Era nell’aria ancor prima che finisse la stagione LBA 2020-21 ed oggi è diventato ufficiale: Marco Spissu lascia Sassari, la sua Sassari, accettando il biennale degli spagnoli dell’Unicaja Malaga e decidendo di mettersi alla prova nel miglior campionato del vecchio continente.
Dopo 10 anni, una vita nel basket, MiniSpi lascia la sua casa con il desiderio di mettersi ulteriormente alla prova e consacrarsi a livelli più alti, esattamente come fece Polonara due anni fa quando volle andare al Baskonia e ora i suoi miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti.
Con oltre 900 punti in maglia Dinamo, una Supercoppa italiana e una Fiba Europe Cup in bacheca, senza dimenticare la sfortunata finale scudetto giocata da protagonista contro la Reyer, l’idolo di casa ha voluto congedarsi dalla sua gente con queste parole:
“Voglio ringraziare Stefano e la società per avermi dato l’opportunità di giocare nel campionato più importante d’Europa. È una scelta sportiva dettata dall’ambizione personale che ho, alla mia età è giusto poter prendere questo treno. Sono e sarò sempre legato al mondo Dinamo, ringrazio tutti per questi quattro anni magnifici, vedervi al palazzetto è stata ogni volta un’emozione e sono sicuro lo stesso vale per voi. Sono grato di aver avuto questa possibilità e vi auguro il meglio, spero di poter portare in alto il nome dei sassaresi e dei sardi in terra spagnola. Grazie di cuore”.
Salutato con i dovuti onori l’idolo delle ultime stagioni biancoblu, il GM Pasquini non si è fatto trovare impreparato e in pochi giorni ha strappato il sì tanto desiderato, firmando uno dei migliori playmaker dell’ultima Basketball Champions League: l’americano Anthony Clemmons.
Il nativo del Michigan, con cittadinanza kazaka, nell’ultima stagione ha vestito la maglia dei bosniaci dell’Igokea con una media di 11.2 punti e 4.5 assist, tirando con il 39% dall’arco in ABA League, mettendosi in luce soprattutto nella prima coppa europea della FIBA con 13 punti (47.9% da tre) e 3.5 assist di media.
Con l’arrivo di Borra e quella di Clemmons oggi, si chiude (per la seconda volta!) il roster di una Dinamo che dà un taglio con gli ultimi due anni dell’Era Poz, condita da tanta tecnica, tiro perimetrale, ma scarsa fisicità; passando invece ad una rosa che, almeno sulla carta, farà dell’atletismo il suo mantra.
Il Banco di Sardegna è finalmente completato, ora la patata bollente passerà al neo coach Cavina, costretto a trovare l’amalgama giusta in un roster voglioso di far ricredere i tanti scettici.
Questa Dinamo Sassari promette scintille!
Giovanni Olmeo