Ludwigsburg, 5 ottobre 2021 – Doveva essere la serata del riscatto, dopo la brutta sconfitta di Brindisi e la poco convincente vittoria con Pesaro, ed invece la Dinamo Sassari perde anche la prima gara di FIBA Basketball Champions League senza praticamente mai lottare, specialmente nel primo tempo contro un Ludwigsburg che andava a velocità tripla, perdendo per 94-81, una partita passata perennemente ad inseguire.
Il Banco di Sardegna continua ad essere un paziente in convalescenza che però rischia di aggravarsi, ci si aspettava infatti un passo avanti nella prestazione degli uomini di Cavina, invece i passi sono stati due, ma all’indietro! Una squadra entrata in campo scarica, sorpresa da un Ludwigsburg aggressivo e assatanato su ogni pallone, saltando subito alla giugulare di un Dinamo apparsa inerme per i primi 20 minuti.
Impressionante la differenza d’intensità delle due squadre: quella di John Patrick ha messo subito le mani sulla partita e non si é più voltata indietro, con uno scintillante Jonah Radebaugh, autore di 24 punti, che ha spaccato la gara in due in favore dei tedeschi. Altra voce che ha indirizzato il match, sono stati i tanti rimbalzi offensivi concessi ai padroni di casa da parte del Banco di Sardegna, con un solidissimo Botterman che ne ha presi 4 sotto il ferro biancoblu e piazzandone 11 complessivi. Nel finale, quando Logan e compagni provavano il recupero miracoloso, è stato Justin Simon a chiuderla definitivamente con due canestri e stampando due stoppate: game, set and match!
Sassari, nel primo tempo horror, ha toccato anche il -24 prima di reagire, provando a contenere il gap. Uno dei pochi a salvarsi é stato Tyus Battle, l’ancora di salvezza su cui Cavina si è aggrappato per non sprofondare sotto i 30 punti di scarti, solo all’intervallo. Una squadra in balia dell’aggressività difensiva dei tedeschi, che solo nella ripresa ha provato a scuotersi, rientrando nel punteggio, ma senza scendere mai sotto la doppia cifra. Nella ripresa si é rivisto un ottimo David Logan da 21 punti, aiutato da un Clemmons da 17 punti, anche se il playmaker nei 20 minuti iniziali era stato ampiamente il peggiore in campo. Mekowulu è stato il più continuo dei suoi con 19 punti e doppia doppia sfiorata, ma come al solito limitato dall’atavico problemi di falli.
Iniziano a destare preoccupazioni le condizioni di Eimantas Bendzius, mai così in difficoltà come adesso nelle due stagioni in Sardegna, apparso quasi sfiduciato e in pesante ritardo fisico. Che inizi a soffrire il distacco abissale con il gioco del Poz?
Il recupero del lituano dovrebbe essere la priorità per una squadra che fatica tremendamente a trovare punti, con una difesa forse ancora più in difficoltà. Il finale di partita potrebbe essere un punto di partenza per il futuro, dove la Dinamo ha messo sul parquet la grinta che aveva nascosto per tutta la sera. Il materiale umano su cui lavorare c’è e forse è anche meglio dell’anno passato, bisogna però ritrovare quella bella squadra ammirata ad inizio stagione nel torneo di Cagliari, anche perché i passi falsi iniziano ad accumularsi e quello di stasera rischia di condizionare pesantemente il cammino europeo.
MHP Riesen Ludwigsburg – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 94-81
Parziali: 27-12; 26-24; 24-23; 17-22
Progressione: 27-12; 53-36; 77-59; 94-81
Le pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
David Logan 6: anche lui viene inghiottito nel vortice di negatività in cui cade la squadra nel primo tempo. Nella ripresa accende la modalità “Eroe del Triplete” e prova a far risalire la Dinamo da solo, purtroppo non viene seguito da tutti i compagni. Lui però, quando serve, risponde sempre!
Anthony Clemmons 4: alla fine ne scrive 17 a referto, con 7 assist e 3 rubate, praticamente quasi tutto nel secondo tempo. “E gli dai 4??” penserete voi. Nel primo però è stato un disastro: a Radebaugh gli vede sempre e solo la targa, viene sempre battuto e non riesce mai a limitarlo. In attacco è la solita regia snervante che si limita a palleggiare per 15 secondi, prima di far partire l’azione Dinamo. Sarebbe meglio segnasse meno, ma facesse girare di più la squadra, è forse chiedere troppo?
Kaspar Treier 5: ha l’attenuante di giocare da centro, che non è il suo ruolo, per far rifiatare Mekowulu gravato dai falli. Prova a metterci il fisico e non si comporta neanche male, ma in attacco si gioca sempre in 4 quando c’è lui.
Massimo Chessa s.v. : gioca solo 1′.
Jason Burnell 5: questa volta stecca la partita pure lui e per la difesa di Cavina sono guai grossi. Fatica a contenere la fisicità e l’energia dei tedeschi nel primo tempo, in attacco é pure peggio, viene sempre raddoppiato in post ed è costretto a giocarla fuori dalle guardie, costrette ad un tiro impiccato per non morire con la palla in mano.
Eimantas Bendzius 3: come gli unici punti che segna da oltre l’arco. L’involuzione delle ultime partite inizia ad essere preoccupante, visto che questa Dinamo non si può permettere il lusso di regalare agli avversari questo vantaggio. Sbaglia canestri aperti che metterebbe anche nel sonno, si affligge e sparisce dalla gara. Ricompare nel finale , quando la squadra prova a reagire, con quella famosa tripla e una rubata, ma resta sempre troppo poco per uno come lui.
Christian Mekowulu 5.5: guardando i numeri, 19 punti e 8 rimbalzi, sembrerebbe una gara positiva, in realtà la verità è un’altra. Subisce troppo a rimbalzo, apparso un po’ scarico, e come al solito ad inizio partita fa due falli in un amen che lo limitano parecchio, specialmente in difesa, in cui sarebbe servito un Mekowulu più aggressivo.
Stefano Gentile 4: questa volta manca pure lui, si limita a portare palla ad inizio azione e poi si nasconde sperando nelle individualità dei compagni. ZERO tiri presi nei 13 minuti che ha giocato non è accettabile, specialmente in una serataccia per l’attacco biancoblu.
Tyus Battle 6: quando la Dinamo affonda nel primo tempo è l’unico che tiene in piedi la baracca, creandosi tiri uno contro uno che smuovono il tabellone dei biancoblu; cala fisiologicamente nel finale. Unica pecca, lo 0/5 da tre.
Giovanni Olmeo