Squadre che si completano, com’è ovvio che sia, in questa fase centrale d’agosto, a poco più di due settimane dal via con la prima giornata della Supercoppa Discovery+ LBA 2021.
Due nuovi arrivi in assoluto ed in due ruoli diversi, per due squadre che proveranno a migliorare il risultato dello scorso anno: soddisfacente per la Vanoli Cremona, che oggi comunica di aver sottoscritto un contratto di un solo anno per l’ala rookie statunitense Tres Tinkle; deludente per la Fortitudo Bologna, che invece porta in biancoblu un play/guardia interessantissimo come l’islandese Jon Axel Gudmundsson.
Partendo da Tres Tinkle, classe ’96, nativo nel Montana, parliamo di un’ala di 203 cm. figlio d’arte con l’intera famiglia coinvolta nel mondo del basket: il padre, Wayne Tinkle, è attualmente Head Coach ad Oregon State University; la madre Lisa, ha giocato a basket all’Università del Montana; infine due sorelle come Joslyn, che ha giocato a Stanford e poi da professionista per le Seattle Storm ed a Sidney in Australia, ed Elle, che ha giocato nella squadra di basket dei Gonzaga Bulldogs.
Ovviamente non è per la proprietà transitiva che Tres Tinkle sarà di certo un ottimo profilo, ciononostante il CV promette molto ma molto bene. Fin dall’inizio alla Hellgate High School, Tres Tinkle mette a referto medie di oltre 20 punti e 7 rimbalzi a gara, conquistando il titolo statale nel suo anno da junior e al terzo posto in quello da senior.
Oltre a vari riconoscimenti importanti, Tres Tinkle conclude il percorso scolastico con il record di punti della scuola (1.580), iscrivendosi alla prestigiosa Oregon State, agli ordini del padre Wayne, per iniziare il percorso universitario.
L’inizio da Freshman è scoppiettante: 13,1 punti, 5,4 rimbalzi, 1,1 assist, 1,2 recuperi e 0,5 stoppate in 27,7 minuti a partita in 27 partite e partendo in quintetto 11 volte fermandosi poi per un problema al piede destro. L’anno dopo Tres Tinkle si migliora, grazie ai 20,2 p.ti/gara nei primi cinque matches ma ancora la sfortuna lo blocca, un polso lo blocca e chiude qui la sua annata.
L’anno successivo, sempre da sophomore, Tres Tinkle tiene una media eccellente di 17,4 punti e 7,2 rimbalzi concludendo il score di squadra con 16 vittorie e 16 sconfitte. L’anno ancora dopo ri-alza le sue medie a 20,8 punti, 8,1 rimbalzi e 3,8 assist a partita, Oregon State chiude grazie a lui con un record generale di 18-13 e 10-8 nella Pac-12, a dirla tutta il migliore in campionato dal 1990!
Nel suo ultimo anno universitario Tres Tinkle diventa il 16° giocatore della PAC 12 a superare i 2.000 punti in carriera, nominato pure nel primo quintetto della conference per la terza stagione consecutiva, grazie a una media di 18,5 punti, 6,8 rimbalzi, 3,2 assist, 1,7 palle rubate e 0,5 stoppate in 34,5 minuti a partita con il 34,5% da tre.
Infine, non essendo selezionato al Draft 2020, Tres Tinkle firma un contratto Exhibit 10 con i Los Angeles Lakers dai quali viene rilasciato nel dicembre dello stesso anno, pre-covid.
Ma dopo pochissimo viene integrato come giocatore affiliato dai Raptors 905, in G-League dove chiude le 16 gare giocate a 7,9 punti e 3,3 rimbalzi di media con il 61,4% dal campo e il 34,2% da tre punti.
Ritorna in maglia Los Angeles Lakers Tres Tinkle proprio in questa estate 2021, in cui gioca tre incontri alla Summer League di Las Vegas, l’ultimo chiuso con 11 punti e 5 rimbalzi in 12 minuti nella vittoria contro Golden State, ed ora il GM Flavio Portaluppi che lo porta alla Vanoli Cremona, con la speranza magari che possa ripetere le gesta di Daulton Hommes, apprezzatissima ala della scorsa stagione in maglia Vanoli.
Nella stagione LBA 2005-06 arrivò in LBA il primo giocatore islandese della storia, si trattava della guardia tiratrice Jon Stefansson che approdò al Basket Napoli, squadra all’epoca in auge, per poi indossare la casacca della Virtus Roma ed infine della Benetton Treviso, tutte squadre di prima fascia.
Non stupisca quindi più di tanto se dopo il biondissimo Stefansson, che rimase 4 stagioni in LBA prima di tornare in ACB, oggi la Fortitudo Pallacanestro Bologna abbia annunciato l’arrivo di un altro islandese, firmando un accordo con il play-guardia Jon Axel Gudmundsson.
Classe ’96 di Grindavik (Islanda), Jon Axel Gudmundsson ha una notevole capacità fisico atletica che lo rende un giocatore estremamente dinamico, ma che soprattutto assolve al ruolo di playmaker facendo molto bene quanto di solito è uso fare un giocatore del suo ruolo: guidare la squadra mettendo in ritmo i compagni, segnare dalla lunga distanza ma anche attaccare il ferro con notevole qualità atletica.
Jon Axel Gudmundsson è pur sempre un atleta di 195 cm., dunque un profilo a dir poco interessante anche pe ril nostro campionato.
Jon Axel Gudmundsson cresce cesticamente nell’isola più a nord del nostro continente, aggiudicandosi i campionati nazionali nel biennio 2012-13. Dopo alcuni mesi dell’anno successivo passati alla Church Farm School negli Stati Uniti, Jon Gudmundsson è tornato nella sua città natale a Grindavik per imporsi nuovamente nel massimo campionato islandese e sempre per due anni consecutivi (dal 2014 al 2016), mantenendo una media di 16 p.ti/gara, 6,5 rimbalzi e 6 assist a partita.
Proprio nell’estate del 2016, Jon Gudmundsson riparte alla volta degli States iscrivendosi al Davidson College e da lì inizia un netto percorso di crescita. Con i Wildcats viene nominato nel marzo 2019 giocatore dell’anno dell’Atlantic 10 e chiude l’ultima giocate, 2019-20, mettendo a segno 14,5 p.ti/gara, 7,2 rimbalzi catturati e 4,3 assist distribuiti sulle 30 partite giocate. A mettere la ciliegina sulla torta, Jon Gudmundsson diviene anche il primo giocatore della NCAA Division I, dal 1993, a collezionare in carriera più di 1.500 punti, 700 rimbalzi, 500 assist, 200 bersagli da 3 punti e 150 palle recuperate.
Nell’ultima stagione agonistica Jon Gudmundsson ha indossato con successo la maglia degli Skyliners Francoforte, mantenendo una media di 12,2 punti, 3,1 rimbalzi e 3,5 assist nelle 33 partite disputate e bagnando l’esordio assoluto nella BBL con 21 punti segnati e 5 assist serviti ai compagni di squadra nel match contro l’Alba Berlino.
Infine, come è facile intuire Jon Gudmundsson è anche uno dei giocatori principali della Nazionale islandese, con la quale ha debuttato nel 2017 a 21 anni, sempre segnalandosi per la capacità di vedere il canestro, catturare rimbalzi e fornire assist ai compagni di squadra.
Si pensi solo che alla prima fase di qualificazione ai Campionati Mondiali in programma nel 2023, Jon Gudmundsson nelle 4 gare disputate in questi ultimi mesi, ha mantenuto una media di 18,3 punti, 7,8 rimbalzi e 5,8 assist.