-21
Progressione: 26-13; 40-28; 63-40
Pagelle
UNAHOTELS Reggio Emilia
Stephen Thompson 7: il numero 1 di Reggio Emilia lascia un segno importante in questa vittoria. Solido nel primo tempo, arricchisce ulteriormente il suo bottino personale nel secondo, arrivando a quota 17.
Mikael Hopkins 6: non uno dei protagonisti del trionfo dei padroni di casa. La presenza in termini di chili aiuta nel pitturato, ma nulla di più. Comunque sufficiente, in questa partita dominata.
Leonardo Candi 6: anche lui tutt’altro che perfetto. I falli a inizio partita fanno subito intuire che la sua serata possa prendere la piega sbagliata: a parte un paio di guizzi nel terzo quarto non combina un granchè.
Bryant Crawford 6: primo tempo giocato molto male, con solo 9 minuti in campo e poche azioni positive. Quando la partita sta ormai prendendo la direzione più consona ai padroni di casa, ne approfitta per segnare un paio di canestri e distribuire 5 assist.
Justin Johnson 7,5: a tratti indiavolato, l’esterno con il numero 23. Anche se impreciso dalla lunga distanza, arriva in doppia cifra e cattura 12 rimbalzi, con grande reattività in entrambe le metà campo.
Federico Bonacini sv: i soliti 7 minuti in campo, in cui non è giudicabile.
Momo Diouf 7: approfitta della grande confusione dei lunghi avversari segnando alcuni canestri, prendendo 5 rimbalzi e sfruttando la sua mobilità per sfoderare una buona prestazione nei 21 minuti in campo.
Andrea Cinciarini 7,5: il metronomo di Reggio Emilia. Gioca un primo tempo favoloso, chiuso con 10 punti, 5 rimbalzi e 5 assist: detta splendidamente i tempi dell’attacco reggiano. Si ferma nel secondo tempo, quando ormai il suo lo ha già abbondantemente fatto.
Osvaldas Olisevicius 7,5: discorso simile per Cinciarini. Nel primo tempo è fondamentale, con i suoi giochi in post passo e la sua pericolosità al tiro crea problemi alla difesa bresciana (e soprattutto a Mitrou-Long). Rallenta nel secondo tempo a livello realizzativo, ma tiene comunque alta l’intensità: doppia doppia da 18+10 per lui.
Germani Brescia
Kenny Gabriel 4: spesso criticato in questi articoli, il numero 1 di Brescia non si smentisce neanche stasera. Continua a essere nullo in attacco (2/7 con solo 5 punti), aggiundendoci delle pessime scelte (2 palle perse, per citare un dato statistico), ma mai una buona presenza in area (addirittura neanche un rimbalzo conquistato!).
Lee Moore 6,5: la sua prestazione è forse l’unica nota positiva di questa trasferta per la Germani. La guardia USA mette tanta energia in campo, partendo dalla panchina: buona la pressione sul portatore di palla, così come è importante la sua presenza in attacco. 16 punti in 17 minuti per lui, anche se ancora con qualche sbavatura: che sia un punto di partenza.
Naz Mitrou-Long 4: se Moore sorprende in positivo, il canadese lo fa in negativo. Serata nera per il secondo miglior realizzatore del campionato: solo 12 punti (realizzati quando ormai la partita è scivolata via) e 8 palle perse, con 1 solo assist a referto. Anche problemi di falli, anche se in questo caso si può addossare un po’ di colpa a Magro che lo mette a difendere su un giocatore più grosso e pericoloso(Olisevicius).
John Petrucelli 4: anche l’ex Ulm è disastroso. 19 minuti in campo in cui non incide neanche nella metà campo difensiva: nel suo tabellino regnano gli “0” ad ogni voce. A tratti sembra quasi non abbia voglia di giocare….
Amedeo Della Valle 4,5: chiuso bene dalla sua ex squadra, non riesce mai a mettersi in ritmo, neanche quando non è contestato (stasera sbaglia tiri dall’arco che per lui sarebbero tiri liberi). Chiude con 13 punti, ma 1/7 da 3.
Paul Eboua 6: tutto sommato una sufficienza stiracchiata gliela si può dare. Nel quintetto che prova a reagire nel secondo quarto lui è presente e ci mette molta energia: considerando che nelle ultime uscite a momenti manco entrava in campo, questo è già un piccolo passo avanti.
Micheal Cobbins 5: dimostra ancora tutti i suoi limiti tecnici, facendosi preferire Burns e non riuscendo mai a farsi sentire sotto canestro. Nella metà campo in cui Brescia attacca il piano di Caja è fargli ricevere palla in corsa nei giochi a due: ci vede giusto l’ex coach di Varese…
David Moss 4,5: molto negativa anche la prova del capitano, che inizia subito con un airball la sua partita. Pochi squilli positivi per il numero 34, che chiude con -3 di valutazione.
Christian Burns 6: non brillante nemmeno lui, ma almeno rispetto a Cobbins è meno un “cervo in tangenziale” in attacco ed è utile a rimbalzo (10). Nel “deserto” bresciano, una sufficienza se la merita sicuro….
Tommaso Laquintana 5,5: prova anche lui a dare una scossa dalla panchina, ma non è preciso e non entra in ritmo. Quando è in campo lascia fare al compagno Moore, senza farsi vedere più di tanto.