Se nella notte, ad Est, Bucks e Nets hanno giocato a punteggio bassissimo, dall’altra parte del paese Utah Jazz e Los Angeles Clippers invece non si sono certi risparmiate.
Gli Utah Jazz mitragliano senza pietà, in una serata da 20 triple di squadra e stabilendo il nuovo record ai playoff.
Utah tocca anche il +21, ma i Los Angeles Clippers guidati da Reggie Jackson vanno in vantaggio. Ma è l’inizio della loro fine perchè, da lì in poi, un parziale di 14-2 per i Jazz decide la partita e il 2-0 nella serie che ora si sposta in California.
Ma il dato più importante è che dopo i 45 p.ti di #Gara1, Donovan Mitchell è di nuovo imprendibile per i Clippers specialmente a inizio gara, chiudendo il primo quarto in doppia cifra e chiudendo con 37 punti alla fine.
Brividi però per un problema alla gamba a fine gara dopo un contatto con Paul George.
Ci sono anche gli altri e va ricordato che se ben 6 triple a segno, su 12 tentativi, portano la sua firma c’è anche Jordan Clarkson, con 24 punti con 6/9 da tre, unico realizzatore dalla panchina ma battendo da solo i 19 punti delle riserve dei Clippers…
Per gli Utah Jazz, sebbene privi di Mike Conley, c’è anche una buonissima prestazione di Rudy Gobert con 13 punti, 20 rimbalzi, 3 stoppate e +14 di plus-minus, un eccellente Bojan Bogdanovic in difesa su Kawhi Leonard (e 16 punti con 5/8 al tiro in attacco) ma anche un certo Joe Ingles, decisivo nel finale con 19 punti, 7/10 al tiro e +21 di plus-minus in 33 minuti.
Male comunque i Los Angeles Clippers. Troppi alti e bassi per sperare di stupire.
Come si è accennato prima, grazie a Reggie Jackson 29 punti con 11/19 al tiro, miglior marcatore di squadra, ed un Paul George positivo con 27 punti, 10 rimbalzi e 6 assist seppur impreciso, i Clippers non hanno dato seguito alla rimonta dopo magari buone azioni.
Kawhi Leonard chiude con 21 punti e 8/17 al tiro mentre c’è stato poco aiuto dal resto della squadra, con Rajon Rondo in panchina per 48 minuti.