Villorba, 17 Maggio 2021 – Gettare il cuore oltre l’ostacolo non è bastato alla De’Longhi scintillante del primo tempo per avere la meglio della Segafredo, troppo soft per essere vera, del primo parziale.
Inizio gara dai ritmi frenetici, al contrario di una sonnecchiosa gara2, e con gli attacchi che hanno nettamente la meglio, con medie nel tiro da 3 irreali.
In questo esercizio balistico sono sicuramente gli uomini di coach Menetti a trovarsi meglio e, guidati dalla coppia Logan/Russell infilando un incredibile parziale di 18-2 a fine secondo quarto che li porta sul +15 segnando ben 61 punti.
Al ritorno dagli spogliatoi la Virtus Bologna mostra subito quella grinta difensiva che le era mancata per tutti i primi 20 minuti e lasciati in panchina i due tenori Teodosic Belinelli inizia una rimonta incredibile guidata da un immenso Alessandro Pajola, MVP del match a mani basse.
L’ultimo quarto, dopo il subitaneo 70 pari, è vissuto sull’orlo dell’equilibrio sancito da 2 tiri liberi di Imbrò, dopo un errore dalla lunetta del n° 6 bianconero, e dalla susseguente padella di Milos Teodosic, autore di una bomba molto fortunosa poco prima.
Il supplementare riparte nel segno del ragazzo di Ancona che con un’altra bomba riporta in vantaggio i suoi che non dovranno più girarsi indietro. La stoppata di Gamble e la bomba di un inguardabile Belinelli mettono la parola fine alla partita.
Le chiavi del match, oltre alle grandissime percentuali nel tiro dalla lunga sono state quelle che non ti aspetti: il sostanziale controllo dei rimbalzi trevigiano, fino a metà quarto quarto, e le sole 10 palle perse della Segafredo, record positivo stagionale.
Un grande plauso alla De’ Longhi, che finchè hanno retto le forze, ha dimostrato di poter mettere in difficoltà una squadra, sulla carta, molto più attrezzata come quella di coach Djordjevic.
In casa bianconera ora bisognerà rispolverare i vecchi tomi classici e capire, grazie a Robert Louis Stevenson se quella che andrà ad affrontare l’ Happy Casa Brindisi, sarà la sciagurata Segafredo Hyde del primo tempo o la Dottor Jeckyll Virtus del secondo.
Nota di colore: come è possibile che al Palaverde ci sia una presenza di pubblico così numerosa? Le norme Anticovid nella Marca non valgono? I signori della LBA non hanno nulla da dire ?
Spogliatoi
Le parole dei protagonisti nel dopo gara
De’Longhi Treviso Basket vs Virtus Segafredo Bologna 100-105 dts
Parziali: 25-24; 36-22; 9-22; 23-25; 7-12.
Progressivi: 25-24; 61-46; 70-68; 93-93; 100-105.
Pagelle
David Logan 7+: il giorno di riposo gli ha dato nuove energie, ma un po’ la guardia di Pajola e un po’ che “i vecchi subiscon l’ingiuria degli anni“, come diceva il grande Francesco Guccini nel secondo tempo si è spento pian piano come una candela.
DeWayne Russell 7: un inizio formidabile trova impreparato l’avversario, nel primo tempo segna 15 punti e contribuisce fortemente al vantaggio dei suoi a metà gara. Si trova, come i suoi compagni, impreparato dal ritorno veemente dei bianconeri e la marcatura di Adams gli leva l’ossigeno.
Giacomo Vildera 6,5: contribuisce con coraggio al controllo dei tabelloni, infatti per la prima volta i trevigiani hanno vinto la battaglia a rimbalzo, e con 6 punti ha si è fatto sentire anche sotto il provino realizzativo.
Matteo Imbrò 5: brutta partita dell’ex capitano, impreciso al tiro e mangiato dal suo giovane dirimpettaio, lascia anche la bomba per la vittoria a Teodosic, che per sua fortuna sbaglia.
Lorenzo Piccin sv: un minuto per spendere un utile fallo.
Matteo Chillo 7: partita gagliarda che contribuisce alla fuga iniziale, va in doppia cifra nel suo personalissimo derby bravo.
Christian Mekovulu 7,5: altra solidissima gara del giovane nigeriano, dopo la sontuosa gara2 inanella un altro match di grande sostanza.
Michal Sokolowski 6,5: non è stato il giocatore scintillante della regular season, ma ha aggiunto difesa, rimbalzi e assist, mostrando una discreta crescita da giocatore a 360°.
Nikola Akele 5: leggermente meglio delle prime due gare, ma non è sufficiente per meritarsi una sufficienza, 2 soli rimbalzi gridano vendetta.
Trent Lockett 4: doveva aiutare Logan come uomo d’esperienza, ma pare che Federica Sciarelli voglia fare una puntata speciale su di lui.
Marco Belinelli 5,5: partita insufficiente per il ragazzo di San Giovanni in Persiceto. Non ha la mano dei giorni migliori, e come sempre dietro è un rebus insolubile per…I suoi compagni. E’ a sedere nel momento della rimonta e viene usato da coach Djordjevic solamente come arma offensiva nel finale di gara, ma, visto che la classe non è acqua, mette la bomba della sicura vittoria dall’angolo, dopo un assista perfetto di Teodosic che gli vale mezzo voto in più.
Alessandro Pajola 9: career high in una partita di play off. Viene battezzato dall’arco e ringrazia, mettendo un 6/7 inusuale. Annulla chiunque passi dalle sue parti, sporca palloni, smazza 7 asssist, fra un po’ gli lasciano le chiavi del Palaverde per dare la cera e spegnere le luci.
Amar Alibegovic 6-: 14 minuti di confusione, ma anche di energia, cosa che a questo ragazzo non manca. Ci si aspettava un po’ di più, ma il suo furore, ancorchè confusionario, potrebbe venire utile nei proseguio della stagione.
Stefan Markovic 6,5: non è ancora quello della passata stagione, ma c’è molta farina del suo sacco nella rimonta di inizio secondo tempo, difende, spinge e fa anche canestro. I suoi prematuri 5 falli sono mostrano la via ai compagni per non lasciare nulla di intentato.
Giampaolo Ricci 7: anche se la mano lascia a desiderare è un fattore a rimbalzo ed in difesa, chiude tutti i buchi possibili ed annulla un Akele che se lo sognerà per le prossime notti.
Josh Adams 6,5: non incide in attacco, sbaglia due tiri dal campo, ma grazie alle sue amorevoli cure l’imprendibile Russell del primo tempo, marcato da lui, segna la bellezza di punti 2, dalla lunetta.
Vince Hunter 6+: non ripete la doppia doppia della scorsa partita, ed è un po’ più arruffone del solito, però di riffa o di raffa la sua manona è ovunque, sporca palloni, si getta sulle palle vaganti, ma soprattutto ha la mobilità per difendere su 5 ruoli.
Milos Teodosic 6,5: croce e delizia, come sempre, di chi ha a cuore il bianconero. Produce una partita solidissima, con sole 3 palle perse, peccato però che nel finale voglia giocare l’hero basket, e come spesso gli accade, sbaglia i tiri decisivi e perde palloni sanguinosi, però la palla per la bomba chiudi partita la serve lui a Belinelli.
Julian Gamble 6+: non è il Gamble della passata stagione, sicuramente dal punto di vista fisico, non ha la prepotenza dello scorso anno e con i limitati mezzi tecnici che ha fa molta fatica, però stasera non si è perso ed ha piazzato la stoppata decisiva su Mekowulu.
Awudu Abass 6,5: inizia in modo intraprendente con 5 punti, poi perde un po’ la mira. Si rifà ad inizio terzo quarto completando il quintetto difensivo della rimonta. Viene sostituito a 4 minuti dalla fine del quarto per poi, misteriosamente, non venir più riproposto. Misteri del basket.
tromba