Una cosa è stata sempre chiara in questi quarti tra Umana Reyer Venezia e Dinamo Banco di Sardegna Sassari, che non sarebbe stata una serie noiosa e stasera ne abbiamo avuto un’altra conferma!
Infatti la Dinamo, dopo una serata pazza, è riuscita a difende il fattore campo anche in Gara 4 come domenica scorsa in Gara 3, trascinando alla bella del Taliercio una Reyer, incapace di dare la zampata vincente nei finali giocati in Sardegna.
Coach De Raffaele può attingere dal suo lungo roster mettendo finalmente a referto il lungo degente Vidmar, a discapito di un Fotu apparso affaticato nell’ultima gara.
Pozzecco dal canto suo ritrova la sua guardia Kruslin, assente domenica per una scavigliata subita nella seconda partita in laguna.
La gara inizia con 20′ di ritardo, causa schiacciata sfortunata dell’estone Treier che manda in frantumi il tabellone.
Dopo le riparazioni del caso si inizia, con le due squadre che accusano la pausa forzata e a metà del primo quarto si è solo 4-2!
Superato l’impasse inziale è Sassari a caricare a testa bassa, piazzare un 16-4 con un Bendzius rovente e chiudendo alla prima sirena avanti +14.
La Dinamo si siede sul vantaggio e la risposta ospite non si fa attendere: con un Jerrells entrato alla grande in partita, segnando le sue prime bombe, e un ottimo Chappell tramortiscono Bilan e compagni, confezionando all’intervallo un controparziale devastante di 11-29.
Nella ripresa, sotto 31-35, la Dinamo prova a reagire, ma la Reyer non abbassa la sua intensità e con l’unica bomba della sua intera partita Tonut la porta anche a +12.
Nel momento di massima difficoltà il Banco trova l’episodio che la risveglia: l’antisportivo fischiato a Daye su Bendzius e la salita in cattedra dell’eroe che non ti aspetti, quel Toni Katic, a lungo oggetto misterioso durante la stagione, che con le sue giocate riporta il match in parità alla terza sirena.
Gli ultimi dieci minuti faticano a trovare un padrone, fino alla tripla di Bendzius che firma il prima allungo Dinamo e a quella di Spissu del +11 che la chiude, dopo le resistenze di un ottimo Stone.
La partita finisce sull’86-73, con una Sassari che è riuscita a forzare Gara 5 e vuole andare in laguna a giocarsela, o anche solo per ritardare di altri due giorni l’addio con il proprio coach, ormai sul piede di partenza.
Venezia dall’altra parte confida nel campo amico e nella possibilità di poter ruotare più uomini rispetto agli avversari, consapevoli che la lunghezza del roster potrà risultare decisiva alla fine.
Dal divano l’Olimpia Milano attende ancora la sua rivale per la semifinale, basterà aspettare fra 2 giorni al Taliercio, con l’unica certezza che sarà l’ennesima battaglia!
Dinamo Banco di Sardegna – Umana Reyer Venezia 86-73
Parziali: 20-6; 11-29; 28-24; 27-14
Progressivi: 20-6; 31-35; 59-59; 86-73
SALA STAMPA
DE RAFFAELE – POZZECCO – KATIC
LE PAGELLE
SPISSU 7: un brutto primo tempo in cui commette 3 falli, segnando solo 2 punti. Nel secondo tempo si gestisce alla grande e si scatena segnandone 18, chiudendo, insieme a Bendzius, la partita nel finale.
BILAN 4,5: brutta partita come in Gara 2 (devono portargli male i numeri pari!), Watt gli trova subito le contromisure e lui fatica tremendamente, segnando un solo canestro dal campo. Se la Dinamo vuole vincere giovedì, deve ritrovare in fretta il suo totem.
TREIER 5,5: la partita ancora non è cominciata e lui la combina grossa, schiacciata in reverse nel riscaldamento e tabelloni in frantumi. Negli 8 minuti giocati non si fa praticamente mai vedere. Resta seduto tutto il secondo tempo
CHESSA s.v.: solo un minuto, quando la vittoria è già in ghiaccio.
KRUSLIN 5: deve ancora recuperare dalla scavigliata di Gara 2 e si vede. Segna una tripla in avvio, ma poi stenta ad entrare in partita e perde anche 3 brutti palloni. Il Poz lo testa, poi preferisce farlo riposare e dare più minuti al connazionale Katic.
HAPP 6: certamente la partita meno scintillante della serie, facendo un ottimo 4/4 da sotto che vale oro se si pensa ai problemi che ha avuto Bilan. In difesa tiene bene rubando anche due palloni.
KATIC 7,5: nel momento critico della gara, dove Sassari va sotto anche di 11 punti nel terzo periodo, è lui ha suonare la carica e a riportare i compagni a contatto. Un 3/3 da tre, segnando delle bombe dal peso specifico inenarrabile. L’eroe silente del match.
RE s.v.: pochi secondi per entrare a referto in questi quarti di finale.
BURNELL 6,5: meno incisivo in attacco, ma il solito lavoro sporco in difesa e a rimbalzo.
BENDZIUS 8: si scalda già in avvio con le prime triple a segno. Nell’ultimo quarto è mortifero con le due bombe che affondano la Reyer. Pozzecco non lo toglie praticamente mai dal campo facendolo giocare 36 minuti, lui lo ripaga con 25 punti e 27 di valutazione. MVP della gara.
GANDINI s.v.: entra nell’ultimo minuto di garbage time prendendo anche un rimbalzo.
GENTILE 6,5: forza tante giocate nel primo tempo, caricandosi anche lui di falli come Spissu. Nella ripresa mette la sua solita energia e mette sempre una pezza quando serve.
CASARIN 5,5: gioca 8′ con pochissimi acuti e poca energia.
STONE 6: la serata peggiore al tiro di tutta la serie, è sembrato un po’ a corto di energia, nonostante la solita presenza difensiva.
TONUT 5: dopo le ultime due gare scintillanti, si prende un turno di riposo. Mani fredde e si carica di falli troppo presto.
DAYE 4,5: ha il demerito di aver commesso quel fallo antisportivo stupido su Bendzius a rimbalzo, che ha girato la partita in favore di Sassari nel finale del terzo quarto.
DE NICOLAO 6: tiene alla grande Spissu nel primo tempo, poi viene travolto nella ripresa. Insieme a Watt, è l’unico a tenere in piedi la Reyer nel finale.
VIDMAR 5: è ancora fuori condizione e si vede. Segna solo un canestro dal campo. Si sa che i liberi sono la sua Kryptonite, ma l’1/6 ai liberi è pesante.
CHAPPELL 6,5: dopo la bruttissima partita di domenica si rifà, diventa l’anima della Reyer in assenza di Tonut. Va ad un solo rimbalzo dalla doppia doppia.
MAZZOLA 5,5: 8 minuti in cui si fa vedere poco o nulla. Solo una palla recuperata degna di nota.
CERELLA s.v.: entra nel finale quando i buoi sono già scappati dalla stalla.
WATT 7: mette la museruola a Bilan e domina sotto il canestro. Nel finale è uno dei pochi a tenere a galla Venezia. Il dato più impressionante sono gli 8 falli subiti.
JERRELLS 6: brucia subito la retina da tre e sveglia i suoi compagni dal torpore dopo il pessimo primo quarto. Nel secondo tempo inizia ad andare un po’ fuori giri e si perde.
Giovanni Olmeo