Brno (CEZ), 22 luglio 2021 – Dopo l’esordio con successo vs la Rep. Ceca, la brutta sconfitta vs la Croazia ed il riscatto vs un’accomodante e debole Portogallo, l’Italbasket U20M non sfrutta appieno il giorno di riposo della manifestazione concesso ieri dagli organizzatori e sfodera vs la Spagna una partita offensiva ai limiti dell’inguardabile, cedendo logicamente agli iberici per 70-50.
Dispiace, e non poco, dover usare simili parole perchè in fin dei conti è sempre una manifestazione con giovani atleti che cercano di dare sempre il meglio di se stessi in queste manifestazioni ma purtroppo, quanto visto attraverso lo schermo del PC oggi è stato veramente difficile da digerire e, ari-purtroppo, non è la prima che accade in questi anni quando in campo scende l’Italbasket U20M.
Senza voler fare una nuova esegesi del perchè e del per come oggi si sia vista tanta differenza in campo tra due scuole cestistiche che non dovrebbero essere poi così distanti come invece il -20 di oggi dimostra impietosamente, basta solo far riferimento ad un semplice dato che poi trascina con se, in automatico, altri dati e/o considerazioni.
Appena 50 punti all’attivo al 40′ di gioco per questa Italbasket U20M guidata da coach Adriano Vertemati che, ad onor del vero tolto il match vs il Portogallo (81 p.ti segnati), ha sempre visto il canestro avversario strettissimo nelle tre gare precedenti. Ma se si va a vedere che di questi 50 punti ben 27 sono arrivati da tiri liberi, e tutto sommato tirandoli meno peggio del solito in questo torneo, (77,14% che è la miglior percentuale dalla lunetta rispetto alle altre gare e frutto di ben 35 tiri conquistati), allora lo stupore non può che essere massimo: l’Italbasket U20M ha tirato (diciamo…), appena il 20,37% dal campo, solo 11 canestri su 54 tentativi. Occorre aggiungere altro?
Fondamentalmente gli spagnoli han difeso forte, certo, ma il dato importante è che l’Italbasket U20M non ha perso un numero spaventoso di possessi (appena 5), grazie alla buona difesa degli iberici quanto invece aver prodotto tiri di pessima qualità, frutto di un gioco corale spesso assente, se non a tratti inesistente!
I due playmakers designati, Matteo Spagnolo (ufficializzato da poche ore alla Vanoli Cremona in prestito dal Real Madrid), e Matteo Schina (ufficializzato ieri all’Eurobasket Roma), in fin dei conti ci han pure provato a generare geometrie ma con risultati scadenti.
E se poi i vari Momo Diuof, Davide Casarin o Max Ladurner, ad esempio, che con i compagni senior giocano a tratti anche bene se non benissimo, non riescono a metterla mai dentro per un motivo o per altro, allora è evidente che qualcosa non va nelle loro teste.
Allora, perchè tutto questo? Non siamo degli psicologi ma vedere certi errori, certe banali incertezze a questi livelli vs avversari della pari età e mediamente dello stesso impatto fisico-atletico non può solo dipendere dal fatto che, semplificando, questi ragazzi possano essere “scarsi”.
Non lo crediamo affatto. Non sono tutti fuoriclasse ma, vista dall’esterno e come in un recente passato, questa Italbasket U20M sembra un’accozzaglia di figurine e non una squadra, come invece è apparsa la Spagna di coach Joachim Prado.
Anche alcuni altri dei migliori ragazzi delle prime tre gare, Gianmarco Arletti o Sasha Grant, oggi sono apparsi avulsi, corpi a se stante e per niente coinvolti nel gioco della squadra in netta, netta controtendenza invece alle ragazze dell’Italbasket Rosa U20F le quali, anno dopo anno (come anche pochi giorni fa), oltre che a vincere le loro oneste gare, sembrano sempre di più squadre vere, compatte e granitiche!
Con la speranza (vana?) che qualcuno a Via di Vitorchiano capisca, in particolar modo dopo questa bruttissima esibizione che fa poi pendant con le altre, che non ha molto senso cambiare ogni anno l’allenatore di questa e di altre selezioni maschili assegnandole al coach più in voga del momento: senza nulla togliere alla bravura dei due allenatori, nel giro di un biennio siamo passati da Eugenio Dalmasson ad Adriano Vertemati, con quale motivazione?
Occorre quindi creare invece una continuità di allenamento per questi ragazzi, che forse arrivano in Azzurro troppo carichi di aspettative e che poi sembrano spaesati e poco coinvolti in queste occasioni, al punto tale da sembrare peggio di quello che in realtà sono.
Per la cronaca, ammesso che ce ne sia stata una, il match è subito partito in salita come vs Rep. Ceca e Croazia, con gli iberici che si portavano avanti di 10 punti a fine primo quarto 20-10, con l’Italbasket U20M a sverniciare il ferro avversario senza mai, o quasi, fare centro e con 4 punti frutto di 4 liberi.
L’Italbasket U20M ci provava, come sempre, a rientrare nel match toccando il minimo svantaggio con i due liberi di Arletti a pochi secondi dall’intervallo lungo, chiudendolo sul 33-26, difendendo comunque bene a tratti.
Al rientro dagli spogliatoi l’Italbasket U20M non riusciva a tamponare al meglio l’attacco spagnolo nel mentre continuava la siccità offensiva, a tratti a dir poco deprimente per come l’attacco azzurro perdeva occasioni su occasioni per ricucire il gap, sommando inoltre un pessimo 1/13 dall’arco finale.
Il 70-50 finale, tutto sommato, poteva anche starci al suono della sirena avendo assistito ad una simile prestazione.
Il miglior realizzatore è stato Matteo Spagnolo, autore di 18 punti e, in alcuni momenti, autore di alcune giocate degne del suo talento. Alle sue spalle, purtroppo, nessuno in doppia cifra.
Domani, 25 luglio, ultimo impegno del FIBA U20 European Challenger di Brno, in campo alle 20:30 l’Italbasket U20M se la vede vs l’Albania, avversario molto ma molto simile al Portogallo, se non addirittura inferiore.
Difficile perderla, poi si rientra a casa con l’augurio che qualcosa, dal prossimo anno, cambi in modo netto altrimenti non ha proprio senso vagare per l’Europa facendo queste brutte figure, e lo scriviamo con vivo, vivo rammarico.
Parziali: 20-10; 16-16; 21-13; 13-11
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto